Scrittura creativa
Scrittura creativa => Anch'io Scrivo poesia! => Topic aperto da: piccolofi - Luglio 27, 2020, 11:52:37
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- Io dedico a te -
Io dedico
a te
le mie parole,
che ti accompagnino
amiche
nelle giornate
di sole.
Che ti siano
come il vento
fra i capelli
e scompiglino
i tuoi pensieri
rendendoli
più belli.
E mi inchino
al creativo
che ha saputo
osare
e nuove
verità
è sempre
a cercare.
Io dedico
a te
le mie parole
per i
lunghi viaggi
nelle giornate
di sole.
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Mi ricorda una canzone di anni fa, ma la memoria tradisce ogni tanto, oramai spesso. Non posso però che leggerla tra le righe. Bella.
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Grazie Platino, anche se a me invece non ricorda nessuna canzone. È dedicata estemporaneamente a una persona che credo in gamba.
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Lo so, è dedicata a me ! :blank:
Per "modestia" ho preferito far finta di nulla.
A parte gli scherzi. La poesia mi piace. :rose:
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Grazie Platino, anche se a me invece non ricorda nessuna canzone. È dedicata estemporaneamente a una persona che credo in gamba.
Ho trovato più canzoni inerenti, ma il mio non è appunto. Probabilmente, essendo io il primo, che spesso da canzoni mi partono poesie, mi sono ritrovato nel modus operandi ... Spero sia piaciuta anche alla persona a cui è dedicata.
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Eh, ragazzi, la persona a cui è dedicata non se n'è accorta.
E allora, se vi va, la giro a tutti voi che l'avete sentita " vostra ". :prtr:
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Grazie!!!
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Piccolofi ha scritto
Eh, ragazzi, la persona a cui è dedicata non se n'è accorta.
Quella persona non ti merita ! :)
Rivolgiti sempre e solo a noi ;)
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Troppo giusto. Ma direi che è normale, no? Ad ogni modo ognuno di noi ha il suo lato speciale, solo che neanche lo si cerca e in compenso si prendono abbagli su altri che magari sono normalissimi, niente di che. C'est la vie.
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Piccolofiore ha scritto
Troppo giusto. Ma direi che è normale, no?
E’ “normale” per i rassegnati, i delusi dalla vita, invece tu ancora speri e la speranza ti aiuta a vivere.
Spesso nella comunicazione interpersonale ci sono fraintendimenti che illudono, inducono a credere che sia infatuazione, innamoramento, invece…
Italo Calvino scrisse: “Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”
No !
A proposito di fraintendimenti…
(https://www.lindio.it/wp-content/uploads/2018/06/1-67.jpg)
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Davvero carina la vignetta! Beh, potremmo chiamarlo " Dash ", in effetti, così tutti penserebbe a un banale detersivo. Che poi, a ben pensarci, sono tanto diversi?😊🙇
Quanto all'incomunicabilità...Calvino scopriva l'acqua calda. Siamo tutti dei filtri : filtri in uscita e filtri in entrata. Giusto per farla breve, per fare le asserzioni con l'affermativita' di Piccolofi .
Che, detto per inciso, è proprio una rassegnata e delusa dalla vita.
Ha fatto centro, dottor Doxa!
Ma, mi permetta, aveva più fascino il suo predecessore, il compianto DottorStranamore.
E quanto a lei, dove ha trovato quel suo meraviglioso nome? In saldo all'Istituto di sondaggi?
Lei ha lasciato la sua creatura in mano al ladro, non si fa!
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Mio piccolofiore, percosso e inaridito, il nostro colloquio virtuale piace. Lo vedo dai contatti.
Tutti si aspettano il finale, con lo svelamento del nostro amore, “così violento / così fragile, così tenero, così disperato”.
Allora dai continuiamo, descriviamo ai lettori il nostro amore, “così bello, così felice, così gioioso, così irrisorio. E lasciamo al suo destino il “compianto dottorstranamore”, ingannato dalle illusioni. Egli era un filosofo epicureo che ripeteva spesso nei suoi post che il giusto e l'empio sono soggetti agli stessi accidenti; che sarebbe meglio non esser nati, che non c'è un'altra vita, e che non c'è niente di buono né di ragionevole se non il godere in pace il frutto delle proprie fatiche assieme alla donna amata.
Mi chiedi dove ho rinvenuto il nick “Doxa”, ebbene mia cara, dall’antica filosofia greca, da Parmenide (Frammenti 1, 29 – 30) con riferimento alla conoscenza o credenza basata sull’opinione soggettiva, che non dà la certezza della verità.
Ma anche da Platone (nel Teeto) e da Aristotele (in Metafisica, VII, 15) con riferimento ad un asserto che si presenta come teoricamente vero, ma forse non lo è, come chi crede nella nostra possibile tresca.
Nel nostro tempo il sostantivo “doxa” viene usato col significato di “opinione”. E ciò che sto scrivendo su noi due è soltanto la mia opinione soggettiva per farti brevemente dimenticare la tristezza.
Comunque tieni sempre presente che c’è
4 “Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8 Un tempo per amare e un tempo per odiare…” (da Qoelet o Ecclesiaste)
Concludo con la “vignetta” per farti ridere
(https://scontent.ffco3-1.fna.fbcdn.net/v/t1.0-9/109121233_1415735948616347_3750821176600608194_o.jpg?_nc_cat=102&_nc_sid=110474&_nc_ohc=zStBKJfH2yUAX-hHFUW&_nc_ht=scontent.ffco3-1.fna&oh=f10de89cd3abaa0369981ed91fba9bf0&oe=5F4DAFA6)
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Ah, si, dottor Doxa, lei mi solleva proprio il morale in un momento di bisogno!
Deve sapere che mi è entrata una cavalletta in casa, mi è atterrata vicino con un " tac! " sospetto, per cui ho subito guardato e ho messo a fuoco l'orribile insetto, nel mio tinello e in posizione di salto verso la cucina. Mi apprestavo proprio a far qualcosa, ora è scomparsa, chissà dove è saltata, fatto sta che non potrò né cucinare, né mangiare, col terrore che mi atterri nel tegame o nel piatto o simili.
Altolà, egregio Stranamore, non ci provi neppure a rifilarmi ( a me e ai gentili lettori, ma soprattutto a me ) una esposizione su questi orribili insetti, su quel che potevano rappresentare nell'antichità ( figurarsi se non rappresentavano qualcosa! ), o, ancora peggio, sulla teoria che arriveremo a mangiarle in un prossimo futuro gramo. Io ho già deciso che, nel caso, preferirò morire. Dunque abbia la bontà di non infierire con le teorie, perché non ho a disposizione nessun ometto a cui rifilare il compito ingrato di scovare e poi far fuori la cavalletta.
Un tempo l'avevo ( non mi sarei mai legata ad uno che non sapesse o volesse liberarmi di ragni, cimici selvatiche, cavallette e quanto di più disgustoso e provvisto di sottili zampe abbia escogitato la natura ), ma ora.. ahimé, persino un amico disponibile è fuori, in viaggio, e così mi si prospettano giorni di insicurezza e semi-digiuno o nutrizione ad affettati, salvo ristoranti di cui al momento sono stufa.
Lo so, se qualcuno legge, di sicuro ci sarà chi mi giudica male : in primis gli animalisti che hanno sempre da fare i belli e imbastire reprimende; poi i " superiori ", che mi disprezzano o mi commiserano, con la solita uscita " eh, per una cavalletta! Hai paura di una cavalletta? Tu sei più grossa di lei, che male ti fa? ", argomentazioni insulse, usate anche per i topi, ma almeno i topi mi fanno meno senso e poi non ci ho a che fare. Ho un bel da ribattere che a me certi insetti fanno schifo, non paura, e che persino ammazzarli mi fa schifo, perchè tanto quelli non capiscono e continuano con la solfa suesposta.
Insomma... dopo la cavalletta in montagna- rifletto mestamente - ho anche quella in pianura : un destino baro più del famoso governo baro. Sob.
E non ho una strategia.
Ricordo ancora quella in montagna : nella mia camera da letto, verdissima, lunga 5 o 6 centimetri, l'avevo fissata incredula stazionare all'una di notte in cima al tendone che schermava la finestra. Non sapevo che fare. Armandomi di tutto il mio coraggio e della disperazione, avevo cercato di indurla a salire sulla cassetta ( = paletta con manico alto ) del pattume, onde poi aprire rapidamente la finestra e buttarla fuori. Col cavolo!
Non sto a descrivere la lotta impari con l'orribile insetto, ma c'era voluta quasi un'ora perché, dopo due tentativi falliti e l'illusione di averla buttata sul tetto ( la mia camera si affacciava su una porzione di tetto ) mentre me l'ero ritrovata dentro, riuscissi miracolosamente sia a farla salire, sia a buttarla fuori e richiudere precipitosamente la finestra. Ero così stanca e accaldata da aver bisogno di una doccia..
Poi, ovviamente, ero rimasta con l'orecchio teso a percepire un qualsiasi " tac! ", nel buio, e dormendo ben poco.
E adesso, in pianura, s'è probabilmente infilata in cucina, troppo zeppa di roba perché io la possa individuare e pensare al da farsi.
Eh si, e lo dico per scandalizzare un po', eh si, degli uomini in fondo c'è bisogno. Almeno per certe cose e se non sono degli..ommenicchi, come dicono in Sicilia, giusto?
Ecco, ho scritto senza ricollegarmi al discorso precedente dell'illustre dottore che mi ha erudito ( sia benemerito ) sulle radici di quel suo nuovo nick che mi sembrava così spoglio di significati interessanti. Io resto della mia idea, ossia che il fascino dello pseudonimo Stranamore resta imbattuto e imbattibile, ma.. non è stata messa ai voti la sua eliminazione, per cui non ho potuto far nulla. Quasi come con la cavalletta. Oh già, ecco trovato il nesso!
Ma siccome sono consapevole di aver ecceduto con la narrazione delle mie poco intriganti disavventure domestiche, ora mollo i miei lettori che staranno brontolando e cedo il passo alla nuova bordata di erudizione.
Che non sia sulle cavallette, però, o scomparirò per sempre anch'io : in quanto " percossa e inaridita e, dell'inutil vita, estremo, unico fior " ( spero di aver citato bene, vado a memoria ).
Un saluto all'esimio Dottore e a tutti i fortunati che non hanno neppure l'ombra di una cavalletta.
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Bene, Piccolofiore, il numero dei lettori di questo topic sta aumentando. :)
Dobbiamo continuare ;) non possiamo deluderli !
Essi si aspettano da me una "nuova bordata di erudizione"... :Ppp:, perché è salutare come aperitivo-apericena.
Allora continuo ;D
Hai scritto "cavalletta" ? Questo nome non è nuovo al dottore in legge Balanzone, dotto e tronfio leguleio bolognese.
(https://conme.files.wordpress.com/2009/01/balanzone.jpg?w=510
dottor Balanzone)
dottor Balanzone
L’esimio mi ha detto di dirti che i “Celiferi”, noti come “cavallette” o “locuste”, non fanno del male alle persone, però devi distinguere se sono “cavallette nane” o “cavallette migratorie” (locuste). Inoltre, la “cavalletta verde” è una comune “Tettigonia viridissima”, ortottero non mortifero, appartenente al sott’ordine degli “Ensifera”.
Il cavilloso Balanzone, conoscitore della scienza umana, descrive i celiferi in modo noioso e prolisso, mescolandoli in un groviglio inestricabile, però molti bolognesi, ma anche persone da fuori regione, spesso si rivolgono a lui per un consulto su argomenti diversi: egli non nega il suo aiuto e il suo giudizio, ma coglie l’occasione per elargire la sua valutazione soggettiva, di solito sbagliata.
Il dottor Balanzone mi ha detto di dirti che in questo periodo è molto impegnato lungo i portici di Bologna nel dare pareri per risarcimento danni post Covid, ma comunque non ti lascia da sola nel panico, puoi continuamente rivolgerti al suo collaboratore residente a Roma, conosciuto come Rugantino, meglio conosciuto come ex dottorstranamore.
Rugantino è “er bullo de Trastevere, un povero popolano che indossa calzoncini logori, fascia intorno alla vita, casacca e fazzoletto ar collo. E’ svelto co' le parole e cor cortello, arrogante e strafottente, ma in fondo buono, amabile e pavido.
Piccolofiore, dije ar Rugantino tuo, chi è “quer fijaccio de na mignotta” che te fa soffrì, poi ce pensa lui “a faje due asole nello stommico” (= stomaco).
[…]
“Se ti facessero ‘na prepotenza,
chiamami subito: corro d’urgenza!
Faccio una strage, faccio macelli,
specie col vino de li Castelli.
Se dopo tutto vengo alle mani,
c’è poco da rugà semo romani!”
(versi presi dalla filastrocca “Maschere”, scritta da Domenico Volpi)
(https://www.artslife.com/wp-content/uploads/2014/04/Rugantino-5.jpg)
Rugantino era innamorato de la bella Rosetta, moglie del violento e geloso “Gnecco er matriciano” (da Amatrice, prov. di Rieti, zona “reduce” dal noto terremoto di due anni fa).
Rugantino scommette co l’amici di sedurla prima della “Sera dei Lanternoni” o dei “moccoletti”, il martedì grasso. La tradizione voleva che nella sera dell’ultimo giorno di Carnevale “le finestre si illuminavano, ed una enorme e chiassosa folla si riversava nelle strade. Ognuno aveva un proprio lume, ed il divertimento consisteva nello spegnere con qualsiasi stratagemma (l'inventiva era veramente grande!) il moccolo degli altri, cercando di tener sempre acceso il proprio. Nell'allegra confusione, secondo le fonti dell'epoca, si alzavano anche ‘infiniti clamori’ ed espressioni ‘indecenti e scandalose’. In alcune occasioni arrivarono quindi i divieti: chiunque fosse stato trovato, il martedì grasso, con ‘candele, moccoli, lanternoni o fiaccole’ rischiava cinque anni di carcere. Non è tutto. Chi denunciava i detentori di moccoletti avrebbe dovuto ricevere un premio pecuniario. Il condizionale è d'obbligo perché le autorità, mentre cercavano di sviluppare con incentivi materiali la collaborazione popolare, spesso non mantenevano le promesse”.
Dopo quanto ti ho detto, gentile Piccolofiore, spero che tu voglia considerarmi degno erede di Balanzone e meritevole del tuo "interpello", anche se nel mio “dicere”, come quel dottore in legge, salto di palo in frasca, perché coinvolto dalla confusione mentale. L'importante è amarti e lasciarti amare dai tuoi fans.
(https://i.pinimg.com/originals/e8/de/87/e8de87564f6538619fe196acea195b1d.jpg)
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- Io dedico a te -
Io dedico
a te
le mie parole,
che ti accompagnino
amiche
nelle giornate
di sole.
Che ti siano
come il vento
fra i capelli
e scompiglino
i tuoi pensieri
rendendoli
più belli.
E mi inchino
al creativo
che ha saputo
osare
e nuove
verità
è sempre
a cercare.
Io dedico
a te
le mie parole
per i
lunghi viaggi
nelle giornate
di sole.
Davvero bella, sento una grande energia! Come quando ci si prepara per una festa!
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Ninag con riferimento all’iniziale poesia di Piccolofi ha scritto
Davvero bella, sento una grande energia! Come quando ci si prepara per una festa!
Oppure al primo incontro...
Cliccare sul link
https://www.youtube.com/watch?v=ZQXeCo90058
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Grazie Nina, anche se.. è caduta nel vuoto. E così l'ho ri-dedicata.
Scusate per l'intermezzo della cavalletta.
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Ninag con riferimento all’iniziale poesia di Piccolofi ha scritto Davvero bella, sento una grande energia! Come quando ci si prepara per una festa!
Oppure al primo incontro...
Cliccare sul link
https://www.youtube.com/watch?v=ZQXeCo90058
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Piccolofiore, a me sembra che non ci sia il motivo per chiedere scusa.
Andando off topic abbiamo raccolto molti contatti, altrimenti saresti rimasta al massimo 30.
Bisogna capire se al Mister interessano più i contatti o gli off topic.
Non capisco perché dovresti chiedere scusa a Ninag ? E' forse la moderatrice occulta ?
Chi sono i moderatori o le moderatrici ? In un forum "normale" l'incarico è scritto sotto il nick.
Il Mister è affezionato alla sezione gastronomia, perché richiesto da Aleroby, che non scrive nulla in merito, ed evita due sezioni secondo me importanti come la psicologia e la religione.
Vado a "consolarmi" in altre piazze a me più confacenti.
bye, bye
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Grazie Nina, anche se.. è caduta nel vuoto. E così l'ho ri-dedicata.
Scusate per l'intermezzo della cavalletta.
:rose:
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Piccolofiore, a me sembra che non ci sia il motivo per chiedere scusa.
Andando off topic abbiamo raccolto molti contatti, altrimenti saresti rimasta al massimo 30.
Bisogna capire se al Mister interessano più i contatti o gli off topic.
Non capisco perché dovresti chiedere scusa a Ninag ? E' forse la moderatrice occulta ?
Chi sono i moderatori o le moderatrici ? In un forum "normale" l'incarico è scritto sotto il nick.
Il Mister è affezionato alla sezione gastronomia, perché richiesto da Aleroby, che non scrive nulla in merito, ed evita due sezioni secondo me importanti come la psicologia e la religione.
Vado a "consolarmi" in altre piazze a me più confacenti.
bye, bye
In realtà sono una moderatrice... il mio nick e quello di altri ha un colore diverso( rosso). Concessione data ai vecchi zammiani!
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Allora informate i neofiti. Grazie.
Comunque sia è opportuno scrivere il vostro ruolo sotto il nick, come avviene in altri forum.
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Pardon, si pensava che fosse automatico, anche se ormai quelli di Zam primo al tempo dei faraoni sono quasi tutti scomparsi! neniess
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Ricordo che una volta Nihil, anche lei moderatrice, aveva scritto che non importava se si andava " off-topic", l'importante era che progredisse una discussione.
Insomma, il topic come una sorta di canovaccio fruttifero.
Personalmente, penso che l'ideale sarebbe rimanere in tema ( con riferimento a qualunque topic ), però niente di male se il filone principale si scinde in altri, pur sempre connessi.
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Per farmi perdonare dalle mie intemperanze do il buongiorno a Ninag co na canzone in dialetto romano (o romanesco):
“Nina se voi dormite” cantata da Gigi Proietti
https://www.youtube.com/watch?v=yiW8uX2vzB4
A Piccolofiore, invece, dedicò la canzone “Nannaré”, cantata da Gabriella Ferri
https://youtu.be/z11CXH0kEIU?list=RDz11CXH0kEIU
cliccare sui link ;)
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Per farmi perdonare dalle mie intemperanze do il buongiorno a Ninag co na canzone in dialetto romanesco:
“Nina se voi dormite” cantata da Gigi Proietti
https://www.youtube.com/watch?v=yiW8uX2vzB4
Graziee! Non la conoscevo, è davvero una bellissima canzone!
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Mi piace l'immagine dei pensieri scompigliati dal vento :)
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Anche a me. Ma nessuna canzone? :-\