E' una notte schifosa, piove come se non avesse piovuto da 10 anni ed ora il tempo volesse rimettere il tempo perduto.
Sono qui in auto al buio ad aspettare mio marito che esca da lavoro; solitamente viene a casa in autobus, ma con una sera così mi spiaceva che prendesse tutto questo freddo e pioggia. Sarà una sorpresa per lui, ma sarà sicuramente contento e arriverà a casa meno stanco. Poveraccio, in questa fabbrica di merda la spolpano davvero. Ogni sera arriva sempre più tardi e manco gli pagano gli straordinari.
Ho chiuso la portiera per paura di qualche incontro spiacevole. Non è una buona zona questa. Siamo pure vicino al cimitero.
Là c'è la fermata dell'autobus, proprio accanto ad un lampione e vedo una donna che più bagnata di così non si potrebbe; cerca di tenere aperto l'ombrello che il vento le rovescia di continuo. Chissà se è stata al cimitero, magari a trovare il marito morto; sono lacrime o pioggia sul suo viso? Mi fa pena, quasi quasi le dico se vuole salire in auto mentre aspetta il bus. Ma sì, perchè no, ora glielo vado a dire, non bisogna essere timidi nell'offrire aiuto, non posso lasciare una disgraziata lì in piedi con questo freddo, se fossi io al suo posto mi farebbe piacere che qualcuno mi aiutasse. Apro la portiera per scendere, accidenti il manico della borsa si è impigliato nel cambio. Ah bene, ecco che arriva un uomo, la bacia e l'abbraccia, meno male, allora al cimitero non c'era il marito, sono contenta per lei, devo smettere di farmi filmini tutti miei. Ho freddo, accendo il motore, ma quei due che fanno ancora lì a sbaciucchiarsi, si stanno bagnado ancora di più, già ma si sa l'amore riscalda. Ecco ho acceso anche i fari, ora mi pare di essere indiscreta, perchè illumino proprio loro. Montano su una vecchia auto posteggiata lì vicino. Lei e mio marito.
