Autore Topic: Una dedica d'amore a tutti gli italiani  (Letto 1859 volte)

Annabel

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Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« il: Novembre 26, 2015, 17:34:49 »
Dalla Dedica di Oriana Fallaci ai Lettori di  “La Forza Della Ragione”.

“Tre mesi fa dedicai questo libro ai morti di Madrid. Da allora l’elenco degli occidentali assassinati dai nemici della nostra civiltà s’è molto arricchita.
La estendo anche […] agli ottocentomila italiani che nonostante il tacito veto delle mortadelle al potere in questi tre mesi hanno comprato il libro e mi hanno letto alla luce del sole. Non nel buoi delle catacombe, del vile silenzio che nasce dal terrorismo intellettuale, della paura cui il nuovo fascismo, dipinto di rosso o di nero o verde o di bianco o di arcobaleno lava i cervelli e spenge le coscienze.
La estendo a chiunque in buona fede vegeti nella cecità, nella sordizie, nell’ignoranza, nell’indifferenza ma è pronto a svegliarsi per ritrovare un po’ di buon senso. Un po’ di ragione.
Con la ragione, un po’ di coraggio. Col coraggio, un po’ di dignità.
Cosa di cui avremo molto bisogno. Sempre più bisogno perché la guerra che ci è stata dichiarata monta di ora in ora. E ci aspettano giorni ancora più duri.
                                                                                                                                                   
                                                                                                                                                                 
Giugno 2004

Oriana Fallaci “l’eccezione di un’epoca in cui onestà e chiarezza morale non sono più considerate virtù preziose“.


piccolofi

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #1 il: Novembre 28, 2015, 23:44:41 »

 Oltre 11 anni fa.  E' terribile.  Si potrebbe chiamare visione profetica, se non fosse invece altro che
 intelligenza, lungimiranza, coraggio di andare controcorrente.
 Ci indignamo per cose minori, magari giustamente, ma che al confronto del nuovo Medioevo sono
 nulla.  Si fanno servizi giornalistici su un Islam che si vuole a tutti i costi capire e giustificare con
 mentalità occidentale, dunque assolutamente lontana e inadeguata, ma si sorvola sulla barbarie
 sanguinaria a cui si sta quasi facendo il callo.
 Tanto, finchè colpisce a Parigi, Londra, New York, Bruxelles e via dicendo, finchè l'italica viltà
 ritiene di essere al sicuro... si può anche disquisire intellettualisticamente, a tavolino, mentre
 altri crepano, in tante, troppe parti del mondo.
 Manca persino un accettabile perché.
 Non è una guerra di religione.  E' puro odio.  Puro disprezzo per " gli infedeli ".
 Non si vogliono integrare, anime pie, ma installarsi nei nostri paesi per poi soverchiarci col numero
 e sottometterci.  E non lo nascondono.
 Eppure l'intellighenzia occidentale, le anime belle, quelle che disquisiscono a tavolino mentre altra
 gente, persone normali come loro, perde la vita, non vogliono sentire, né capire, né credere.
 Dopo troppo tempo di silenzio assordante da parte di tutto l'Islam " buono ", si muove qualcuno
 dalla faccia presentabile, o qualche ragazza dalla faccia intelligente e velata, parlano in modo ras-
 sicurante, ed ecco che tutti i benpensanti tirano un sospiro di sollievo : lo vedete, avevamo ragione,
 questo è il vero Islam.
 Non ne sanno niente, credono di poterlo occidentalizzare, inserire in una mentalità che non gli
 appartiene e che anzi fa a pugni con un credo totalizzante, in cui " religione " e vita sono
 inscindibili e i cristiani non sono certo considerati fratelli ( eufemismo ).
 Come già è avvenuto per il sollecito sostegno dato dai fessi paesi occidentali ( Francia in testa )
 alle " primavere " arabe, che poi si è capito quanto danno abbia portato con l'accellerare la presa
 di potere del fondamentalismo; così si arriverà purtroppo a dover ammettere gli errori e le
 ingenuità di oggi.
 Ma si credeva, si era in buona fede, ci si era infervorati intellettualmente nei salotti buoni...
 E che importa?  Che importa dopo, quando è troppo tardi per tornare sui passi sbagliati?
 E soprattutto, perché devono pagare le popolazioni, la gente normale, perdendo la qualità
 della loro vita quando non proprio la vita, per l'ottusità di un manipolo di politici?
 Solo bei discorsi si sentono. Da tanto, da troppo, quelli dei soliti noti. Fatti con la sufficienza
 di chi si ritiene superiore, ma è invece solo tranquillo nei propri privilegi, nella supposta intan-
 gibilità; di chi se la farebbe sotto davanti a un mitra di un fanatico qualunque, perderebbe di
 colpo la sua inutile loquela, perché quello non saprebbe a che grandioso personaggio si trova
 di fronte e lo stecchirebbe come un pidocchio.
 Nell'intellettualismo autoreferenziale si è perso ogni senso comune, capacità ragionativa.
 Vogliono integrare chi propugna il Medioevo ( ma sto offendendo il Medioevo ), chi vuole
 azzerare ogni conquista femminile costata tanti anni e fatiche, la dignità di donne, uomini,
 libere coscienze, chi vuole fagocitare la libertà e i cardini del vivere occidentale.
 Se chi mi legge si agita, scuote la testa con superiorità, vuol sciorinare quel che conosco a
 memoria e fa tanto " in " credere, se di difendere l'Occidente non gliene frega nulla, quell'Oc
 cidente che, pur imperfetto, gli ha dato le comodità e le libertà cui è tanto abituato da non
 farci conto..., beh, ma che si trasferisca nei paradisi mediorientali.
 Dove, se è donna, dovrà schiavizzarsi alla veloce; e se è uomo dovrà starsene zitto e muto e
 pensare solo a sopravvivere al caos e alla destabilizzazione.
 Qualcuno si rende conto che questa povera Europa colabrodo pian piano non potrà offrire
 più nulla a nessuno, né ai " rifugiati " né a se stessa?
 Perché non salvaguarda la sua identità né difende se stessa e i suoi valori fondanti.
 Discutibili, se si vuole, ma finchè si discute c'è speranza.
 Quando ti tagliano la gola o ti fanno saltare per aria a 28 anni, tutti i giochi sono chiusi.
 Vite in malora. E non tornano indietro.
 Alla faccia degli intellettuali che disquisiscono nei loro salotti.
 Alla faccia delle favole ostinate.
 Ma se toccherà a noi, e naturalmente incrocio le dita, forse si sveglieranno.
 Forse.     
 


 

Birik

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #2 il: Novembre 29, 2015, 05:19:49 »
All’indomani dei tragici fatti di Parigi, sui social e non solo, sono sempre di più coloro che scomodano Oriana Fallaci per giustificare, o addirittura auspicare, uno scontro di civiltà tra Islam e Occidente.

I fatti sono noti, dopo l’attentato dell’11 settembre a New York la giornalista fiorentina ruppe un silenzio durato quasi dieci anni e scrisse un durissimo articolo dal titolo “La rabbia e l’orgoglio” per il Corriere della Sera. Una vera e propria invettiva, arrabbiata e fredda, contro la nostra società sempre più “multiculturale”. La Fallaci ci volle mettere in guardia dalla “fandonia dell’Islam moderato”. Descrisse i musulmani come una civiltà “che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate”. Lamentò che il Presepe era scomparso dagli asili, il crocifisso dalle aule e il maiale dalle mense, arrivando a chiedersi: “Ma chi deve integrarsi, noi o loro?”. Bollò il Corano come un libro in cui sono presenti “la poligamia, la sottomissione, anzi, la schiavizzazione della donna. Così l’Odio per l’Occidente, le maledizioni ai cristiani e agli ebrei, cioè, ai cani infedeli”.

L’articolo suscitò un acceso dibattito fra gli intellettuali. Tra questi anche Tiziano Terzani si sentì in dovere di rispondere a quelle parole così nette e l’8 ottobre del 2001 pubblicò una lettera dal titolo “Il sultano e San Francesco“. Una risposta che a rileggerla oggi, alla luce degli attacchi al cuore dell’Europa, è ancora di una bellezza disarmante e soprattutto attualissima.

Terzani rimproverò alla Fallaci di semplificare in maniera esagerata quello che era successo: “Nelle tue parole sembra morire il meglio della testa umana – la ragione; il meglio del cuore – la compassione”. Ma non solo, le rimproverò di aver dato una “brillante lezione di intolleranza” e proseguiva “certe concitate parole, pronunciate dalle lingue sciolte, servono solo a risvegliare i nostri istinti più bassi, ad aizzare la bestia dell’odio che dorme in ognuno di noi ed a provocare quella cecità delle passioni che rende pensabile ogni misfatto”.

Terzani chiese inoltre alla giornalista fiorentina se non le sembrasse sbagliato indicare “le comunità di immigrati musulmani da noi come incubatrici di terroristi”. E le domandò: “Le tue argomentazioni verranno ora usate nelle scuole contro quelle buoniste, da libro Cuore, ma tu credi che gli italiani di domani, educati a questo semplicismo intollerante, saranno migliori? Non sarebbe invece meglio se imparassero a lezione di religione anche cosa è l’Islam?”.

Quanto sarebbe stato lungimirante fare nostre quelle parole, cercando di capire realmente cosa stava cambiando nel mondo, perché  come scrisse lo stesso Terzani, “io sono convinto che il problema del terrorismo non si risolverà uccidendo i terroristi ma eliminando le ragioni che li rendono tali”.

Oggi ci troviamo al punto di partenza, gli interrogativi sono sempre gli stessi che si poneva e ci poneva Terzani nel 2001: “Pensi davvero che la violenza sia il miglior modo per sconfiggere la violenza? Da che mondo è mondo non c’è stata ancora la guerra che ha messo fine a tutte le guerre. Non lo sarà nemmeno questa. Quel che ci sta succedendo è nuovo. Il mondo ci sta cambiando attorno. Cambiamo allora il nostro modo di pensare, il nostro modo di stare al mondo. È una grande occasione. Non perdiamola: rimettiamo in discussione tutto, immaginiamoci un futuro diverso da quello che ci illudevamo d’aver davanti prima dell’11 settembre e soprattutto non arrendiamoci alla inevitabilità di nulla, tanto meno all’inevitabilità della guerra come strumento di giustizia o semplicemente di vendetta. Le guerre sono tutte terribili. (…) Se alla violenza del loro attacco alle Torri Gemelle noi risponderemo con una ancor più terribile violenza – ora in Afghanistan, poi in Iraq, poi chi sa dove -, alla nostra ne seguirà necessariamente una loro ancora più orribile e poi un’altra nostra e così via. Perché non fermarsi prima?“.

Al messaggio di guerra lanciato dalla Fallaci, fatto di “sputi e calci”, Terzani risponde quindi con un messaggio di amore, tolleranza e speranza che in molti oggi a partire dai nostri Salvini e Meloni dovrebbero leggere e rileggere prima di sparare sentenze.

A loro e a tutti noi venga concesso il tempo per pensare e riflettere con lo stesso augurio che Terzani auspicava per la Fallaci: “La natura è una grande maestra, Oriana, e bisogna ogni tanto tornarci a prendere lezione. Tornaci anche tu. Chiusa nella scatola di un appartamento dentro la scatola di un grattacielo, con dinanzi altri grattacieli pieni di gente inscatolata, finirai per sentirti sola davvero; sentirai la tua esistenza come un accidente e non come parte di un tutto molto, molto più grande di tutte le torri che hai davanti e di quelle che non ci sono più. Guarda un filo d’erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia”

Annabel

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #3 il: Dicembre 02, 2015, 00:38:04 »
Sui social, e non solo, si parla e si onora Oriana Fallaci come donna e come scrittrice da molto tempo e non solo “all’indomani dei tragici fatti di Parigi”. E nessuno (di noi) auspica uno scontro di civiltà con l’islam, (anche perché l’islamica, io personalmente, non la ritengo nemmeno una civiltà) ma semmai lo scontro, le incomprensioni e gli inevitabili conflitti che scaturiranno saranno la conseguenza di decenni di idiozia dei Governi occidentali.
 Noi vogliamo anzi con tutte le nostre forze evitare il peggio. Ed “il peggio”  ci auguriamo, e per chi crede preghi Iddio, che non accada. Ce lo auguriamo anche per voi, per le Birik ed i Birik, cioè per quelli che non vogliono capire, che per ideologia fan finta di non capire e non ammettono neppure l'evidenza; per chi non si accorge del problema o, ancor peggio, per chi si crogiola nell’indifferenza.


“Viviamo in un Occidente che brancola nel buio della ragione e nel deserto valoriale…”

“La più grande sconfitta della nostra civiltà laica e liberale… è la perdita della certezza di chi siamo, che è la diretta conseguenza della negazione della nozione stessa di verità. La responsabilità è da addebitare all’ideologia del relativismo, che è innanzitutto un’offesa alla ragione, perché pregiudizialmente ci impone di non usare la ragione e di non fare riferimento ai parametri valutativi e critici, per non entrare nel merito di uno specifico concetto. La “dittatura del relativismo” straordinaria espressione coniata da Benedetto XVI, da lui individuata come il male assoluto, da combattere, denunciando che si è infiltrata dentro la Chiesa, ci impone di mettere sullo stesso piano tutte le religioni, tutte le culture, tutti i valori e persino tutti i fatti, a prescindere dai loro contenuti. Ciò si traduce nella tesi secondo cui non esisterebbe la verità, che tutt’al più ciascuno può essere depositario di una verità, che tutte le verità vanno considerate pari a prescindere dai loro contenuti.”

Quello che ancora molti ideologicamente ciechi non vogliono capire è che gli islamici non comprendono il ragionamento tutto occidentale e cristiano come quello espresso da Tiziano Terzari. Il quale, se ricordo bene, fu negativamente criticato, non era nulla in confronto ad Oriana Fallaci, non ha avuto notorietà se non dopo la sua morte.  Quell’amore e tolleranza d cui parla, loro la interpretano come debolezza.
Mi pare che abbiamo già risposto anche con la non violenza. Mi pare che le frontiere europee generosamente aperte a tutti, anche ai terroristi islamici, rimangano aperte ed ospitali nonostante tutto.

Purtroppo non sempre è possibile non usare la guerra o, almeno, non usare la severità, l’autorità, la serietà, l’intransigenza. Siamo già stati troppo buoni e accondiscendenti al punto da consentire loro di formare in molti paesi europei uno Stato nello Stato attraverso cui le loro leggi si sovrappongono alle Leggi dello Stato che li ospita. Questo è il risultato!
Per loro la democrazia e la libertà sono soltanto un mezzo attraverso cui radicarsi anche nelle nostre istituzioni per poi imporre la loro norme.
Non comprendono, si impongono,  non si integrano anzi approfittano delle libertà e più ne approfittano e più credono che la ragione stia dalla loro parte…
Non è solo un problema religioso (ed io mi domando che religione sia una che si basa da sempre sulla morte, sull’omicidio, sulla sopraffazione del più debole) è innanzitutto una questione politica, di libertà, di rispetto delle leggi che sono il fondamento della democrazia.


“Il 17 agosto del 2014 Papa Francesco disse :” Siamo entrati nella Terza guerra mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli. […] Dove c’è un’aggressione ingiusta posso solo dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto, sottolineo il verbo fermare, non bombardare…”.
“Può spiegarci Papa Francesco come si sarebbero potuti fermare gli eserciti islamici determinati a conquistare l’Europa e sottometterci all’islam senza combattere a Poitiers nel 732, in Spagna con la Reconquista nel 1492, a Lepanto nel 1571, a Vienna nel 1683? Potrebbe Papa Francesco da Roma ripetere ai cristiani che stanno subendo un genocidio in Medio Oriente, che non bisogna combattere i terroristi ….?”
[…]
I relativisti e gli “islamicamente corretti” confondono e sovrappongono l’islam come religione e i musulmani come persone. E’ invece fondamentale distinguere tra:
-    la dimensione dell’islam come religione, che è immutabile nel tempo e nello spazio, facendo riferimento alle prescrizioni di Allah inverate nel Corano, ai detti e ai fatti attribuiti a Maometto contenuti nella Sunna e nella Sira, che sono assoluti, universali ed eterni:

-    la dimensione dei musulmani come persone…
[…]
Proprio dalla mia esperienza di musulmano moderato ho preso atto che i musulmani come persone possono essere moderati solo se antepongono la nostra comune umanità ad Allah e Maometto, se considerano valori inviolabili la sacralità della vita, la pari dignità tra le persone e la libertà di scelta, se ottemperano sempre e comunque alle leggi laiche dello Stato. Questa considerazione conferma che non esiste un islam moderato, a meno che non si rinneghi gran parte di ciò che Allah ha prescritto nel Corano e si sconfessi gran parte del pensiero e delle azioni di Maometto. Significa in ultima istanza che la radice del male è l’islam”


(Da “Islam Siamo In Guerra” di Magdi Cristiano Allam)

« Ultima modifica: Dicembre 02, 2015, 00:41:14 da Annabel »

piccolofi

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #4 il: Gennaio 28, 2016, 19:16:18 »

 Le parole di Terzani sono indubbiamente belle, equilibrate, e grandi.
 Ma vengono da chi è cresciuto nella nostra cultura, alimentata anche dal meglio della religione cristiana.
 Non avrebbe potuto non dico dirle, ma purtroppo neppure concepirle se fosse cresciuto nel mondo islamico.  Concepirebbe invece odio, disprezzo, cupa volontà di sopraffazione, intolleranza, idee di fanatico espansionismo in ogni luogo della terra.
 L'Europa è la più vicina e la debole Italia un comodissimo ponte.
 Gli altri paesi, giustamente allarmati e minimamente più accorti, stanno chiudendo le frontiere.  L'Italia, da ponte, diventerà luogo di
 ammasso e non ce la faremo a gestire nulla, né controlli, né spese, né paura, né rabbia sociale per una qualità della vita che scade di 
 giorno in giorno e che vede gli italiani sempre più " prigionieri in casa ", a doversi guardare da furti, violenze, e le donne anche da
 possibili aggressioni ( vedasi la bella esperienza di Colonia, dove in troppi hanno agito e non potevano essersi mobilitati a caso ).
 E per che cosa? Per chi ???
 Per le belle parole? Perché le anime belle possano sempre sentirsi belle?  Per che cosa dovremmo vivere questa schifezza incontrollata
 e lasciare che alla nostra civiltà, pur ampiamente imperfetta e criticabile, si sostituisca una palese inciviltà ispirata a fanatismo e
 violenza?
 Per sentirci buoni?  E assurdi?  E fessi?  E incapaci di amare un paese che è stato costruito col sangue dei nostri antenati?
 Perché dovremmo regalarlo a gente simile?
 Perché l'Islam non è questo, questo che si vede in ogni parte del mondo come pensa e come agisce e quanto ci ama?
 E' un altro, sconosciuto e buono, anzi scioccamente costruito dalle nostre diversissime teste e dai nostri infantili sogni?
 Ma per favore!
 Chi ci crede, emigri per favore.  Si aggiunga a quella gente nei loro paesi, governati ( si fa x dire ) dalle loro leggi e dalla loro civiltà.
 Là potrà vivere pienamente il suo afflato fraterno non richiesto e, ci giurerei, assolutamente deriso.
 La potrà piazzare un " velo " ( e chiamalo velo! ) in testa alle sue donne, murarle in tutti i sensi, credere e dire che loro sono felici così.
 Tanto si tratta di " loro ", mica devono murarsi gli uomini!!!!!
 Purtroppo l'intellettuale ( autoreferenziale nonché accodato al pensiero " in " ) riesce a rendersi conto delle cose solo quando ci sbatte
 contro e ormai non può più negare l'evidenza.  Un po' come il povero Don Ferrante di manzoniana memoria che aveva sempre negato
 la peste fino a quando non se l'era presa e ne era morto.
 Ma, ancora peggio, l'intellettuale per orgoglio può arrivare a negare anche l'evidenza costruendoci su teorie machiavelliche. Quelle
 che poi saranno gli altri a pagare.
 Dall'altra parte c'è il " francescano ", quello che è felice di immolarsi per i suoi valori e le sue utopie. Purtroppo non si immola da solo,
 ma coinvolge ( come del resto l'intellettuale ) tanti altri nelle sue scelte sbagliate.
 E pontificano. E vogliono che si immolino tutti.
 No, grazie.  Io non ci credo, non ci crederò mai.
 Credo che il nostro attuale sia un " cupio dissolvi ".
 Credo che la gente dovrebbe essere libera di scegliere, IN PROPRIO, se vuole andare in malora o no.
 Ma la gente è l'unica che non viene sentita da nessuno, perché per politici e intellettualoidi autoreferenziali la gente è CACCA.
 Cacca da tenere sotto chiave, stupido popolo da governare e incapace di autodeterminarsi per il meglio.
 Al diavolo i politicanti, di tutti i generi, che speculano per il proprio tornaconto su ogni cosa, a cui basta assicurarsi il potere, e della vita
 vivibile della gente normale non importa nulla.
 Da tre governi non votiamo, e ci vengono ammannite solo prediche.
 Non scegliamo un bel niente.  Non avremmo scelto di sottoporci a questa invasione incontrollata e, temo in base ai chiari di luna, 
 sempre meno controllabile.
 Senza controlli, senza sapere chi ci mettiamo in casa, senza motivazioni verificate, è inutile spendere le solite belle e vacue parole.
 Persino se sono poetiche, perché non è sulla poesia e sulle utopie che si fonda una vita decente.
 Non per noi, e neppure per chi si vorrebbe accogliere.
   
 
 
 
 

Birik

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #5 il: Gennaio 29, 2016, 08:29:30 »
Terzani nacque a Firenze come la Fallaci e come la Fallaci è stato un reporter di guerra. La differenza fra i due sta nel fatto che la prima è stata una guerrafondaia convinta e che ha odiato l'Islam specie dopo l'11 settembre. Prima di quella data la ricordo in due interviste per il Corriere della Sera a Gheddafi e a Khomeini che ho condiviso in pieno. Le sue esternazioni contro l'Islam appartengono al periodo della sua malattia e sono a mio parere frutto di rabbia e attaccamento alla vita. Da Terzani che pure  ha vissuto in Asia e molte guerre non ho mai sentito parole di odio ma una profonda autocritica dell'Occidente che quelle guerre provocò. I responsabili del flusso di emigrati verso l'Europa siamo noi, servi degli Usa che a loro volta sono servi dell'Arabia e che hanno contribuito agli investimenti arabi in Europa, pagati in petrodollari che come dice la parola stessa sono fatti di petrolio arabo e dollari americani. Noi però siamo nella Nato e forniamo armi e basi logistiche a tutte le guerre. Ora stiamo per bombardare la Libia e diventeremo il prossimo obiettivo dell'Isis. Beh io sono contro questa che è la logica della Fallaci e sono contro chi se la prende con gli ultimi e non vede quante imprese italiane sono in mano agli Arabi grazie agli USA che ci hanno svenduto. Un grazie postumo a Terzani e al suo equilibrato amore alle popolazioni che soffrono. La mia ammirazione va a Gino Strada che con i suoi ospedali cerca di riparare ai danni che l'Occidente ha causato a popolazioni inermi. Afganistan, Libia, Siria, Iraq tutte guerre volute da noi e ispirate dagli stessi valori della Fallaci. E' lo stesso Strada a dire che l'Islam non ha fabbriche di armi, se noi smettessimo di vendergliele le guerre finirebbero. Dunque se ad ogni azione corrisponde una reazione, la massa di gente che sta arrivando non è altro che una reazione.
« Ultima modifica: Gennaio 29, 2016, 09:02:28 da Birik »

Annabel

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Re:Una dedica d'amore a tutti gli italiani
« Risposta #6 il: Gennaio 31, 2016, 03:32:18 »
Tu, Birik-ina,  come tutti i sinistroidi, confondi le cose a tuo piacimento e non riesci ad essere obiettiva.  Terzari prese un'altra via... quella del sinistroide, appunto. Non stiamo parlando dell'isis che è un mostro creato dagli Usa ed è solo la punta dell'iceberg di tutto il mondo islamico. Stiamo parlando di una pseudo religione di tipo primitivo, rozza, teocratica, scopiazzata dall'ebraismo e dal cristianesimo, rimasta indietro di 2000 anni che detta legge sulla vita sia pubblica che privata delle persone, fortemente patriarcale, maschilista se non misogina che considera la donna inferiore all'uomo e come tale la tratta e l'ha sempre trattata. Lo capisce anche un bambino quindi che non è solo una questione di grande e sostanziale e direi inconciliabile differenza con la nostra religione, ma pone innanzitutto un problema politico difficilmente appianabile e questo l'ha voluto e lo vuole principalmente la politica sinistroide. Di colpe l'Occidente ne ha tante, lasciamo stare l'Italia che dopo Mussolini non ha avuto quasi mai voce in capitolo (se non forse con Craxi) e non meno importante le disastrose idee dell'egualitarismo e del multiculturalismo che ben si sono amalgamate con la globalizzazione economica e finanziaria. Tutto ciò oggi ci ha indebolito e reso impotenti di fronte all'invasione dei popoli  dell'Africa e del Medioriente e incapaci e di fronte all'arrogante avanzata islamica. Oriana Fallaci era una donna intelligente, libera, non schiava di ideologie, Viaggiò molto anche come inviata di guerra ed ha visto da vicino la realtà dell'islam; ha sempre avuto poca considerazione per quel mondo. Aveva ragione da vendere tant'è che si stanno avverando le sue profezie. Che azz c'entra poi il fatto che era ammalata, che si aggrappava alla vita e perciò avrebbe scelto di odiare l'islam??? Pazzesco! Ma siete tutti così voi sinistroidi? Non c'è da meravigliarsi visto come avete ridotto l'Italia e l'Europa... Pazzesco! Come dice qualcuno, ci vuole solo una cosa con voi e a cominciare da voi: RUSPAAA!!!             Un mio elogio va invece a piccolofi, una vera Donna che dimostra di avere intelligenza, dignità e amore per la propria identità e cultura.