Autore Topic: Cecità  (Letto 188 volte)

presenzadiritorno

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Cecità
« il: Agosto 29, 2020, 14:34:25 »
Sarà che gli occhi hanno smesso di osservare
corrono via veloci come un treno che non ha bisogno di fermarsi
confondono cose e persone perfino  i loro passi
e poi sono costretti ad andare sempre avanti.

Lamentano i ricordi, un tempo senza tempo
gioie e dolori, sospiri e forte vento.
Nulla rimane tranne le parole
che sono come un bastone
in mano ad un padrone.


Volgere il proprio sguardo e osservare le cose e le persone è un gesto di gentilezza che da qualche tempo abbiamo dimenticato in un cassetto, presi come siamo dalle abitudini, dai nostri impegni e da noi stessi. Affidiamo alle parole il nostro senso, ma spesso le usiamo per giudicare piuttosto che per  accostarci con umiltà.




Platino

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Re:Cecità
« Risposta #1 il: Agosto 31, 2020, 20:05:57 »
Sana osservazione alla fine, concreta tempesta il senso della poesia in se.

piccolofi

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Re:Cecità
« Risposta #2 il: Settembre 01, 2020, 01:06:57 »
A me colpisce proprio il finale, in cui le parole sono paragonate ad un bastone in mano ad un padrone.
Una chiusa efficace, che racchiude la rabbia e il dolore : le parole degli altri ci sono per far male, quando si vorrebbe invece una mano tesa o quantomeno un'oncia di comprensione.