Autore Topic: A Giovanni Paparcuri  (Letto 284 volte)

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A Giovanni Paparcuri
« il: Aprile 02, 2017, 23:43:37 »
Parlo di un uomo, di una storia e il suo perché.
Di un volto offeso, provato, e molto stanco
E di uno sguardo che non c’è.
Di come è vero che la vita è un imprevisto
mentre la volontà s’illude di guidare i passi.
Di come la colpa spesso li ricopre
e ad aiutarla le parole a scuotere coscienza
vissuto
e frase del momento.
Di come l’amarezza prende il sopravvento
per sentire l’amaro dentro.
Di come l’angoscia lega uno ad uno ogni momento
come il ricordo che è scolpito dentro
una coperta fatta a mano nel tempo.