Attimo di riflessione ascoltando questa voce che dentro il corpo rimbomba come un eco: il cielo si tinge di nessun colore e sotto, un graffito quando raschiando trovi solo nero.
E' tutto immagine, nulla c'è di vero per un paesaggio solo provato, come su un palco quando recitano gli attori, dietro la scena, davanti la sua quinta, chiudi il sipario è ognuno ha la sua vita.
Così è la mia mentre mi sto a sentire. E vado, guardo, spingo i miei occhi a forza per non arretrare, perché sarei tentata di cancellare tutto e ritornare a capo. Ma a capo poi di che, di quella me incapace di affrontare quell'io che dice: non ce la puoi fare! Volti infiniti che non stanno ad ascoltare è la platea, nella scenografia di una giornata quando solo con gli occhi si spingono le ore che sembrano incollate senza soluzione. Ed io sto là dicendomi finiscila, perché se io ho paura, gli altri sono soltanto vittime di una vita ingarbugliata.
