Autore Topic: Imprevisto della vita  (Letto 332 volte)

presenza

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Imprevisto della vita
« il: Gennaio 15, 2015, 12:26:05 »
Chissà perché lui si sentiva stanco, andava in giro trascinando a stento quelle sue gambe coi calzettoni a righe. Nulla e nessuno sapeva dove andava, lui solo sapeva e questo lo rendeva triste. Aveva deciso un giorno lì per caso, seduto al solito bar insieme ai pochi amici, di fare il viaggio sognato da una vita, quello nel quale avrebbe finalmente sentito il battito e parlato di se stesso. Così si era preparato un bel percorso, le tappe e i luoghi che avrebbe visitato e solo sarebbe andato, sua moglie finalmente da tempo lo diceva. Però in quei giorni di grande entusiasmo non si era accorto di ciò ch'era strano, in mezzo ai documenti, la roba da portare, chiacchere con esperti e taccuino per annotare c'era sua moglie che a stento gli andava appresso, chiunque vedendola se ne sarebbe accorto che quella cera di sempre di colpo aveva cambiato colore. Così pronto per la partenza, zaino e biglietto in mano alla sua destra va per salutare il volto da lui nel tempo amato in modo vario e diverso a secondo del momento, e lei non spunta. La cerca in ogni stanza, perfino dentro al bagno, poi si ricorda di lei dritta in direzione del balcone e pensa: “starà stendendo la biancheria lavata”, esce allora dalla cucina e trova stesa sua moglie lunga in mezzo al pavimento. Cerca invano di scuoterla e chiamarla, frattanto i suoi vicini si affacciano per le grida e quando accorrono non possono che constatare una morte fulminante, improvvisa e prematura.
Quel viaggio programmato gli rimane nel ricordo, e le sue gambe stanche di andare a portar fiori su quella tomba ormai da undici anni, gli dicono ch'è giunto il momento di fermarsi. Lui da quel giorno ancora non perdona alla sua voglia cieca, di non aver guardato qualcosa all'orizzonte. “Lo devo, te lo devo...” ripete da quel giorno e pace più non trova nemmeno nel suo sogno.