Scrittura creativa

Scrittura creativa => Anch'io Scrivo narrativa! => Fantastico => Topic aperto da: nihil - Marzo 20, 2011, 11:07:47

Titolo: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Marzo 20, 2011, 11:07:47
La leggenda di Sepoy

Una notte un uomo si svegliò in mezzo al deserto, senza sapere quanto aveva camminato né perché.
Era sdraiato sul dorso, con le gambe e le braccia allargate come se fosse in croce. Sentiva le labbra secche e gli pareva che persino la luna, l’immensa luna dei deserti, succhiasse ogni umore da quel corpo ormai quasi essiccato. Il freddo gli ridette qualche sprazzo di lucidità. Cercò di mettersi a sedere, gli girava la testa per la stanchezza, ma alla fine ci riuscì. Si guardò intorno cercando di capire com’era finito lì. Lo sguardo spazzò il buio orizzonte alla ricerca di una palma o qualcosa che indicasse un’oasi anche piccola piccola, ma che avesse un pozzo. Nulla: non c’era nulla.
Lentamente come in un lampo si ricordò gli ultimi avvenimenti.
Seduto sul suo scranno al centro della piazza del mercato, immerso nel pulviscolo dorato dell’aria, stava leggendo un libro a quanti si fermavano ad ascoltare. Ashmet era un raccontatore di professione e viveva delle elemosine degli ascoltatori.
Si accontentava di poco e a volte se era fortunato qualche anziano lo invitava a casa sua per mangiare insieme, bere il tè o recitare le preghiere della sera.
Gli piaceva il lavoro che si era scelto, faticava poco, gli piaceva leggere e soprattutto adorava lo sguardo delle ragazze che si fermavano sotto il tetto di paglia per ascoltarlo. I volti erano celati dal velo, ma proprio per questo lui poteva immaginare bellezze meravigliose solamente spiandone gli sguardi.
Il libro che stava leggendo, preferendolo agli altri tre che portava con sè da un paese all’altro, parlava di leggende. La sua voce s’inanellava, s’inerpicava, scendeva in veloci curve buie dando corpo alle immagini della storia. Gesti mai uguali rendevano vive le sue interpretazioni e se si accorgeva che il pubblico era senza fiato per il piacere dell’ascolto, accentuava la sua abilità narrativa per strappare maggiori applausi e soddisfazioni. Sembrava che con i gesti dipingesse l’aria.
Quel giorno aveva scelto di leggere  la storia dell’Uccello Sepoy, che a lui piaceva tanto.
Si narrava di un uccello magico, che donava il potere assoluto, ricchezze e felicità a chi fosse stato capace di catturare la sua ombra mentre volava alto nei cieli il primo giorno di primavera; quello era appunto il primo giorno di primavera.
Di Sepoy si diceva che avesse ali blu grandi come una nuvola e il collo lungo e aggraziato che si muoveva durante il volo come in una danza, ricoperto di un piumaggio d’oro, luminoso come sole a mezzodì.
Il corpo invece era rosso fuoco, simile alle rose di Bagdad nel giardino del Califfo. La leggenda raccontava che al suo passaggio i fiori stessi rimanessero attoniti a vedere tanta bellezza e a volte si mettessero a cantare.
A questo punto di solito Ashmet intonava una nenia dolcissima che incantava il pubblico e alla fine si scusava per avere osato imitare il canto del leggendario uccello, la sua modestia piaceva e attirava simpatie.
Quel giorno non cantò.
Improvviso alto nel cielo era apparso Sepoy.
Volava in cerchio lentamente e imponente come una passione folle, sfidando quegli uomini a catturare la sua ombra; sembrava persino che sorridesse con cattiveria perché sapeva di essere “la tentazione”, a cui forse sarebbe seguita la condanna.
Gli spettatori rimasero immobili come per magia, ma ad una persona sola era consentito raccogliere la sfida di Sepoy.
Ashmet era allibito, mai avrebbe pensato che la storia fosse vera, ma se quella era la sua unica possibilità di diventare potente come il Visir, non se la sarebbe lasciata scappare.
Improvvisamente si vide com’era: un poveraccio che appena sopravviveva alla fame. Vide la sua tunica di lana grezza  strappata, il suo letto vuoto d’affetti, la vecchiaia  che gli sorrideva seduta su una lapide e nessun figlio maschio che piangesse sulla sua tomba.
Desiderò ciò che non aveva mai desiderato: sete e broccati che scivolassero sul suo corpo reso morbido dagli unguenti, calici d’oro colmi di spezie esotiche, una donna bianca come un fiore di loto e flessuosa come un giunco al suo fianco, meglio due, profumate con olii preziosi.
Desiderò una vita diversa e tanti figli che tramandassero e onorassero il suo nome.
Gettò a terra il libro e si mise ad inseguire l’ombra.
Corse tutto il giorno,  attraversò dune di sabbia infuocata, scavalcò uadi secchi, calpestò impronte di serpenti, affondò gli occhi nel sole mentre  uno scorpione lo guardava stupito.
Ora era in mezzo al deserto, solo e immobile nel silenzio della notte, ombra nell’ombra, ancora vivo per il tempo di un sospiro, ma senza rimpianti: almeno una volta aveva osato sognare.
Contemplando l’infinito, capì che nessuna felicità o morte ha un nome vero.



Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: .Mya - Marzo 20, 2011, 16:10:57
Splendido, sembra uno di quei racconti antichi, favole tramandate chissà da quanto. Bravissima!
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: Gisella - Marzo 20, 2011, 20:31:34
nihil non delude mai.
Bellissimo!
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Marzo 20, 2011, 21:56:16
mi sarebbe piaciuto scriverlo a colori, come me lo sono immaginato. :pallina:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: lella - Marzo 31, 2011, 23:37:07
mi sarebbe piaciuto scriverlo a colori, come me lo sono immaginato. :pallina:

Ma era coloratissimo!
brava. :prtr:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Aprile 01, 2011, 08:29:58
 ;D grazie. 
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: MCF - Aprile 05, 2011, 12:41:23
Veramente bello! complimenti. :fame: :fame:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Aprile 05, 2011, 14:21:51
 :beer    muy gracias!

Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: ninag - Aprile 11, 2011, 22:07:11
Bello, sembra una fiaba da mille e una notte.
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Aprile 11, 2011, 23:10:50
 :dfg:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: Brunello - Maggio 19, 2011, 14:29:09
Sempre più brava, cmplimenti!!!
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Maggio 31, 2011, 08:05:55
Grassssie Bru! abow
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: Clementina - Giugno 08, 2011, 22:16:11
Bellissimo. Forse per un lapsus o un cortocircuito da vecchio avatar avevo letto La leggenda di Snoopy   :redd:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Giugno 08, 2011, 22:32:04
perchè no? potrebbe essere una idea da attuare tutti insieme, in fin dei conti Snoopy è un amico comune e dedicargli una storia sarebbe bello. :happy:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: victor - Settembre 22, 2011, 22:02:16
Bello ... bello, nihil ... bello per sognare ...
anche a me piace sognare ...
ma non riesco a sognare cose così fantastiche ...
Brava, complimenti.
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Settembre 23, 2011, 07:57:09
Grazie Victor.  :kiss:
Titolo: Re: La leggenda di Sepoy
Inserito da: victor - Settembre 25, 2011, 18:48:32
Non c'è di che, Nihil.

Mucchina cara.
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: piccolofi - Febbraio 23, 2012, 18:35:36

   Bellissimo questo racconto, questa favola magica e profonda.
   Sei una vera " Boccadoro ", perche' rendi magiche le parole e incanti la gente con le tue favole,
   portandola ovunque tu voglia.   
                                                        :rose:

                                                                       :rose:
                                                                                                                 




Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Febbraio 23, 2012, 20:39:32
Grazie cara, hai riesumato un racconto che mi è piaciuto scrivere e non sò nemmeno io da dove sia mi venuto. ;D
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: ectobius - Aprile 14, 2013, 08:39:33
E’ metafora triste che si fa poesia in prosa che, per dirla con le stesse parole dell’autore, “ s’inanella(va), s’inerpica(va), scende(va) in veloci curve buie dando corpo alle immagini”. Splendida quella del magico uccello.
E’ la storia di un “raccontatore di professione”, che è la storia di noi tutti che non abbiamo una vita tutta nostra, né le vite che raccontiamo sono vite vere. Lo diceva Cèline: “…uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia… È dall’altra parte della vita”.
E’ la storia del via-andante!
Di quelli che percorreranno una strada che non è viaggio. Il viaggio prevede una meta e un ritorno, e il percorso del viandante è invece senza meta ed è esclusa ogni possibilità di ritorno. Si può andare avanti così, inconsapevoli, se un giorno, dal fondo nascosto di un cervello non sorge il desiderio di una vita propria con diritto alla felicità: è “la tentazione”, a cui seguirà la condanna se non succede che un immancabile oblio si incarichi di cancellarlo, il sogno. E quando ciò non avviene, ne residua un vago, angoscioso vuoto, l’amaro sapore di un destino legato all’angoscia del non riconoscersi. E’ l’angoscia del vivere nel deserto di sé che inaridisce.
“Aveva osato sognare”, e ora “contemplando l’infinito, cap(iva) che nessuna felicità o morte ha un nome vero”.
Complimenti a nihil
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: ectobius - Aprile 14, 2013, 08:42:57

E’ metafora triste che si fa poesia in prosa che, per dirla con le stesse parole dell’autore, “ s’inanella(va), s’inerpica(va), scende(va) in veloci curve buie dando corpo alle immagini”. Splendida quella del magico uccello.
E’ la storia di un “raccontatore di professione”, che è la storia di noi tutti che non abbiamo una vita tutta nostra, né le vite che raccontiamo sono vite vere. Lo diceva Cèline: “…uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia… È dall’altra parte della vita”.
E’ la storia del via-andante!
Di quelli che percorreranno una strada che non è viaggio. Il viaggio prevede una meta e un ritorno, e il percorso del viandante è invece senza meta ed è esclusa ogni possibilità di ritorno. Si può andare avanti così, inconsapevoli, se un giorno, dal fondo nascosto di un cervello non sorge il desiderio di una vita propria con diritto alla felicità: è “la tentazione”, a cui seguirà la condanna se non succede che un immancabile oblio si incarichi di cancellarlo, il sogno. E quando ciò non avviene, ne residua un vago, angoscioso vuoto, l’amaro sapore di un destino legato all’angoscia del non riconoscersi. E’ l’angoscia del vivere nel deserto di sé che inaridisce.
“Aveva osato sognare”, e ora “contemplando l’infinito, cap(iva) che nessuna felicità o morte ha un nome vero”.
Complimenti a nihil

Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: ciro - Aprile 14, 2013, 10:20:59
Un tesoro sepolto nel deserto e riportato alla luce, questo è il tuo racconto, bravissima Nihil.
Ho rivisto un mondo conosciuto poco e per poco tempo. Laggiù il tempo si è fermato, soprattutto fuori dagli itinerari turistici. La magia resta e i paesaggi ti tolgono il respiro.
Da favola la tua descrizione, l'osare del protagonista, la voglia di riscatto.
Mille e una notte, mille racconti tuoi e qualche nota nostra aspettiamo.
Ciro.
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Aprile 14, 2013, 12:05:14
un vecchio racconto, sì. E infatti io sono solo una raccontatrice di favole come lui, l'ho sempre detto, mi piace raccontarle, inventarle e colorare le atmosfere. Non sempre si riesco, ma qui forse mi è riuscito.
Grazie per i vostri interventi.  abow

Spero solo di non fare la stessa fine. ;)
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: Claudia - Aprile 27, 2013, 09:15:11
Splendido , meraviglioso racconto, intriso di un'atmosfera orientale così viva che , nel leggerlo, mi sono ritrovata nel deserto insieme al protagonista; ho sentito gli aromi penetranti della città in cui mendicava; ho visto gli occhi profondi e scuri delle donne velate e soprattutto ho ascoltato affascinata la voce melodiosa e suadente del vecchio raccontastorie.
Bravissima!!
  Claudia 
Titolo: Re:La leggenda di Sepoyhttps://www.zam.it/forum/Smileys/classic/icon_redface.gif
Inserito da: nihil - Aprile 27, 2013, 09:31:47
uh, grazie di cuore per avere ridato luce a questa storia.  :kiss:
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: piccolofi - Aprile 27, 2013, 17:25:27
Sei " solo " una raccontatrice di favole e non sempre ti riesce???
Nihilluzza, ma il fatto e' che ti riesce sempre!  E come fai ho rinunciato a capire, mi sa che e' un dono. ( con buona pace di tua cognata, s'intende ).
Titolo: Re:La leggenda di Sepoy
Inserito da: nihil - Aprile 27, 2013, 17:43:24
grazie Picco, il fatto è che sono una ballista nata, avrei dovuto darmi alla politica!  ;D