Recensioni libri

Isabel Allende a Letterature ­- Festival Internazionale di Roma

Pubblicato il 19-05-2007


Il Letterature Festival di Roma si è aperto, venerdì 18 maggio con un'ospite d'eccezione: la scrittrice Isabel Allende.
E' stato sfatato il luogo comune che gli italiani non leggono e non sono interessati alla letteratura. Una folla oceanica ha accolto la scrittrice cilena con una coda degna di un concerto rock. La fila di persone si allungava dalla salita che porta alla basilica di Massenzio fin oltre il Colosseo. Le pagine dei libri dell'Allende aperte fra le mani, sulle ginocchia di chi si riposava seduto nelle aiuole, in attesa di poter ricevere uno dei duemila biglietti gratuiti dell'evento.
Un forte vento attraversava le arcate del Colosseo e bruiva tra le monumentali colonne.
Il tema del festival internazionale della letteratura di Roma 2007 è l'antinomia vicino-lontano e il filmato introduttivo dei video artisti Miguel Angel Rios, Teresa Serrano e Johanna Domke, riprendeva il tema. Nella prima parte, un primo piano ravvicinato di trottole rotanti che si scontrano e cozzano le une sulle altre, come le vite degli uomini che vorticano nella propria esistenza e casualmente incontrano quelle degli altri; oppure la vite immaginarie dei personaggi di un romanzo che si muovono e disegnano le loro esistenza nella pagina bianca di un libro. La seconda parte è l'immagine di una città vista dell'alto che poi scompare velata dalle nuvole, rimangono una donna e un bambino sulla collina ad osservare da lontano un panorama impressionista. Immobili e distanti l'una dall'altro, testimoni muti dello scorrere del tempo.

Finalmente è arrivata Isabelle Allende, in un lungo vestito nero, riparata solo da una scialle arancione, piccola grande anima sospesa nel freddo vento della sera. Ha letto un suo racconto inedito ambientato nel Guggenheim di Bilbao che la scrittrice visitò dopo il restauro. Una storia magica in cui due innamorati si muovono nelle stanze del museo, liberando il loro amore e la loro innocenza, tra fantasmi e colori che si diffondono dalle tele dei quadri e danzano nella gioia della passione.

Viene spesso ricordato come la letteratura sia l'opportunità di vivere più vite, di immergersi nelle vicende dei personaggi e provare nuove esperienze.
Isabelle Allende ci ha insegnato che la letteratura non è solo questo. Quante volte abbiamo desiderato di poter vedere il mondo con gli occhi di qualcun altro? Lo scrittore è un filtro che si lascia attraversare dal torrente della vita, assorbe i particolari irrilevanti e li amplifica nel moto turbinoso della propria anima; infine li libera nel fiume dell'inchiostro e della carta per chi avrà voglia di immergersi e risorgere in una nuova vita.

Vincenzo Ciccone

Torna alla pagina delle news