secondo me si tradisce anche senza tradire, basta lasciare la porta aperta agli spifferi, ossia rendersi diponibili e se poi il tradimento non si consuma è solo per fatalità, e non certo per virtù! Sarebbe interessante studiare la tipologia delle persone che si mettono in rete e poi "casualmente" fanno amicizia. Chi è pago del proprio stato, di regola non ha motivo di cercare altrove, o no?
Si Nihil,“Chi è pago del proprio stato, di regola non ha motivo di cercare altrove”, ma le relazioni d'amore sono complesse: come trovare un compromesso tra la voglia di guardare altrove senza mettere in pericolo la coppia?
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I motivi per cui le persone tradiscono sono numerosi. Spesso non dipende dall’amore verso il/la partner ma dalla personalità di chi tradisce.
Lo psicoterapeuta e sessuologo francese.
Gérard Leleu dice che gli individui poco amati o “feriti” psicologicamente da bambini, poi da adulti sono in genere degli insoddisfatti e l’insoddisfazione li può condurre tra le braccia di altri/e partner. Chi di loro riesce a comprendere le motivazioni che lo spingono a tradire può far finire il suo bisogno di essere consolato o di sedurre. Non avverte più l'esigenza di moltiplicare le relazioni sentimentali ma cerca di fortificare la coppia originaria con le attenzioni necessarie.
Altre persone col trascorrere degli anni non sono più contente dell’aspetto fisico del/la partner e nonostante l’affetto e la stima, decidono il tradimento come forma di compensazione estetica.
Ma cos’è l’infedeltà ? La risposta non è univoca, dipende dalla diade, dalla cultura sociale e religiosa di appartenenza, dal tipo di legame.
Lo statunitense
Frank Pittman, psichiatra e psicoterapeuta della famiglia, nel suo libro “
Bugie private: l’infedeltà e il tradimento dell’intimità” dice che l’infedeltà è molto più dell'adulterio: è il tradimento di un accordo, implicito o esplicito nello statuto fondamentale della coppia. E le bugie su cui si fonda servono a far credere al partner una cosa, mentre se ne persegue un'altra. Servono, cioè, a confonderlo. È allora quanto meno ingenuo supporre che esistano infedeltà innocue sulla relazione di coppia: nei fatti, anche se non nelle intenzioni coscienti, si tratta sempre di un attentato al suo fondamento. Minata è soprattutto l'intimità. Perché rischiare tanto per così poco ?
Secondo Pittman, quando si parla d'infedeltà, uno dei problemi è comprendere cosa s'intenda con questa parola. Nel suo libro spiega che la maggior parte delle coppie concorda sulla rigida esclusività sessuale all'interno del matrimonio o più in generale della coppia, ma esistono coppie che hanno ideato una gamma di regole tutta loro, per stabilire cos'è e cosa non è un'infedeltà.
Non esistono regole giuste o sbagliate regole migliori o peggiori per la riuscita ed il benessere di una coppia, qualunque sia l'accordo, si tratta della situazione ideale, a condizione però, che si tratti di un vero accordo e non dell'imposizione da parte di uno dei due membri della coppia.
Pittman fa una precisa distinzione tra due termini che normalmente vengono usati come sinonimi: adulterio ed infedeltà.
Secondo la sua definizione l'adulterio, oppure un rapporto sessuale compiuto al di fuori del matrimonio o di un rapporto equivalente, consiste in una serie di azioni che, "secondo le norme religiose e legali, sono peccaminosi in sé, a prescindere dalla relazione tra i coniugi."
L'infedeltà, invece, la definisce violazione dell'accordo matrimoniale, col quale la coppia si impegna a mantenere la propria attività sessuale all'interno della relazione, concordata tra i due coniugi.
L'adulterio, o meglio il sesso extraconiugale, comunque, non sarebbe in sé un problema per la coppia, ma lo diventa se è coperto da menzogne, viene tenuto segreto o compiuto nonostante l'opposizione del partner, quando cioè ci troviamo di fronte ad un infedeltà.
Il pericolo non è costituito dal sesso extraconiugale ma dalla violazione, segreta o confessata, dell'accordo coniugale o di coppia: di quel particolare patto che i due hanno deciso di rispettare.