Autore Topic: Meglio le corna o la noia  (Letto 6950 volte)

victor

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Meglio le corna o la noia
« il: Settembre 24, 2011, 22:19:21 »

Sono meglio le corna o la noia

Qualche settimana fa “il Giornale” riportò la lettera di un lettore (Osvaldo) “sono meglio le corna oppure la noia” e aprì un dibattito sull’argomento. Molti lettori sono intervenuti.

Anche io ho scritto un commento e l’ho inviato alla redazione, ma poiché non me lo ha pubblicato lo metto su questo sito.

Così vi do uno spunto per conoscere un altro aspetto del mio carattere e della mia personalità.



« Ultima modifica: Settembre 24, 2011, 22:26:29 da victor »
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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #1 il: Settembre 24, 2011, 22:22:08 »
“Dal dí che nozze e tribunali ed are diero alle umane belve esser pietose …” le corna hanno iniziato la loro esistenza “de iure”, ma presumo che esistessero “de facto” anche prima.

Però è sempre valsa la regola: “si fa, ma non si dice” (come in una commedia degli anni ’60).

Ora, invece, vale un’altra regola: si fa e si dice. Non so se per minore ipocrisia o per smania di protagonismo (o per entrambi i motivi). Probabilmente sono questi i motivi che spingono anche me a esprimere, con estrema franchezza, il mio pensiero sul tradimento.

Mi presento: sono un uomo, over 70. Sposato (un solo matrimonio – è bene precisarlo) che con alterne vicende è giunto al suo quinto decennio. Con figli e nipoti. Devo anche precisare che da un po’ di anni a questa parte io e mia moglie siamo come fratello e sorella. Ma la mia “vitalità” (virilità), anche se un po’ affievolita (non ho più trenta o quaranta anni) è ancora presente. Ho avuto più di trenta amanti nel corso della mia vita. Tra queste annovero anche quelle, non molte, di una sola volta.

Ho amato, ho amato molto, ho amato moltissimo … ma ho amato in maniera indicibile solo cinque donne.

Il primo amore (Salvuccia) l’ho avuto a quindici anni e l’ho inseguito disperatamente per sei anni: mi ha detto sempre no!

Il secondo amore è stato la donna che ho sposato e di cui sono stato innamoratissimo (in verità lo siamo stati entrambi e reciprocamente).

Il terzo amore è stata un’amica d’infanzia, una donna delicatissima e sensibilissima, la cui amicizia (con me e con mia moglie) è durata tutta la vita e dura ancora oggi (non è Elisa). Era clandestino e si è interrotto quando mia moglie ci ha scoperti e l’ha affrontata a quattr’occhi, ma senza litigare. Non so in verità quello che si sono dette, ma in quel momento si è chiuso tutto.

Il quarto amore è stato turbinoso e violento (malgrado io avessi già sessant’anni) è finito tragicamente e non voglio parlarne.

Il quinto amore è recente. È stato un amore infelice. Ma è stato l’amore più dolce, più delicato, più tenero che io abbia mai vissuto. Ci ho scritto un libro, una specie di diario e il suo ricordo riempie ancora la mia vita, di dolcezza e di nostalgia, di felicità e di dolore.

Cosa voglio dire con questo mio intervento?

Voglio dire tante cose.

Sono meglio le corna o la noia? Io non so cosa sia la noia, quindi preferisco le corna. Ovvio che per essere onesti oltre a farle bisogna essere disposti a subirle.

C’è differenza tra fare sesso e innamorasi? Probabilmente si. La mia esperienza dice di si. Ma io sono un solo caso e non posso fare testo.

Ci si innamora veramente una sola volta nella vita, oppure ci si può innamorare più volte? Probabilmente ci si può innamorare più volte. Ma anche in questo caso la mia esperienza non fa testo.

Fino a che età ci si può innamorare? Oh, cari lettori, cari amici: ci si può innamorare sempre, si, sempre, sempre, sempre … quando meno te l’aspetti … finché il cuore batte, ci si può innamorare … ed è ogni volta una cosa diversa, bellissima, meravigliosa …

Avevo più di settant’anni quando mi sono innamorato l’ultima volta e lei ne aveva meno di trenta. E, ribadisco, è stato il più dolce, il più tenero, il più delicato dei miei amori. Ma anche il più infelice. Perché è ovvio, con tale differenza di età, non ci può essere storia, non ci può essere futuro, non ci può essere avvenire … Comunque, non me ne pento, non ho rimpianti, sono felice di aver vissuto questa esperienza, sono felice di aver patito (e di patire ancora) queste sofferenze …

Voglio qui riportare le parole con cui ho chiuso il mio scritto.

Avevo completato di fare la revisione di questo mio scritto ed avevo preso tra le mani per rilassarmi un libro di Roberto Re dal titolo “Smettila di incasinarti”. Ho cominciato a leggerlo.

Mentre leggevo la prefazione della psicologa Maria Rita Parsi sono rimasto colpito da una frase che lei scrive e credo che si adatti perfettamente a chiusura di quanto ho qui narrato.

“Recuperando il bambino interiore, il bambino che eravamo, capace di vivere nel presente senza avere la coscienza offuscata da preoccupazioni e autolimitazioni, potremo, paradossalmente, crescere e, ancora, invecchiare rimanendo bambini.”

Non mi resta che esprimerti la mia più profonda gratitudine per avermi dato la possibilità di tirare fuori il bambino che è in me, la cosa più bella che ho, anzi, forse, la cosa più bella che sono ...

Sii felice … resterai sempre nel mio cuore!

Victor

« Ultima modifica: Settembre 24, 2011, 22:28:06 da victor »
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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #2 il: Settembre 24, 2011, 22:43:30 »
Anche se avessi avuto dieci o venti anni di meno, e tutta la possibilità di poter vivere un futuro probabile con una donna più giovane, niente e nessuno poteva garantirlo. Perciò è bello solo che tu abbia vissuto i tuoi amori, e l'ultimo in particolare, non importa infatti se nell'amare è contemplata la possibilità di un futuro oppure no, non ci è dato saperlo. L'unica cosa veramente possibile è vivere il nostro presente, e quando tutto passa, ringraziare di aver condiviso i momenti e gli attimi insieme. 

victor

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #3 il: Settembre 24, 2011, 23:01:15 »
Grazie Presenza.

E' proprio ciò che voglio dire sia con questo mio scritto di questa sera, come pure con tutta la storia che, ho riportato come in un diario. Forse qualche volta la pubblicherò su questo sito.

Grazie ancora
« Ultima modifica: Settembre 24, 2011, 23:14:05 da victor »
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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #4 il: Settembre 25, 2011, 08:35:31 »
la noia è terribile ma non giustifica le corna. Secondo me, se c'è un nuovo amore il precedente non ha più vita, coerenza vorrebbe che non si tenesse un piede in due scarpe. Quando sei tornato da tua moglie, cosa le hai detto...scusa ho cambiato idea, torno da te? o lo hai detto a te stesso? per 30 volte? credo che non si trattasse di amore, ma di sesso, più specificatamente di voglia di conquista, di vedere se si è ancora appetibile, di vincere una sfida, ma tutto a spese della moglie.
In effetti hai tradito la moglie con  le altre donne,  le altre donne con tua moglie.
Apprezzo la tua sincerità, ma sarebbe interessante sapere le vere motivazioni per cui sei poi sempre ritornato da tua moglie.
Ed in effetti sì, di solito si fa e non si dice, forse in modo ipocrita, ma dirlo non giustifica comunque le corna, che tali sono e tali rimangono. Avere tanti amori può essere una cosa meravigliosa, un regalo del destino, ma solo se si va continuamente avanti, non se si torna dalla moglie, altrimenti è solo tradimento. :mah:


che il tradimento sia la cura per la noia è solo un alibi dei cornutandi, mai dei cornuti. :laser:
« Ultima modifica: Settembre 25, 2011, 15:43:42 da nihil »

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #5 il: Settembre 27, 2011, 21:02:10 »
Nihil,

Indiscutibilmente il problema è complesso e le interpretazioni personali sono infinite.

Il tuo intervento, anche se breve è molto profondo e articolato.

Avrò bisogno un poco di tempo e di riflessione per risponderti. Ma ti risponderò.

Ciao e grazie

Victor
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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #6 il: Ottobre 02, 2011, 14:25:17 »
la noia è terribile ma non giustifica le corna. Secondo me, se c'è un nuovo amore il precedente non ha più vita, coerenza vorrebbe che non si tenesse un piede in due scarpe. Quando sei tornato da tua moglie, cosa le hai detto...scusa ho cambiato idea, torno da te? o lo hai detto a te stesso? per 30 volte? credo che non si trattasse di amore, ma di sesso, più specificatamente di voglia di conquista, di vedere se si è ancora appetibile, di vincere una sfida, ma tutto a spese della moglie.
In effetti hai tradito la moglie con  le altre donne,  le altre donne con tua moglie.
Apprezzo la tua sincerità, ma sarebbe interessante sapere le vere motivazioni per cui sei poi sempre ritornato da tua moglie.
Ed in effetti sì, di solito si fa e non si dice, forse in modo ipocrita, ma dirlo non giustifica comunque le corna, che tali sono e tali rimangono. Avere tanti amori può essere una cosa meravigliosa, un regalo del destino, ma solo se si va continuamente avanti, non se si torna dalla moglie, altrimenti è solo tradimento. :mah:



Cara nihil, se permetti risponderò io alla tua domanda...
Tutto parte da quando, bambini, abbiamo un disperato bisogno di guida e direzione e i genitori, e la cultura in cui veniamo cresciuti ci danno, più o meno, un codice di comportamento e una morale in accordo ai quali vivere. Ma tali regole e morale non saranno mai completamente nostri se non le valutiamo col senno del poi, e le facciamo nostre non senza prima metterle in discussione.
Da bambini non abbiamo la consapevolezza e le risorse per esaminare le regole e i valori che ci vengono dati, quindi non facciamo che accettarli incosciamente, adattandoci senza sapere veramente cosa facciamo.
Tutti abbiamo una voce interiore che ci dice cosa è giusto per noi, tuttavia molti hanno difficoltà ad udire quella voce perché sono condizionati a non darle ascolto, siamo stati abituati a dover ascoltare "quelli che sanno cosa è meglio per noi". E un bambino a cui non viene dato sostegno nell'avere fiducia nelle proprie emozioni e percezioni perde il rispetto di sé e il senso del proprio potere, e sviluppa insicurezza e vergogna.. Da grandi molte regole che abbiamo incosciamente accettato e a cui abbiamo adeguato la nostra vita, forse non ci servono più, e questo significa che abbiamo bisogno di portare cambiamenti radicali nella nostra vita, e dunque ci sentiamo lacerati tra la passione per la verità e il terrore del cambiamento. Molti sono terrorizzati all'idea di disturbare le credenze e i valori con cui hanno vissuto. E a questo punto ricollegandomi al discorso del "perché si ritorna dal marito o dalla moglie dopo aver tradito, ti riporto un passo che ancor di più esplicita ciò che ti ho già detto:
"... ho dato una sessione a un italiano, molto intelligente e con una carriera di successo nel suo lavoro. La sua difficoltà consisteva nel non sentirsi più attratto sessualmente dalla moglie e nell'essersi aperto a nuove storie. Una in particolare era diventata profonda e significativa per lui, per cui passava sempre più tempo con quella donna. Quando gli chiesi se ne aveva parlato con la moglie fu sorpreso anche al solo pensiero di esporre questo segreto. "Le darebbe troppo dolore", mi disse. Un pò alla volta fu capace di vedere che era la sua paura di disturbare "l'armonia" del matrimonio e della famiglia che gli impediva di essere onesto. E' chiaro che non era pronto per essere onesto, né poteva comprendere il prezzo che pagava per la sua disonestà. Quando era piccolo suo padre aveva sempre storie con altre donne e sua madre si lamentava con lui, suo unico figlio. Ora vive proprio come viveva suo padre, senza onestà e sentendosi in colpa per questo, e senza il coraggio di spezzare questa situazione e liberarsene. Sacrifica il rispetto di sé e la dignità, senza le quali non può però crescere nell'amor proprio e diventare una persona integra. La paura e il panico di essere onesto sono troppo schiaccianti, per cui sceglie di rimanere vincolato nella sua disonestà con l'identità di una persona non orgogliosa di sé". (Tratto da: Fiducia e sfiucia di Krishnananda e Amana).

nihil

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #7 il: Ottobre 02, 2011, 15:13:11 »
lo so, ognuno vive secondo dei codici interiori, ma l'onestà ha un solo codice, che dovrebbe essere universale. Tutto il resto è darsela ad intendere. Probabilmente io sono un'intransigente, non peraltro sono sposata da '68. senza mai un cedimento, perchè se si lascia uno spiraglio alla porta delle possibilità, queste si infilerebbero dentro e la spalancherebbero. Io sono stata fortunata  ad avere un marito che come me non ha lasciato spazio alla possibilità e sapeva benissimo  che dio perdona, io no.

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #8 il: Ottobre 02, 2011, 17:47:21 »
lo so, ognuno vive secondo dei codici interiori, ma l'onestà ha un solo codice, che dovrebbe essere universale. Tutto il resto è darsela ad intendere. Probabilmente io sono un'intransigente, non peraltro sono sposata da '68. senza mai un cedimento, perchè se si lascia uno spiraglio alla porta delle possibilità, queste si infilerebbero dentro e la spalancherebbero. Io sono stata fortunata  ad avere un marito che come me non ha lasciato spazio alla possibilità e sapeva benissimo  che dio perdona, io no.

Nihil, è proprio questo il punto, il tuo "codice" comprende comportamenti, regole e valori che ti sono stati dati da bambina, e ti è stato detto allora che se tu avessi vissuto dentro quel codice, allora avresti ricevuto amore, rispetto e approvazione. Il fatto di avere un codice morale e delle regole cui riferirsi è in un certo senso comodo, poiché ci dà la sicurezza che se vivremo secondo quelle regole saremo okay. Tale codice, inoltre ci fornisce un'identità, un ruolo. Per questo il passo che più terrorizza è cominciare a sfidare le regole e la moralità del nostro codice, vivendo senza regole imposte.
Tu stessa dici: "sono un'intransigente, sposata dal 68 senza mai un cedimento perché se si lascia uno spiraglio alla porta delle possibilità, queste si infilerebbero dentro e la spalancherebbero".
Ti chiedo: che male ci sarebbe se spalancassi la porta di questo codice, non scopriresti forse te stessa, e quello che tu vuoi e non che altri vorrebbero per te
?
Proseguendo dal libro "Fiducia e sfiducia di Krishnananda e Amana": "possiamo identificare la nostra particolare "scatola" (o codice) ponendoci alcune domande specifiche: - che cosa abbiamo dovuto fare e che cosa stiamo tuttora facendo per ottenere amore e attenzione?
- Che cosa ci è stato insegnato a proposito dell'essere una brava persona? Che idee abbiamo oggi su ciò che fa di noi una brava persona?
- Quali ruoli abbiamo dovuto assumere, o ci assumiamo ancora oggi, per sentirci a posto con noi stessi e ottenere rispetto e approvazione?
- Che cosa era permesso e cosa no, per esempio rispetto alla sessualità, all'espressione della rabbia, alla creatività, alla gioia, alla tristezza o altre emozioni? Quali sono le emozioni per le quali ci giudichiamo nella nostra vita attuale?"

In ultima analisi, se mi permetti, il tuo atteggiamento nei confronti di un tradimento non è tanto diverso da quello di chi tradisce, non perché tu tradisci, ma perché tu rispondi ad un tuo codice che ti identifica come intransigente nei confronti del tradimento, e anche chi tradisce e poi ritorna risponde al suo codice per il quale la famiglia, l'armonia del matrimonio è al di sopra della propria "onestà" di ammettere che il rapporto con la moglie o il marito non funziona più.   

nihil

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #9 il: Ottobre 02, 2011, 18:58:08 »
nella vita ci vuole fortuna ed io l'ho avuta. Non ho avuto la necessità di tradire, e certo ciò non mi rende virtuosa. Mi sono attenuta a codici personali, non certo della società o della famiglia, visto che la mia famiglia era tutta tranne che normale-convenzionale, e soprattutto non mi ha dato nulla e per nulla intendo dire che i miei era meglio se non avevessero avuto figlioli, e qui mi fermo. abowDi sicuro non avrei saputo tenere un piede in due scarpe, chi riesce a farlo  ha fatto una scelta, che paga in prima persona o fà pagare ad altri. :rose:

gipoviani

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #10 il: Ottobre 04, 2011, 18:46:49 »
Quello che ha scritto victor, mi piace.
Profuma profondamente di vita vera, per questo sarebbe bello fosse solo fiction.

Vedo cmq che il tema classicamente italico delle corna ancora cattura l'attenzione.
E infatti neanch'io riesco a resistere alla tentazione di dire la mia.
Credo che alla base di qualsiasi rapporto affettivo "sano" ci sia la lealtà. La chiediamo agli amici, ai figli ai colleghi, etc. Un rapporto d'amore sleale è un ossimoro.
Si può tradire e rimanere leali? Penso di si a condizione che il tradimento sia "eccezionale", legato a condizioni particolari e irripetibili, ovvero appartenga ad un altrove rispetto al rapporto d'amore corrente. Sono casi rari ma non impossibili.
Si può rimanere fedeli ed essere sleali? Assolutamente si. Vedo tante coppie che si consumano nell'indifferenza, nel rancore e nella cattiveria. Cosa importa se si son o meno traditi.... Già non amarsi è tradirsi...

Un saluto a tutti, gipo

nihil

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #11 il: Ottobre 05, 2011, 11:33:11 »
 abow  concordo con  Gipo.

victor

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #12 il: Ottobre 08, 2011, 05:13:02 »

Nihil, rispondo con ritardo al tuo intervento sia perché ho avuto parecchio da fare (ancora alla mia età lavoro in media dieci ore al giorno, sabato compreso), ma principalmente perché il tuo intervento molto logico e molto preciso mi ha messo in difficoltà.

Non lo nego, mi sono trovato in difficoltà a trovare una risposta sufficientemente logica ed obiettiva che esprimesse chiaramente il mio pensiero che è opposto al tuo.

Tu affermi che sei sposata dal ’68. Anche io mi sono sposato in quegli anni (qualche anno prima), quindi apparteniamo alla stessa generazione. La tua formazione e la mia sono avvenute nello stesso periodo, e necessariamente sono simili. Ciononostante le vicende della nostra vita ci hanno portato a trarre su questo argomento conclusioni diverse, opposte …

Non mi permetto di contraddire le tue idee, i tuoi principi, i tuoi valori, sono assolutamente legittimi, anzi addirittura sono “sani” (non so se ancora oggi si usa dire così, ma ieri veniva usata questa espressione). I miei sono più “liberali”, ma li ritengo altrettanto sani, altrettanto legittimi, e se me lo consenti “più secondo natura”.

Il tuo ragionamento non fa una piega. Tu dici:

“Lo so, ognuno vive secondo dei codici interiori … Probabilmente io sono un'intransigente, non peraltro sono sposata da '68. senza mai un cedimento, perché se si lascia uno spiraglio alla porta delle possibilità, queste si infilerebbero dentro e la spalancherebbero. Io sono stata fortunata ad avere un marito che come me non ha lasciato spazio alla possibilità e sapeva benissimo che dio perdona, io no”.

Come ho detto, i tuoi principi sono assolutamente ineccepibili! E se mi mettessi a criticarli e contraddirli sarei uno stupido!

Però il mio punto di vista è differente. E non sono il solo a pensarla così. E anche se il mio pensiero è opposto al tuo, chiedo spazio e rispetto anche per il mio pensiero.

Tu dici che ho “tradito la moglie con le altre donne, le altre donne con tua moglie”.

La parola tradire è conseguenza di un pensiero che oserei definire “tradizionale”. Bada che questa espressione non è assolutamente una critica, Sono molto rispettoso di tutto ciò che è tradizione. Ma io non penso di avere tradito né l’una, né le altre. Tutto è stato frutto di libere scelte.

Tu, Nihil, affermi “dio perdona, io no”. Anche questa tua affermazione, assolutamente legittima, è opposta alla mia maniera di pensare. Ovviamente la libertà da me intesa è assolutamente rispettosa della libertà degli altri, per cui io non “perdono”, ma io “accetto”.

Presenza esprimendo il suo pensiero ha preso le mie difese, o meglio ha difeso in maniera meravigliosa i concetti da me espressi. E la ringrazio tantissimo.

Presenza riporta un passo di un saggio (Fiducia e sfiducia di Krishnananda e Amana). Ma il mio caso, anche se per certi versi è simile, è ancora più complesso e più difficile da spiegare. D’altra parte la vita di ciascuno di noi è un caleidoscopio (che bellissimo giocattolo, che oggi non si trova più in giro!), dicevo un caleidoscopio di fatti, di eventi, di situazioni infinite, ciascuna differente dalle altre! E la mia vita ha spaziato in lungo e in largo dappertutto e in tutte le direzioni. Forse leggendo i miei scritti puoi avere una piccola idea di ciò che è stata!

Certo si può condividere e si può non condividere. Ma è stata così!

Mi è piaciuta tantissimo l’espressione di Gipo, quando parlando del mio scritto dice “Profuma profondamente di vita vera, per questo sarebbe bello fosse solo fiction”. Il suo complimento mi lusinga tantissimo.

E se me lo consenti vorrei concludere il mio pensiero riportando le parole di Steve Jobb, che in questi giorni hanno riempito tutti i giornali e tutte le televisioni “siate affamati, siate folli!”. Si, Nihil, in tutta la mia vita io sono stato sempre “affamato”! Affamato di tutto, affamato di  vivere, affamato di conoscenza, affamato di esperienza, sotto tutti gli aspetti, tutti, proprio tutti, indistintamente tutti … ed anche sono stato un "folle"

Ciao, Nihil, voglimi bene!

Victor

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Re: Meglio le corna o la noia
« Risposta #13 il: Ottobre 08, 2011, 08:01:47 »

Dopo che ho scritto la mia risposta mi è tornato alla mente un episodio di molti anni fa. Lo ho buttato giù adesso perché non fa parte dei miei appunti.

Era una compagna di scuola dei miei figli. Erano molto amici ed erano molte le occasioni per cui lei era a casa mia o loro a casa sua. Anche le nostre famiglie erano abbastanza amiche.

Anche durante l'università, sebbene avessero seguito strade diverse continuavano a incontrarsi e frequentarsi assiduamente.

Anche dopo le rispettive lauree e l'entrata nel mondo del lavoro, l'amicizia continuava. Da piccola era una bella ragazza, ma ora si era fatta una donna splendida.

Una volta fu ospite a casa mia a mare per alcuni giorni.

Un giorno stavo tutto solo, sul terrazzo, sulla sdraio, a rimuginare i miei pensieri e le mie fantasticherie, alcuni giornali ed un libro giacevano accanto a me sul tavolo, ma non li avevo degnati di uno sguardo, stavo rilassato, a godermi il fresco del pomeriggio, ad oziare con il corpo, ma con la mente immersa nei miei pensieri …

Si affacciano sul terrazzo tutti in gruppo e “noi usciamo …” mi dicono “sei solo in casa ...” un mio cenno del capo fa capire che avevo sentito …

Poco dopo sento dei passi che salivano nuovamente le scale … percepisco nettamente il ticchettio dei suoi tacchi … la vedo spuntare … sola … la guardo, anzi ci guardiamo intensamente negli occhi … si avvicina, mi dà un bacio sulla guancia ed entra velocemente in casa …

Risento i suoi passi e percepisco che sta per uscire, mi alzo e appena spuntata sulla porta l'afferro per un braccio “non mi provocare ...” le dico “ perché … … perché tu sai che mi piaci ...” Lascio la presa e lei si allontana velocemente, massaggiandosi il polso. Forse la mia presa era stata più forte del dovuto …

Dopo un po' di tempo ci incontriamo in città. La invito al bar e mentre chiacchieriamo le chiedo notizie del suo compagno. “Ci siamo lasciati” mi dice “sono libera ...” e rimarca la parola “libera”. Ritengo di avere colto l'allusione e ribatto “potresti prendere me in considerazione , … come surrogato, … anche provvisoriamente ...”. “E perché no?” ribatte lei. Cambiamo discorso.

Usciamo, e mentre ci salutiamo rilancio “Sabato sei libera?” “Si, di pomeriggio sono libera ...” risponde. “Allora … ci vediamo … qui … alle sedici e trenta … ?”. “Ok, alle sedici e trenta! Ciao.”

“Let it be” - lascia che sia ...

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« Risposta #14 il: Ottobre 08, 2011, 08:51:06 »
Victor, ti ringrazio per le tue risposte. Certo ognuno vive la vita passo dopo passo ed ogni passo porta in una direzione. Tradire, o prendersi delle alternative è una responsabilità personale, ma credo che se non si tratta d'amore, allora è solo sesso. Non mi credere bigotta, lo so, nulla è certo finchè non ci si scontra con una nuova possibilità, magari domani esco di casa e trovo un'avventura, la vita è piena di svolte imprevedibili. Io penso solo alla moglie, alle sue ferite, ai suoi dolori, a meno che non abbia fatto altrettanto e allora w la par condicio.