Recensioni libri

Fiera del libro di Torino: i confini

Pubblicato il 03-05-2007


L’edizione 2007, con cui la Fiera del libro festeggerà i suoi vent’anni, avrà per tema conduttore i confini. Il confine è infatti ciò che segna un limite, e dunque separa, ma insieme unisce, mette in relazione. E’ il limite che bisogna darsi per cercare di superarlo. E’ la porta del confronto con noi stessi e con gli altri. E’ una linea mobile che esige una continua ridefinizione. Un concetto che la Fiera intende appunto declinare nella sua accezione di apertura e di scambio.
Il confine mette in gioco un’idea di polarità, di opposizioni chiamate a misurarsi, a rispettarsi e a dialogare. E allo stesso tempo ci rimanda l’immagine complessa, paradossale e contraddittoria del mondo d’oggi.
Primo paradosso: un mondo sempre più virtualizzato e globale sembrerebbe avere attenuato o addirittura abolito il concetto di separatezza, sostituito da quello di un gigantesco mercato, che consuma ovunque i medesimi prodotti. Eppure i confini cancellati dai mercati ritornano drammaticamente sia nella crescente divaricazione tra Paesi ricchi e Paesi poveri, sia nell’affermazione di esasperate identità locali, opposte le une e altre, che si risolvono in tensioni, conflitti, guerre di tutti contro tutti. Le divisioni etniche e religiose, lungi dal conciliarsi in un dialogo possibile, scatenano opposizioni sempre più radicali e devastanti, che si affidano al braccio armato dei terrorismi. La miscela di cosmopolitismo, globalizzazione e fanatismi locali produce nuovi recinti e innalza nuovi muri.
Di qui anche le diversità tra il multiculturalismo di ieri e di oggi. Se ieri i flussi migratori tendevano a integrarsi nelle società d’arrivo (come nel caso degli italiani d’America), oggi i nuovi migranti tendono a isolarsi nelle grandi città dell’Occidente, in una spirale perversa di frustrazioni e risentimenti. Tipico è il caso di Londra, ma anche di Parigi, in cui i confini d’un tempo si sono trasferiti all’interno della città. Le periferie invadono i centri storici, ma non se ne fanno assorbire, restano delle enclaves.
E’ andato in crisi anche il modello dello Stato-nazione, troppo esteso per assorbire movimenti regionalistici o localistici, e per garantire a tutti una rappresentanza equilibrata. Confini tracciati astrattamente sulla carta geografica, come nel caso dell’Irak, diventano dei contenitori di scontri senza remissione. A sua volta, l’integralismo religioso rappresenta un modello totalitario diverso da quello dei regimi autoritari tradizionali, e impone nuove analisi e nuove risposte.

A dare il via alla settimana libraria torinese sarà la Circoscrizione III, che apre la sera del 5 maggio il suo programma con un reading di Vincenzo Cerami alla Stazione Bernini della metropolitana, dal titolo Lettere. Il giorno successivo, nell’area pedonale prospiciente il Grattacielo Lancia, allestimento di un’area espositiva con una grande libreria e uno spazio autori dove si avvicenderanno scrittori torinesi come Gian Luca Favetto, Margherita Oggero, Luca Ragagnin, Enrico Remmert, Andrea Malabaila.

Voltapagina
Voltapagina è Il ciclo di incontri - inserito ufficialmente nel programma della Fiera - che si tiene presso la casa di reclusione La Felicina (Regione Bronda, 19/b – Località Cascina Felicina – Saluzzo), iniziativa attraverso la quale la Fiera oltrepassa un delicato confine, quello del carcere. Voltapagina è aperto sia ai detenuti, sia a chiunque altro voglia parteciparvi: per l'ingresso è sufficiente presentare un documento di identità. Negli appuntamenti in calendario, si dibatte con Anna Oliverio Ferraris della paura dell’altro, di come leggere le proprie pulsioni difensive, la propria paura, elaborandole come occasione di conoscenza dell’altro; con Younis Tawfik e Hamid Ziarati, invece, si discuterà di nuove identità, dell’incontro possibile e fecondo di culture diverse, di come integrazione non debba necessariamente significare abbandono e rifiuto delle proprie radici. Con Emanuela Audisio ci si interrogherà se esiste ancora una cultura sportiva, che cosa occorra fare per ricrearla, partendo dalla pratica sportiva nelle scuole, di come educare le giovani generazioni al principio di lealtà che è fondamento delle competizioni agonistiche, di come insomma lo sport possa tornare ad essere “maestro di vita”. Di seguito gli appuntamenti già confermati.

Giovedì 10 - ore 18
CONFINI: LA PAURA DELL’ALTRO Interviene Anna Oliverio Ferraris Presenta Beppe Gandolfo
Venerdì 11 - ore 18
CONFINI: IL POTERE DELLA POESIA Rading di Valerio Magrelli
Sabato 12 - ore 18
CONFINI: LE NUOVE IDENTITA’ Intervengono Younis Tawfik e Hamid Ziarati
Presenta Giovanni Tesio
Domenica 13 - ore 15
CONFINI: IL DIALOGO TRA GENERAZIONI Intervengono Igor Man e Andrea Bajani
Lunedì 14 - ore 18
CONFINI: LA CULTURA SPORTIVA Interviene Emanuela Audisio


TORNA Fahrenheit Tram

In occasione della Fiera del Libro, a Torino torna Fahrenheit Tram: itinerari letterari promossi dal Consiglio regionale e dalla Biblioteca della Regione Piemonte in collaborazione con il GTT (Gruppo Torinese Trasporti). Da lunedì 7 a lunedì l4 maggio vi saranno sedici corse di uno storico tram del GTT, nel centro di Torino, per presentare e parlare di libri con i loro autori ed editori. Ogni giorno la vettura effettuerà, infatti, due corse pomeridiane - alle ore 15.30 e 16.30 - ciascuna di circa un’ora, con partenza e ritorno alla fermata di Via Bertola (angolo Via San Tommaso).
All’organizzazione di Fahrenheit Tram hanno partecipato anche ATTS (Associazione Torinese Tram Storici), FIDARE e gli editori piemontesi. Saranno presenti alla partenza della prima corsa - alle ore 15.30 di lunedì 7 maggio – il presidente del Consiglio regionale Davide Gariglio e l’amministratore delegato del GTT Tommaso Panero.
La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento dei posti a sedere sul tram, informazioni al numero 011.57.57.371

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