Ciao presenza,
la tua poesia mi fa pensare parecchio, ho pensato spesso quello che hai pensato te, ho avuto spesso la sensazione che ci fosse in generale nelle persone una leggerezza di vita che coincide con, ohibò, superficialità, che spesso ci sia la tendenza a non pensare, a non farsi domande, a non riconoscersi e a non riconoscere, a vivere senza sapore né odore, non ho ancora capito per quale beneficio futuro.
Credo ci sia tanta fretta, un continuo bisogno di cose che non ci facciano pensare, un'accettazione pedissequa delle cose che ci ha resi tutti più mediocri, meno interessanti e meno interessati ma più comodi.
Ma gli uomini "per bene" ci sono, dobbiamo allenarci a riconoscerli, aguzzare la vista
Mi piace questa strofa:
Tu sei, di radici e rami
e mai meschino come ce ne sono tanti
che rubano il tuo nome
e nascondono se stessi.
Esci sempre allo scoperto
nessuno può chiamarti perdente.
Ho sempre pensato che solo uscendo allo scoperto si possa essere davvero liberi, davvero capaci di scegliere della propria vita.
Credo fortemente nelle tue due ultime righe. Fortemente.