Sono passati più di trent’anni dall’uscita di L’ultimo cavaliere, il primo romanzo della saga della Torre nera iniziata da un giovanissimo Stephen King, ai suoi esordi come scrittore.
Un'avventura cominciata quando King aveva solo 22 anni e una saga a cui l'autore tiene moltissimo e per questa ragione, per lungo tempo, ha rifiutato di cedere i diritti cinematografici.
Il suo desiderio è che si possa realizzare un buon film e la possibilità gli è stata offerta dal regista J.J. Abrams (MISSION: IMPOSSIBLE 3 ,2006) e da Lindelof che lo hanno contattato. Lo scrittore si e' detto fiducioso dei mezzi e del talento a disposizione dei due autori.
Con il settimo volume della Torre nera, l’avventura di Roland di Gilead, leggendaria figura di eroe solitario alla ricerca di una misteriosa torre proibita, è giunta all’epilogo. Ambientato in un mondo di atmosfere sinistre e macabre minacce, che sembra quasi lo specchio oscuro di quello reale. Personaggi evocativi, creature mostruose, salti temporali, metamorfosi, fenomeni inspiegabili e misteriosi fanno da sfondo a una storia a metà tra i generi fantastico e horror, un’avventura dall’epica surreale intrisa di una malinconica atmosfera western, in cui si incarna l’apocalittico duello tra il bene e il male.
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