La stanza n°2
( a Lella )
Entro
nella stanza,
mi sento leggero,
il cuore mi parla ..ma
non so cosa dire.
Il suo sguardo…
mi vede.
Mi dice.
“Oh... come va ?
sono qui !”
Mi sembra una bimba
minuscola,
si vede solo il volto.
Riconosco la voce,
è lei.
Mi avvicino al letto
non sento la mia voce
ma la sua mi parla.
Mi parlano i suoi occhi
le sue mani
il suo viso
il suo respiro
i suoi silenzi
interrotti
da una stretta di mano
che diventa sempre più lunga
poi, lentamente
diventa una carezza che mi sfiora
delicatamente.
La stanchezza si fa sentire e
così gli occhi si chiudono.
E’ ora di andare.
Per un po’
apre gli occhi in quel viso
scolpito dal dolore,
saluta con il palmo della mano
e senza voce sussurra
un grazie.
E poi
correre dentro se stessi
per proseguire
il viaggio
che ci porta a salutare
chi eravamo e quello che rimane
del nostro passaggio.