Scrittura creativa
Scrittura creativa => Anch'io Scrivo poesia! => Topic aperto da: Arcobaleno - Gennaio 22, 2012, 15:27:22
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Costruite ricordi,
essi sono la rete del tempo
per non affondare
nel nulla del vuoto futuro.
Dal ricco passato
riaffiorano amori,
voci gentili, candelabri,
profumi, presepi e viaggi
immersi in paesaggi
del mondo e del cuore.
Deschi sereni e letti caldi,
ambasce divise col pane,
con chi ti accettava com'eri
perché ti voleva un gran bene.
Costruivamo il presente:
carezze con gli occhi,
parole di sole, che l'anima
apriva e volava la mente
a cercare il senso del mondo.
Si nasce, si muore...
dorato asfodelo del cuore,
della vita alloro glorioso,
ritorna il ricordo, amico amoroso,
che addolcia e lenisce le pene.
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Versi delicatissimi e suggestivi, brava come sempre :rose:
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Caro Brunello,
come sempre presente e gentile, grazie di cuore...
E come sono cari i ricordi!
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I desideri sono come i fiori:
nascon spontaneamente a centinaia
ma quando qualche sogno si realizza
rimane solamente un bel ricordo...
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Il tuo commento poetico mi suggerisce un'immagine:
desiderio e sogno spensierati a braccetto in un prato sulla riva di un fiume, il ricordo solitario e pensoso ad attenderli sulla riva del lago incantato.
Arcobaleno
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... un'esortazione alquanto nostalgica per un tempo fisso nel tempo, dal quale nulla di nuovo può emergere e tutto ciò che è stato continua a rimanere fermo. Uno strato di polvere sulla superficie che ogni tanto viene spolverato ma che non sortisce alcun effetto, non anima alcunché. E poi... perché vedere un vuoto nel futuro come una minaccia? Nemmeno quello ci è dato sapere e pertanto anelare ad una costante nostalgia da un lato, o dall'altro temere un futuro sconosciuto a tutti evita solo e soltanto di vivere pienamente il proprio presente. E se quel passato così tanto vagheggiato, fosse veramente così prezioso per tutti coloro che un tempo sono stati presenti nella nostra vita e ci hanno compreso e amato, per essi perché piangerli o continuare a richiamarli oggi che non ci sono più? La vita è impermanente e oggi solo un saluto e un ringraziamento dovremmo per chi è stato con noi e non c'è più, un ringraziamento solo per i momenti trascorsi e chiudiamo la porta. Ricordare non serve più, non giustifica ciò che siamo adesso, non ci protegge da nulla, non colma incertezze, non ci aiuta nel vuoto. Solo ci impedisce di vivere l'adesso.
Cara Arcobaleno, il mio pensiero non è rivolto al personale di ognuno di noi, ma a "noi" a quell'umanità che vive pensando di vivere, e dimenticando che una vita è possibile solo e soltanto nel presente.
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…. nulla resta fermo, mai …
Nella mente del non ricordo ci si può scrivere di tutto, né vaglio fino in fondo, né certamente rimpianto, né volontà fino in fondo. Niente di personale, ma secondo me oggi l’uomo è diventato quello che spesso “crede” di vivere essendoci e basta: tutto gli è dovuto, tutto gli spetta, fin troppo, anche contro i propri meriti. Nessuno contesta il divenire, che tra l’altro mi sembra alquanto incerto.
Vita era prima e vita sarà dopo, storia come ricordo, il futuro è ancora sconosciuto …. e devo usare un atto di speranza o di fede per ciò che è ancora pagina vuota.
Nessuno vi ha ancora scritto, forse i filosofi, gli scienziati, forse i poeti, i veggenti …
Né parlo di vita o di morte, di rimpianti, di rimorsi …
Il prima e il dopo, finché avremo sole, è catena sorretta da anelli di sentimenti, imponderabili, forse da rivedere, correggere, migliorare, analizzare, ma non si può al di là di una porta chiusa!..
Nel passato e nei ricordi è raccolta la storia personale, e non solo, perché in un modo o in un altro, in un luogo o in un altro, con personaggi diversi si ripeterà, che lo vogliamo oppure no.
Finché l’uomo può avere storia da scrivere dovrà farlo in continuità psicologica con sé stesso e con gli altri, senza trascurare il passato per avere miglior futuro, anzi è proprio l’evoluzione cosciente che, facendone tesoro, migliorerà ciò che attende.
Costruire ricordi è per me volere proteggere quei momenti importanti che diventano la memoria del mondo.
Non ho soltanto una visione nostalgica, unicamente individuale, ma vorrei, e mi importa davvero, potere ancora costruire questo mio tratto di vita con costante consapevolezza e seria determinazione, giorno dopo giorno, con l’animo pieno di amore per il passato ed il presente, pronta ad affidare il testimone a ciò che non conosco.
Arcobaleno
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Davvero molto bella questa poesia, dolce, profonda, piena di una dolente saggezza.
E' un invito a tutti noi a conservare il prezioso tesoro che si nasconde in fondo al cuore : il nostro bello, le certezze e cose calde di
ieri, tutto quello che ancora ci consola come il miglior amico amorevole e indulgente.
La vita va avanti, si, che ci piaccia o no, ma guai a non appoggiarci, specie nei momenti bui, alle trame e ai momenti che un giorno ci hanno reso felici, ci hanno scaldato il cuore.
Quel che verrà di nuovo troverà un noi diverso, senza la freschezza e le speranze che ci nutrivano nei giorni dell'attesa fiduciosa
del domani.
Un noi troppo consapevole e disincantato per poter amare, e intendo in senso lato, come allora.
Le stagioni della vita non sono tutte uguali, bisogna cercare di trovare il senso in tutte, volerle per come sono, ma...l'incanto è
un'altra cosa.
Arcobaleno, che a quanto pare non c'è più, con la sua acuta sensibilità ci sta vicino ancora.
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Oh dio … dio … Piccolofi, ha riportato alla luce questo bellissimo scritto di Arcobaleno!
Mi hai fatto piangere!
Non mi vergogno di ammetterlo!
Con Arcobaleno ci siamo conosciuti a quel tempo su questo sito. Abbiamo iniziato una corrispondenza che è rimasta attiva fino alla fine, corrispondenza che è stata uno scambio continuo e reciproco di ricordi. Ci siamo anche incontrati. Eravamo dello stesso anno (1936).
E poi …
L’ultimo suo messaggio è stato un messaggio vocale per me, il giorno prima di andarsene …
Comunque grazie, Piccolofi …
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Grazie a te, Victor, che ce l'hai fatta ricordare dopo che ci hai comunicato che non c'era più.
Mi piaceva leggerla, l'avrei creduta non giovane ma molto più giovane di quanto ci dici.
Dove si vede che l'età non conta se non per i poveri di spirito che, dal di fuori e sentendosi assurdamente superiori, catalogano e magari escludono in base all'anagrafe.
Hai avuto certo gratificazione dallo scambio epistolare e dal conoscerla.
Ma era siciliana anche lei? Non mi aveva dato questa idea, benché le impressioni a distanza e in base agli scritti possano facilmente toppare.
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No, Piccolofi, Arcobaleno era Napoletana ed amava la sua Napoli (città di adozione, perché era nata al nord) come io amo la Sicilia.
Ciao Piccolofi
Victor
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Ricordiamola ancora, dunque, Arcobaleno, che con la sua sensibilità ha saputo darci tanto. Ricca e delicata. Napoletana di adozione, ma nata al nord : questo connubio di due mondi mi piace, e dimostra che i ponti sanno gettarli le persone migliori.
:rose: :rose: :rose: