Scrittura creativa
Scrittura creativa => 15 minuti per creare => Topic aperto da: squarcio88 - Agosto 17, 2011, 16:38:02
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Un attimo. Silenzio. Fiamme prorompenti attanagliarono l’albero, i suoi rami, le foglie. I CD, quei preziosi dischi accumulati nel tempo, unica valvola di sfogo, si stavano contorcendo rannicchiandosi sopra gli scaffali. I libri, gettati a terra alla rinfusa, regalavano all’aria le loro pagine preziose. Ormai cenere. Amanda uscì di casa sorreggendo sbadata un bicchiere di succo e un toast preparato al momento. Fu un secondo. Il bicchiere andò in frantumi donando al terreno liquido zuccherino, il pane si contorse dentro la stretta impaurita della sua mano, gli occhi, verde bottiglia, si tinsero del colore delle fiamme, mentre la mente rifiutava decisa quella scena orrenda. La sua casa sull’albero stava andando a fuoco e la parte più importante della sua vita, si sgretolava con essa. Aguzzò lo sguardo. Un fulmineo movimento nero si distingueva in quell’inferno. Il toast raggiunse il suolo andando a fare compagnia alle schegge del bicchiere. “Nerone” sussurrò la ragazza dentro di sé. Il miagolare dell’animale, intrappolato in quella gabbia di scintille, si faceva lamento prepotente tra le case di quartiere. Amanda era impietrita, avrebbe voluto correre ma le sue gambe non glie lo permettevano, avrebbe voluto urlare ma la sua voce sembrava intrappolata da una qualche maledizione temporanea. Chiuse gli occhi, respirando con forza, cercando di cancellare l’immagine che le ristagnava di fronte. Un calore umano le sfiorò il braccio, aprì gli occhi con timore e vide un ragazzo, alto almeno tre spanne più di lei, porgerle il suo amato gatto. Strinse a sé l’animale come se non fosse reale, quel ragazzo moro l’aveva salvato. Storse le labbra in un sorriso di circostanza. Quel ragazzo le aveva salvato il gatto. Cosa che lei non era riuscita a fare.
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Ottimo racconto per essere stato creato in così poco tempo, la fine non è proprio di mio gradimento, insomma... sembra quasi che lei non ci tenesse al suo gatto :dsew:
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Ottimo racconto per essere stato creato in così poco tempo, la fine non è proprio di mio gradimento, insomma... sembra quasi che lei non ci tenesse al suo gatto :dsew:
Urca, non era questo che volevo far credere! Nella mia testa in realtà volevo far intendere che lei era invidiosa del coraggio del ragazzo, infatti lui era riuscito a salvare il gatto e lei no... ma se è quello che tu hai capito che ne esce, beh... allora ho cannato di brutto :DRr: grazie per l'accorgimento Micio :rose:
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Invece a me sembra di aver colto il tuo pensiero, punti di vista :rose:
Quando pensavo che il gatto fosse morto ero dispiaciuta ahuh :rb:
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Invece a me sembra di aver colto il tuo pensiero, punti di vista :rose:
Quando pensavo che il gatto fosse morto ero dispiaciuta ahuh :rb:
;D Ma per fortuna il gatto è vivo ;D
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Vero, per fortuna che il gatto è vivo :gatt: poverino..
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bellissimi attimi di terrore e panico egualmente impotenti, ma a lieto fine. abow
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bellissimi attimi di terrore e panico egualmente impotenti, ma a lieto fine. abow
Grazie :rose:
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Si capisce benissimo! Ancora sull'impotenza. Ma perchè ci attanaglia tutti?
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Ben scritto, anche inusuale come soggetto.
Impotenza? A me sembra invece che esprima il senso di paura e inadeguatezza che prende
all'improvviso la ragazza : d'un tratto, qualcosa di molto prezioso per lei perche' e' stato parte
importante del suo mondo, e' stato rifugio ed affetto, se ne va.
Se ne sta andando, compreso il suo amato gatto nero che lei immagina avviluppato nelle
fiamme, ma...si accorge di non saper che fare : ne' gridare, ne' agire, ne' porre rimedio.
E invece un ragazzo moro la salva, e le porge il suo gatto con un semplice gesto.
Lei gli e' tanto grata, ma e' piu' forte il senso di colpa e inadeguatezza : davanti a lui, per
contrasto, vede una se stessa che non avrebbe voluto, ed e' per questo che la sua bocca
puo' solo " storcersi " in un sorriso di circostanza.
- Questo almeno e' quello che ha comunicato a me-
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Ben scritto, anche inusuale come soggetto.
Impotenza? A me sembra invece che esprima il senso di paura e inadeguatezza che prende
all'improvviso la ragazza : d'un tratto, qualcosa di molto prezioso per lei perche' e' stato parte
importante del suo mondo, e' stato rifugio ed affetto, se ne va.
Se ne sta andando, compreso il suo amato gatto nero che lei immagina avviluppato nelle
fiamme, ma...si accorge di non saper che fare : ne' gridare, ne' agire, ne' porre rimedio.
E invece un ragazzo moro la salva, e le porge il suo gatto con un semplice gesto.
Lei gli e' tanto grata, ma e' piu' forte il senso di colpa e inadeguatezza : davanti a lui, per
contrasto, vede una se stessa che non avrebbe voluto, ed e' per questo che la sua bocca
puo' solo " storcersi " in un sorriso di circostanza.
- Questo almeno e' quello che ha comunicato a me-
Questa si che è un'analisi approfondita! Hai colto in pieno il senso, io non sarei riuscita a spiegarmi meglio dharmas