Trovo sempre interessanti le considerazioni di Stranamore, e in questo caso più leggibili perché il testo è più breve, benché direi abbastanza completo. Sottoscrivo tutto ( ma dove hai trovato quella shilouette provocante? Vuoi provocarci, vero?... ).
Non mi pare affatto che gli uomini siano uguali, anzi trovo che psicologia maschile e femminile non potrebbero essere più diverse e inconciliabili.
Conciliamo solo per necessità..
Scherzi a parte, l'uomo è competitivo, ma in tutt'altro modo : ossia, come è tipico dei maschi, nelle cose, volto prevalentemente alle cose e alla concretezza. Non come la donna, che per tutta la vita, salvo forse alla fine, compete per gli uomini, ossia per attrarli, per accaparrarseli, per mettersi in mostra e prevalere ai loro occhi.
Noi donne siamo sceme e ci tiriamo la zappa sul piede : ignoriamo la solidarietà femminile, sgomitiamo e faremmo qualunque cosa per piacere ad un qualche straccio di uomo che facilmente neppure ci merita; ben diversamente dagli uomini, fra i quali la solidarietà maschile è sviluppatissima.
Attenzione : sto parlando degli uomini, non dei dei maschi giovani in piena tempesta ormonale e che dunque possono competere e sfidarsi e voler prevalere come nel mondo animale. Poi dipende anche dalla latitudine.
Ad ogni modo, gli uomini quando è ora fanno gruppo e salta fuori una sorta di sotterranea misoginia collettiva. Invece quelle tonte di donne
si comportano sempre da galline che si beccano e ognuna per sé. Tutto questo affannarsi per il dio uomo. Che non merita.
Ma, fortunato lui, ha il numero a favore ( sono in meno, e noi siamo troppe ).
O non sarà forse un bieco disegno della Natura?...
E con questo irritante interrogativo vi lascio.