Autore Topic: Riace e i migranti.  (Letto 1118 volte)

Birik

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Riace e i migranti.
« il: Agosto 26, 2015, 17:46:06 »
Riace e i migranti
La Calabria Ionica  fu il fulcro di una splendida società multietnica . Genti provenienti dalla Grecia infatti la colonizzarono duemila e cinquecento anni fa. Arte ,filosofia e letteratura, stile di vita e conoscenze provenienti dalla culla della democrazia, trovarono terreno fertile fra le genti del Sud e diedero vita al fenomeno più vitale e straordinario al mondo: la Magna Grecia.
Immaginiamo la gente di Calabria come dura, chiusa e testarda, e forse questo è in parte vero nelle montagne dell’Aspromonte, laddove, a causa dell’asperità del territorio, gli scambi con popoli venuti da fuori furono più difficili, ma le coste, quelle che accolsero i coloni greci, sono fatte di gente pratica e aperta, penalizzata da fenomeni di emigrazione che ne hanno minato il tessuto sociale.
E’ forse l’ ancestrale ricordo di una civiltà perduta che ha fatto di Riace, famosa per il ritrovamento dei famosi Bronzi, il luogo accoglienza per un paio di centinaia di disperati Africani i quali, con tenacia e determinazione hanno risollevato le sorti loro e di un paese che stava per morire?
Mi piace pensare che sia così, e che gli scambi fra genti diverse non possano che essere un’ arricchimento.
Dunque Riace stava morendo,  stava morendo il commercio, l’agricoltura e di vecchiaia gli ultimi abitanti, quando in un guizzo di vitalità, nel 1999 nascono varie associazioni per l’accoglienza di migranti.
In pochi anni, grazie all’ostinazione del sindaco Domenico Lucano, Riace è rinata: botteghe artigiane dove donne Eritree ricamano, cooperative sociali rette da Curdi e Afgani, terre di nuovo coltivate, raccolta differenziata porta a porta in società con gli anziani del posto, ristrutturazione edili,  e poi bambini, bambini, bambini. Perfino la popolazione degli asinelli autoctoni che stava scomparendo, rimpolpata!
 Le ‘ndrine si sono rassegnate e dopo le prime intimidazioni  e qualche proiettile sparato contro la sede di “Città futura”sembra abbiano rinunciato alla lotta accettandone perfino i simboli come la “Porta Africana” in piazza e i murales etnici. 
A chi  chiede se il progetto di accoglienza abbia sfavorito il turismo, il sindaco risponde che al contrario  ha attratto un turismo diverso e cioè quello delle persone interessate alla società multietnica. “Questa è la cosa più interessante che Riace può offrire” racconta Domenica Lucano. “Non abbiamo monumenti, i bronzi rinvenuti nel 1972 si trovano ora a Reggio Calabria, ma neppure nel periodo successivo al loro ritrovamento il turismo era aumentato. La nostra terra è a vocazione agricola e zootecnica.  E poi, perché i turisti devono essere necessariamente biondi? A Riace possono essere anche neri. Siamo orgogliosi di praticare il turismo dell’accoglienza. Personalmente sono fiero di poter cavalcare questo sogno. La vera accoglienza è in ognuno di noi ed è su questo concetto che vanno costruite le città del futuro.”
A livello internazionale gli sono stati tributati onori di ogni genere. Dal terzo posto come miglior sindaco del mondo, ottenuto nel 2010 con la motivazione di essere un "Gandhi dei nostri tempi", alla dichiarazione del regista Wim Wenders, secondo cui "la vera utopia non è il crollo del muro di Berlino, ma quello che è stato fatto a Riace".

Annabel

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #1 il: Agosto 27, 2015, 00:09:06 »
Ahahahah... Che furbizia... si è andata a scegliere Riace! :)  “Poveri africani”.... E che questi immigrati portano “l'arricchimento” ormai non lo dice più nessuno, signora, si aggiorni! Anche i polli si sono svegliati.


E' un po' patetico il suo tentativo di paragonare (d'altronde come fanno tutti i sinistri) le antiche colonizzazioni con l'attuale assalto migratorio tutto spesato dal governo non scelto dagli italiani ma imposto dai komunisti e favorito dall'UE.

Lo sappiamo bene che il destino dell'Italia non  è mai stato pacifico perchè per la sua particolare posizione geografica è sempre stata oggetto di attacchi stranieri... MA, ma... si è sempre difesa, specialmente quando è poi diventata cristiana, con una sua ben definita identità.

 All'epoca la colonizzazione arrivava dalla CIVILTA' greca ed i territori del Sud non erano così popolati come lo è oggi tutta l'Italia e l'Europa... L'antica Grecia fondò la Magna Grecia, niente di paragonabile coi nuovi barbari che arrivano oggi dal Medioriente e dall'Africa: Etnie e culture troppo differenti dalla nostra e molto più arretrate.
Piuttosto paragonerei questa invasione epocale esattamente alle invasioni barbariche conseguenti la caduta dell'Impero Romano. Anzi, peggio, perché i barbari di allora seppero apprezzare ed accogliere sia la religione cristiana, di cui divennero ferventi seguaci, ed anche la lingua, la cultura; si integrarono coi popoli colonizzati.  Questi no, non affatto; questi pretendono il contrario. Di fatti anche Roma pare stia facendo la stessa fine che fece all'epoca perdendo il suo alone di splendore, di Caput mundi.

Inoltre le nostre terre sono già popolose, ci sono già tanti giovani disoccupati che hanno bisogno di lavorare. Siamo già una struttura sociale ben definita e stabilizzata, con le sue regole, le sue tradizioni, le sue particolarità. Tutto ciò verrà travolto, stravolto, sconvolto... e presumo in peggio.

Oggi stiamo subendo un'invasione non combattuta, senza alcuna difesa, neanche ostacolata, ma favorita dagli stessi governi invasi (invasi ed invasati). Le nostre democrazie stanno precipitando per eccesso. Eccesso di consumismo, di corruzione,  di buonismo, di garantismo a tutti i costi, per un malinteso senso dei diritti per tutti ed estesi anche a gente che proviene da culture non conciliabili con la nostra e con cui sarà certamente conflittuale conviverci; i primi avvisagli ci sono.

 

Annabel

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #2 il: Agosto 27, 2015, 00:13:58 »
In quanto alla Calabria, nonostante il tuo dire sullo splendore di una terra lasciata a sé stessa ed ora data agli africani, è una tra le più povere dell'Italia meridionale! Le famiglie mafiose si sono arrese probabilmente perchè chi ha favorito la comunità africana saranno state altre famiglie malavitose. Dove manca la presenza dello Stato, tutto può capitare.

Birik

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #3 il: Agosto 27, 2015, 07:57:33 »
A questo rappresentante della sottocultura italiana, nazionalista, ignorante e becera, consiglio di informarsi sul genocidio che l'Italia sta effettuando in Etiopia.
TIOPIA: CROLLA DIGA FINANZIATA DALL'ITALIA
Coinvolti nel mega investimento di 220 milioni di Euro anche la Banca Mondiale e la cooperazione Italiana. Il 13 gennaio scorso il ministro degli Esteri Italiano Frattini aveva presieduto all'inaugurazione di questa colossale opera nel cuore dell'Etiopia domostrando il grande impegno del governo italiano in questo progetto.
 
Nella valle dell'Omo è crollata su sè stessa Gilgel Gibe II, la diga costituita da un tunnel lungo 26 chilometri per la produzione di energia attraverso lo sfruttamento della differenza di altitudine tra due fiumi della zona. La zona è già da tempo sotto pressione degli interessi economici internazionali che tentano di predare le risorse per trasformarle in denaro.
 
In questi intrecci di interessi è coinvolta anche l'Italia che con le sui istituzioni ha finanziato non solo l'impianto idroelettrico ma anche il tunnel a esso collegato.
 
E' in processo di costruzione anche un altro progetto non meno imponente, quello del più grande impanto idroelettrico mai realizzato nel paese africano. La costruzione della diga Gibel Gibe I è stato il primo passo, succeduto appunto da Gibel Gibe II alla quale non mancherà di seguire la realizzazione di Gibel Gibe III avviata già nel 2006 dal costo di 1,4 miliardi di euro.
 
Per la prima costruzione diecimila persone sono state costrerre ad evacuare. Non saranno meno per la buona riuscita della seconda. Il numero delle persone che potranno essere allontanate dalla propria terra potrebbe arrivare a duecentomila. Le conseguenze per queste genti, già provate da condizioni di vita precarie, sono facilmente e tristemente prevedibili.  I responsabili della riforma della Banca Mondiale stanno studiando da tempo la vicenda e il suo impatto sociale e ambientale. Principali finanziatori del progetto sono stati direttamente e indirettamente la Banca Mondiale, la Banca Europea e la cooperazione internazionale, compresa quella italiana.
 
"Le comunità coinvolte hanno subito un graduale impoverimento - raccontano - Le famiglie sono state insediate in una zona semi-paludosa poco fertile e con appezzamenti di terra inferiori a quelli che prima possedevano. L'aumento della densità di popolazione ha creato un conflitto con le comunità residenti per la gestione dei pascoli, dato che per la loro scarsità, numerose famiglie hanno perso fino all'80 percento del bestiame. Il tutto nella totale mancanza di servizi di base. Nonostante le abitazioni siano sovrastate dai cavi dell'alta tensione, non hanno luce né acqua corrente. Gli accordi parlavano di nuove scuole, che invece non ci sono. Si sono limitati a ristrutturare le vecchie, che ora devono gestire fino a 1.100 studenti. E molti vivono a due ore di cammino. Inoltre il bacino ha inondato la strada asfaltata che collegava la città di Jimma alla capitale, isolando i villaggi e costringendo i mezzi di trasporto ad aggirare il bacino su un percorso sterrato di quasi 40 Km". Incombenti le malattie. "La creazione del bacino ha incrementato l'incidenza della malaria e di altre malattie trasmissibili, come l'Hiv.
 
La presenza di migliaia di lavoratori provenienti da tutto il Paese ha aumentato la prostituzione e, dato che la popolazione non è stata sottoposta ai controlli sanitari periodici previsti nelle misure di mitigazione, il virus si è diffuso a dismisura".
 
Ingenti i danni ambientali. "La diga non rilascia il flusso minimo previsto per garantire la sopravvivenza dell'ecosistema. Si passa dall'assenza di ogni rilascio durante la stagione secca, al riempimento fino al limite eseguito durante la stagione delle piogge per sfruttarne al massimo la potenza, per poi procedere con rilasci di emergenza a protezione dell'infrastruttura. Si tratta di una gestione irresponsabile che provoca scompensi, molto pericolosi."
 
 A rendere tutto ancora più grave c'è la discutibilità dei metodi usati per ottenere i permessi necessari, che in alcuni casi non sono nemmeno arrivati in tempo. Come il permesso ambientale per la Gilgel Gibe III, emesso nel 2008, nonostante i lavori fossero già in stato di avanzamento. Ad opera di chi? Della italianissima Salini Costruttori Spa, l'unica e la sola che da sempre lavora ai progetti nella Valle, grazie a gare d'appalto mai avvenute.
 
Ma il Bel Paese è implicato nel business idroelettrico etiope anche per i 220 milioni di euro che il Comitato direzionale della Direzione generale cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Affari Esteri (Mae) ha versato per la realizzazione dell'impianto appena franato Gilgel Gibe II, unito a 505 mila euro donati per l'invio di un esperto italiano che monitorasse il progetto. "Che di per sé - precisa Caterina Amicucci, della Crbm - sarebbe pure un progetto valido, se non fosse per le dubbie commistioni che ci stanno dietro e per l'assenza di studi adeguati che hanno comportato un ritardo di due anni nella consegna, un rilevante aumento dei costi" e un risultato a dir poco scadente visto il crollo

Annabel

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #4 il: Agosto 27, 2015, 12:52:44 »
E che az c'entra tutto 'sto romanzo? Boh! Il solito sconclusionare dei sinistri d'oggi.  Lo sfruttamento ambientale lo abbiamo anche qua (vedasi la TAV)... I morti e i disastri li abbiamo avuti anche qua (vedasi la diga del Vajont)... Ma io mi chiedo: Tu che ti affanni tanto nel cercare qualcosa da scrivere contro l'Italia e gli italiani,  per quale motivo non sei più in Italia? che cosa fai (tu e i tuoi figli) veramente in quel Paese lontano? In quale rapporto siete rimasti con l'Italia?

Birik

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #5 il: Agosto 27, 2015, 13:17:23 »
Io sono in Italia e a differenza tua che sei una decerebrata fascista nazionalista da quattro soldi, lotto per un'Italia migliore. Un consiglio? Sparisci.

Birik

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #6 il: Agosto 27, 2015, 13:20:27 »
Purtoppo è a causa di quelli come te che l'Italia è ridotta in questo stato, brutta imbecille che non sei altro. Se siamo invasi da Etiopi è anche a causa di queste storie di cui tu di sicuro vai fiera.

presenza

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #7 il: Agosto 27, 2015, 22:26:39 »
Gentile Birik, ti pregherei vivamente di moderare i termini con i quali ti rivolgi agli iscritti di questo forum. La gentilezza con la quale esponiamo le nostre idee non dovrebbe mai scadere, nè si dovrebbe difenderle come fossero fatti personali. Qui si scrive, non si deve convincere nessuno, pertanto ognuno può rimanere della propria opinione senza arrivare all'offesa.
Grazie 

Birik

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #8 il: Agosto 28, 2015, 00:42:49 »
Chiedo scusa se, provocata, mi sono lasciata andare. Non è nel mio stile. Ma sono sicura che quello che ho detto lo pensano in molti.

Annabel

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #9 il: Agosto 28, 2015, 16:44:22 »
Ma hai bevuto? Ahahahah! Quando vieni messa K.O. ti scappano i nervi allora...  Oddio, immagino che gli uomini staranno ben lontani. =D Dobbiamo usare volgarità e  parolacce? Devo abbassarmi al livello dello "stile" della "signora" Birik che prima dice una cosa, poi a convenienza la smentisce? (ora dice che è in Italia! Immagino si sia precipitata non appena fiutato l'affare come le cooperative rosse?) Se va bene all'Amministratore, non ho problemi a controbattere neppure con le parolacce, tanto mi vengono spontanee con certe teste di ca... come questa. Per me non ci sono problemi, anzi è  facile con tizi falsi e arrabbiati poiché crede di valere qualcosa se si atteggia a sinistoiede (oggi va tanto di moda) ma non sa, non può controbattere civilmente, non ha argomenti intelligentemente validi da contrapporre. Infatti alla radice dei problemi sono proprio i nichilisti e amanti del pensiero unico e debole, talmente debole che si sta rimbambendo tutti. Ecco la mentalità komunista di sinistra! =D "Sparisci"! Ahahahahah... Viva la democrazia! Ecco la realtà della mentalità di sinistra. Realtà pericolosa, ormai molto pericolosa. Quella sinistra di oggi che sta producendo solo danni, una pseudo sinistra, a mio modesto parere, razzista al contrario, contro gli italiani, aggressiva e fomentatrice di disordini e di nuove ingiustizie sociali, ormai votata all'arricchimento e al potere che vuole mantenere ad ogni costo, dalle cooperative rosse al leccare i piedi ai musulmani anche a costo di andare contro quei principi una volta a loro tanto cari; strafottendosene del malessere che causa nella popolazione, a tutti e specialmente ai più poveri. D'altronde si è visto che siamo in dittatura di sinistra. A questo punto non ho nulla da controbattere, se non le parolacce. Negli ultimi post non c'è niente, la classica nullità sinistroide, non c'è un minimo di ragionamento, una logica. Anzi mi sembrava fosse impazzita. Meno male che che è intervenuta molto elegantemente Presenza a salvare il decoro del Forum. Stai certa, Birik, che anche in questo forum solo qualcuno può pensarla come te e godere come te delle volgarità e parolacce. Stai sicura che ce ne sono tanti che la pensano esattamente come me, anche se non intervengono perché si ha ancora timore di andare contro il potere di sinistra. 

Birik

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Re:Riace e i migranti.
« Risposta #10 il: Agosto 28, 2015, 18:44:46 »
Ammetto di essermi lasciata andare a qualche parolaccia, ma trovo ben più offensivo sentirmi dire che il mio rientro in Italia sia legato all'aver fiutato qualche affare con cooperative rosse sullo sfruttamento dei migranti. Gradirei un intervento da parte degli amministratori.