Sarà che gli occhi hanno smesso di osservare
corrono via veloci come un treno che non ha bisogno di fermarsi
confondono cose e persone perfino i loro passi
e poi sono costretti ad andare sempre avanti.
Lamentano i ricordi, un tempo senza tempo
gioie e dolori, sospiri e forte vento.
Nulla rimane tranne le parole
che sono come un bastone
in mano ad un padrone.
Volgere il proprio sguardo e osservare le cose e le persone è un gesto di gentilezza che da qualche tempo abbiamo dimenticato in un cassetto, presi come siamo dalle abitudini, dai nostri impegni e da noi stessi. Affidiamo alle parole il nostro senso, ma spesso le usiamo per giudicare piuttosto che per accostarci con umiltà.