Scrittura creativa
Scrittura creativa => Pensieri, riflessioni, saggi => Topic aperto da: Platino - Aprile 05, 2020, 09:59:39
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Oltre quarantanni fa, studente delle superiori, sulla pediera del mio letto con prolunga (ero già alto allora... NdA), amavo scrivere di getto aforismi, pensieri, idee, giudizi spontanei. La cosa era favorita dal fatto che amavo studiare disteso a terra, sul tappeto della mia camera. Un di queste citava testualmente: "Se la madre del Manzoni abortiva o non lo concepiva, faceva un grande piacere, non solo a me." Ora, nuovamente da padre, mi ritrovo proposto da insegnanti, anche via INTERNET, lo stesso mio incubo di allora ai miei figli, addirittura paragonando la peste di Milano citata nel romanzo come esempio, parallelismo della pandemia attuale. Ma è proprio impossibile staccare l'istruzione/scuola italiana da uno scritto oramai fradicio, marcio di religione, anziché di realtà effettiva, concreta, attuale. Certo specchio di una realtà di allora, ma non contemporaneo.
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Tutti amano i "Promessi Sposi"? Ma quanto hanno dannato, disturbato, impoverito le Vostre scuole superiori? Per chi le ha fatte, per chi li ha dovuti sorbire dalla televisione....
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:happy: ;D
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Tutti amano i "Promessi Sposi"? Ma quanto hanno dannato, disturbato, impoverito le Vostre scuole superiori? Per chi le ha fatte, per chi li ha dovuti sorbire dalla televisione....
Ho iniziato ad apprezzare i Promessi sposi a 30 anni quando l'ho riletto. Purtroppo alle scuole elementari e medie te lo fanno odiare.
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Ti impongono ancora "I Promessi Sposi" alle elementari, medie e superiori in ogni salsa, magari rancida e puzzolente di religione, questa ultima spina dorsale di quel romanzo. Ho buttato quel libro di testo delle superiori tanti anni fa, per far posto nella mia biblioteca di testi più concreti, specchio di una realtà. Ho cercato a mia figlia, di aprire gli occhi a quanto impongono di dire solo in positivo di quel romanzo. Penso sia più reale la pura fantascienza letteraria tra i personaggi della "Divina Commedia" dove non a caso l'ottavo girone creato a mia discrezione, ospitava il mio insegnante di lettere delle superiori.
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Mai letto ( solo poche pagine scolastiche). Non ho mai sopportato Manzoni, per di più la storia del cilicio la trovo insopportabile!
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Mai letto ( solo poche pagine scolastiche). Non ho mai sopportato Manzoni, per di più la storia del cilicio la trovo insopportabile!
Non sapevo che Manzoni indossasse il cilicio :mah:
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La storia vuole che il Manzoni fosse un libertino, dopo una periodo problematico si rifugiò nella religione, ma non contento decise di indossare il cilicio, in modo particolare quando andava alle feste( ballare con silicio non credo sia particolarmente comodo). Era il modo di fare penitenza.
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Invece adoro Goethe!! ;D
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La storia vuole che il Manzoni fosse un libertino, dopo una periodo problematico si rifugiò nella religione, ma non contento decise di indossare il cilicio, in modo particolare quando andava alle feste( ballare con silicio non credo sia particolarmente comodo). Era il modo di fare penitenza.
Probabilmente era un po' masochista ::)
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Può essere, sta cosa letta in un libro di letteratura !
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La storia vuole che il Manzoni fosse un libertino, dopo una periodo problematico si rifugiò nella religione, ma non contento decise di indossare il cilicio, in modo particolare quando andava alle feste( ballare con silicio non credo sia particolarmente comodo). Era il modo di fare penitenza.
Probabilmente era un po' masochista ::)
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Appunto, della famosa serie fate quanto dico non quanto faccio. Ribadisco solo che non può essere imposto, obbligatorio a chi giovane, non sa al giorno d'oggi, nemmeno quanto legge oltre Internet. Lo accetta a pappagallo per un sei, nemmeno più politico....
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Ciò che vi manca è l’empatia verso Alessandro Manzoni.
Per comprenderlo e amarlo vi consiglio di frequentare i luoghi dove visse e dove ambientò il suo famoso romanzo. cominciando dalla sua abitazione (visitabile) in via Morone a Milano, vicino piazza della Scala.
(https://www.casadelmanzoni.it/sites/default/files/CASA1_0.jpg)
A Milano la famiglia Manzoni abitò diverse case. In questa domus lo scrittore morì il 22 maggio 1873. Il suo sepolcro monumentale è all’ingresso del cimitero maggiore, nel quale c’è anche il famedio che ospita molti noti personaggi.
Nella prossima estate Vi consiglio di andare col treno da Milano a Lecco. Nel lungolago ci sono battelli con guide turistiche che vi fanno conoscere i luoghi dove Manzoni ambientò “I promessi sposi”.
Lecco è “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, / tra due catene non interrotte di monti, / tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, / vien, quasi a un tratto, a ristringersi, /e a prender corso e figura di fiume..."
Nel lungolago di Lecco c’è l’emissario del lago che forma il fiume Adda, più volte citato nel romanzo.
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Caspita, sono di Milano e non sono mai stato a vedere la casa del Manzoni. Bisogna rimediare ahuh
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Ciò che vi manca è l’empatia verso Alessandro Manzoni.
Per comprenderlo e amarlo vi consiglio di frequentare i luoghi dove visse e dove ambientò il suo famoso romanzo. cominciando dalla sua abitazione (visitabile) in via Morone a Milano, vicino piazza della Scala.
(https://www.casadelmanzoni.it/sites/default/files/CASA1_0.jpg)
A Milano la famiglia Manzoni abitò diverse case. In questa domus lo scrittore morì il 22 maggio 1873. Il suo sepolcro monumentale è all’ingresso del cimitero maggiore, nel quale c’è anche il famedio che ospita molti noti personaggi.
Nella prossima estate Vi consiglio di andare col treno da Milano a Lecco. Nel lungolago ci sono battelli con guide turistiche che vi fanno conoscere i luoghi dove Manzoni ambientò “I promessi sposi”.
Lecco è “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, / tra due catene non interrotte di monti, / tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, / vien, quasi a un tratto, a ristringersi, /e a prender corso e figura di fiume..."
Nel lungolago di Lecco c’è l’emissario del lago che forma il fiume Adda, più volte citato nel romanzo.
Preferisco visitare Recanati, quella casa e quella biblioteca. Non a caso e senza cattiveria.. Anche il Vittoriale va bene.
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Non me ne volete male, ma trovo più attuale e reale dei Promessi Sposi qialsiasi testo fantascientifico di Isaac Asimov.
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ho provato a leggerlo per colmare la mia lacuna, non ce l'ho fatta. Ormai siamo abituati a letture più incisive e snelle. Inoltre viene in mente Abbondio-Sordi, che asmmazza la storia. Il Castelnuovo- Renzo, che si insinua tra le righe, penalizza tutto. La famosa chiesina poi é sul lago Maggiore e si chiama Santa Caterina.Mi ripropongo di provare ancora a leggerlo. Devo dire che di Manzoni ho letto altro e mi è piaciuto.
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Il Manzoni ha lavorato molto per ottenere un opera di quel livello. Ottime le storie, i personaggi, la lingua utilizzata. Una altra opera che ho apprezzato molto dello stesso autore è la storia della colonna infame.
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Il Manzoni ha lavorato molto per ottenere un opera di quel livello. Ottime le storie, i personaggi, la lingua utilizzata. Una altra opera che ho apprezzato molto dello stesso autore è la storia della colonna infame.
Non l'ho letto, ma se me lo consigli lo metto sul comodino virtuale.
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Quello con la prefazione di Leonardo Sciascia. un'opera che fa molto riflettere su tanti argomenti. E si vede il Manzoni sotto un aspetto diverso da come ci hanno abituato a vederlo.
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Grazie Kek, ho messo il libro in coda di lettura.
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Tutti amano i "Promessi Sposi"? Ma quanto hanno dannato, disturbato, impoverito le Vostre scuole superiori? Per chi le ha fatte, per chi li ha dovuti sorbire dalla televisione....
Ho iniziato ad apprezzare i Promessi sposi a 30 anni quando l'ho riletto. Purtroppo alle scuole elementari e medie te lo fanno odiare.
No Mr.blue, te lo impongono alle medie e superiori. Questo io discuto. Un testo mai cambiato nella formazione scolastica e per un misero sei dovevi condividere giudizi altrui sul Manzoni. Almeno per me. W ancora Giacomo !!!!