Autore Topic: Il Demone  (Letto 650 volte)

Giulscapozzi

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Il Demone
« il: Maggio 07, 2013, 17:21:29 »
Prima poesia che posto!
Questa l'ho scritta due giorni fa, reduce da un'attacco di forte stress.
Ho puntato su una metrica che tenga molto al ritmo e alla rapidità.
Sono molto capillare nello scrivere, metto dettagli che spesso ad "occhio nudo" non si notano. Se volete metto anche la parafrasi!  :happy: buona lettura!
Giuls.



Antipatico e vorace
vien dal nulla, prima tace.
Poi t’aggira e ti rigira
E mentre culla la sua ira
Muore il lume
Razionale,
le parole vanno
al male e
il moto è odio trattenuto.

Dicono gli dei terreni
Che il normale
Buttan dentro
Contrastando i miei veleni:
“stringi stringi
E se t’alleni
Sempre dentro lo
Respingi”.

Ma che stringo,
che lui spinge.
Giuro non son io che
Fingo!

E se c’è un
Demone li dentro
Allora ecco cosa sento
Ogni qualvolta mi addormento
Dalla pace del Momento!

Suonano le trombe,
S’infrangono gli oggetti,
queste braccia si fan
quelle e queste azioni
ignoti getti.
La mia testa un po’
Malata
Cede al
Mostro
Il suo terreno
Contrastando assai ben poco
L’antipatico veleno.

Ma d’altronde
Il mio
Tumore,
quel bisogno di
rumore,
si è annidato grasso e forte
pervadendo la mia sorte.

Catturando anche l’amore
mi ha ubriacata del suo amaro.
Ora è proprio tanto caro
e non lo voglio mandar via.

piccolofi

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Re:Il Demone
« Risposta #1 il: Maggio 07, 2013, 17:29:15 »

Un po' ermetica, un po' impressionistico-psicanalitica, uno scanzonato inno all'amarsi.

Giulscapozzi

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Re:Il Demone
« Risposta #2 il: Maggio 07, 2013, 17:32:46 »

Un po' ermetica, un po' impressionistico-psicanalitica, uno scanzonato inno all'amarsi.

Molto ermetica, ecco perché ho proposto l'inserimento della parafrasi!
Lo definirei un inno all'amare i propri demoni e i propri limiti, fautori principali dell'arte e dell'espressione spesso schiacciati dalla normalità inneggiata dagli "dei terreni" della mente.