Autore Topic: tre nomi  (Letto 257 volte)

Doxa

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tre nomi
« il: Settembre 27, 2020, 11:12:24 »
“Ogni individuo possiede tre nomi. Uno è quello che i genitori scelgono; il secondo  è quello con cui gli altri lo identificano; il terzo, il più importante, è quello che la persona si costruisce con le sue azioni”.

La trilogia di nomi che la tradizione giudaica delinea in questo aforisma si ricompone in una gerarchia di valori.

In modo figurato si può pensare ad un triangolo. I due angoli di base: uno è occupato dal nome che ci viene imposto alla nascita, l’altro (per esempio il mio nick nel forum) è per l’opinione pubblica; ma il nome che svetta al vertice è quello decisivo: lo si costruisce con le nostre azioni.   

presenzadiritorno

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Re:tre nomi
« Risposta #1 il: Settembre 27, 2020, 11:54:45 »
Interessante...

Platino

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Re:tre nomi
« Risposta #2 il: Settembre 27, 2020, 12:20:20 »
Anche per me l'argomento è interessante. E chi si ferma a due nomi? Ti riferisci a quanto i genitori danno, spesso investono o quanto chi in oggetto va a definirsi interessato? E' il nome il valore della persona che si va a definire nel percorso della sua vita?
Io ho due nomi in chiesa, mio fratello anche Lui, due legati per entrambi al particolare momento in cui siamo nati. I miei figli, i maschi due, la femmina tre. Mi domando e credo lecito: un nome rappresenta la persona? Può essere?
« Ultima modifica: Settembre 27, 2020, 18:43:53 da Platino »

presenzadiritorno

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Re:tre nomi
« Risposta #3 il: Settembre 27, 2020, 14:21:56 »
Io ho tre nomi di battesimo, il primo quello con il quale mi presento non mi è mai piaciuto e credo che i nomi non ci rappresentino, caro Platino, proprio perché sono altri ad averceli dati alla nascita.
Degli altri due nomi nei vari passaggi di vita legati a trasferimenti da un Comune ad un altro si sono persi e comunque non sono mai stati utilizzati. Dei soprannomi ne ho avuti in passato, anche quelli mi sono stati dati, ma anche quelli se ne sono andati via insieme a chi me li ha dati. Oggi rimango con quel primo nome al quale ormai sono abituata, un nick che tengo per abitudine, e infine un altro nome che mi ripeto come un mantra perché ha per me un grandissimo valore: Fenice.

Platino

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Re:tre nomi
« Risposta #4 il: Settembre 27, 2020, 18:42:22 »
Presenza, sul fatto che "paghiamo" un nome non sentito, non nostro ma imposto dai genitori sono pienamente d'accordo, per me sia il primo che il secondo. Partecipo alla sofferenza di quanti portano quei nomi di passaggio, legati a notorietà o fatti di spettacolo, in tempi passati ho vissuto l'imposizione di nomi tipo Kabir (Bedi) o Diego Armando (Maradona), oggi ci sono le varie Elettra, Selvaggia, Belen... Una sofferenza attuale dei primi, al futuro delle ultime. All'anagrafe del comune però a me hanno fatto storie il nome scelto per mio figlio, perché da noi, cognome abbastanza diffuso. Sono passati tempi in cui trovavi nonno o bisnonno e nipote con lo stesso nome, una sorta di continuazione.
Poi se vogliamo ridere e altro lato della medaglia, tanti anni fa ci siamo trovati una sera al bar del paese, in tutta casualità ben otto ragazzi racchiusi su un lustro di nascita, in otto con lo stesso nome. Se non si usavano i soprannomi di famiglia, che credimi da noi, hanno radici e origini in fatti o situazioni molto particolari, non sapevi con quale omonimo parlavi...