Autore Topic: Non ci sono più le certezze di una volta!  (Letto 768 volte)

Faber

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Non ci sono più le certezze di una volta!
« il: Dicembre 09, 2016, 19:49:13 »
Non ci sono più le certezze di una volta!
C'era un tempo in cui il cittadino, militare o civile che fosse, poteva contare, sin dal primo giorno d'impiego/assunzione, su alcune certezze granitiche, scolpite nella roccia della memoria italica: avresti avuto un lavoro sicuro a fronte di uno stipendio dignitoso, certamente non ti avrebbe arricchito ma ti avrebbe accompagnato per una vita intera, consentendoti di far crescere la tua famiglia, far studiare i figlioli e, magari, acquistare la tua prima casa. Erano gli anni del boom economico (anni 60') l'Italia usciva da un pauroso periodo di povertà, riconducibile alla 2^ guerra mondiale con i suoi orrori, ma la gente era animata dalla fiducia e dalla speranza di poter progredire, potendo garantire alle future generazioni quel benessere che essi stessi (i genitori ed i nonni) di certo non avevano mai neppure immaginato che potesse esistere. Al periodo della ricostruzione(e del boom economico) seguirono gli anni delle contestazioni e delle rivoluzioni politiche: i primi movimenti terroristici inneggiavano ad una guerra totale fatta dagli appartenenti alle classi non solo operaie ma sopratutto dagli intellettuali (professori e studenti universitari) che avevano il preciso dovere di guidare tutti verso il cambiamento, anche usando le armi. Per fortuna la rivoluzione cruenta e sanguinaria non ebbe il seguito e l'appoggio che i terroristi (di destra e di sinistra) avevano sperato di ottenere. Per non farci mancare nulla, gli anni 80', seppure accusando i primi contraccolpi di una crisi strisciante, sia economica che politica, furono propedeutici ad un nuovo spirito di rinnovamento, culturale e politico, che ebbero come diretta conseguenza l'arresto di esponenti politici nazionali dando il "La" ad una nuova ed entusiasmante stagione di riforme. Da qui la Seconda Repubblica, la nascita della Comunità Europea, la nuova moneta unica, l'Euro, il mercato globale e...dulcis in fundo internet. Già, proprio quel http://www. cambiò per sempre il mondo e le sue regole. La cultura e la sua capacità potenziale di essere fruibile subito, gratis e in qualsiasi angolo del pianeta, purchè collegato al web. Ma cambiò l'economia, cambiò il modo di lavorare, si abbassarono i costi di produzione ad esempio risparmiando sulla manodopera (bastava un computer in luogo di una persona), la delocalizzazione delle merci e delle aree produttive eliminarono milioni di posti di lavoro in un batter d'occhio. Ora non era più indispensabile la presenza della manodopera umana, non nella consistenza che sarebbe stata necessaria solo qualche anno prima dell'avvento del web. L'economia, che sino a qualche decennio prima si basava sulla produzione del manufatto, ora preferiva evolversi attraverso lo spostamento di enormi capitali attraverso la carta ed il web. La ricchezza, quindi, la si produceva a mezzo di movimenti immateriali di denaro attraverso le linee telefoniche ed i satelliti collegati al web. D'improvviso, però, la bolla finanziaria dagli Stati Uniti, esplodendo, trascinò nel fango tutta quella carta, le promesse di una ricchezza basata sulla filosofia del guadagno facile e veloce (la speculazione) annullando in pochissimo tempo false speranze, banche e banchieri, i risparmi di milioni di cittadini e... le economie e gli equilibri dei bilanci statali. Anche di quelli europei. E non solo. I governi nazionali, che si erano retti sulle promesse di una maggiore ricchezza procapite futura; di una maggiore equità nella distribuzione delle risorse nazionali, sempre foriere di pace sociale e giustizia, d'incanto si volatilizzarono. Così, il nostro impiegato statale (militare o civile come accennavo all'inizio) da qualche anno non ha più certezze nè sul rinnovo dei contratti (scaduti da almeno 8 anni), nè della età in cui potrà finalmente godersi il meritato riposo dopo...quanti anni di lavoro? Neppure sulla data ci sono certezze!! Badate bene, sia che governi la destra sia che governi la sinistra o (peggio) un governo tecnico, nessuno al di là delle intenzioni (buone o meno) saprà "far di conto", com'era d'uso ai tempi delle maestrine del De Amicis. Quindi, cari colleghi non illudiamoci più di tanto: la politica appena trascorsa ha governato (davvero?) a colpi di slogan (ricordate gli 80 euro?) e quella prossima ventura, dopo le elezioni, per le quali non si sa neanche con quale legge, quasi certamente non potrà far meglio se: a.la Legge di Stabilità non può uscire dai binari imposti dagli accordi Comunitari; b. dovremo prima capire se e quanti denari rimangono nelle esauste casse della Banca d'Italia; c. l'economia nazionale non ricomincerà a marciare ben oltre quell'anemico 0,8%, mentre gli altri Paesi dell'Ue realizzano molto più dell'1,5 - 2%, per non parlare delle "Tigri asiatiche" che marciano intorno al 10%!!, rimpinguando l'erario nazionale; d. a proposito di erario: se non ci si mette in testa di combattere seriamente lo sport nazionale preferito dai più (per fortuna non da tutti!) di evadere allegramente il fisco, cari colleghi e cittadini del Bel Paese, non potremo fare nulla di più di quanto sia stato realizzato, in qualche modo, sino ad oggi. Cioè davvero poco, se si considerano altri Paesi avanzati, sul piano della produzione, della ricerca e della qualità della vita. Elementi, per finire, questi sui quali qualcuno dovrebbe cominciare a riflettere. Seriamente, però. Almeno per questa volta.
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro

Annabel

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Re:Non ci sono più le certezze di una volta!
« Risposta #1 il: Gennaio 02, 2017, 13:14:05 »
Caro Faber, i terroristi erano più di sinistra che di destra. Tutt'ora la sinistra sta compiendo scempi, sia quella moderata che ci ritroviamo non volendo al governo, sia quella estremista e violenta, sempre ancora attiva come dimostra il meschino e criminale attentato di alcuni giorni fa a Firenze.
 Per risolvere quei problemi da te menzionati occorrerebbe innanzitutto uscire dall'euro e possibilmente dalla UE, riappropriarci della sovranità nazionale, ripristinare i controlli alle frontiere e mandar via l'80 per cento degli invasori, rivedere e stabilire nuove regole con le ditte che hanno delocalizzato o vogliono farlo, tutelare e reincentivare la produzione e vendita dei prodotti italiani; questo per quanto concerne l'ecobomia. Per quanto riguarda la tutela del patrimonio artistico, dei nostri valori, delle nostre tradizioni, nonché oramai anche la tutela della nostra religione e cultura cristiana, si dovrebbe adottare una serie di drastici provvedimenti....Ma non credo che un governicchio sinistroide (o destroide) alla mercè degli oligarchi dell'UE potrebbe essere capace di realizzare tutto questo.
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2017, 14:44:48 da Annabel »