Dan Brown non è solo famoso per il Codice Da vinci ma anche per la superficialità nelle descrizioni della geografia e topologia europea, della lingua italiana e francese e delle caratteristiche locali dei paese in cui ambienta i propri romanzi.
Se avete avuto la sfortuna di leggere Angeli e demoni oppure il Codice da Vinci in lingua originale (le prime edizioni, non ancora corrette) vi troverete di fronte a grossolani errori della grammatica italiana e francese.
In Spagna, sull'onda del successo del Codice, è stato recentemente pubblicato uno dei primi romanzi di Dan Brown, Digital Fortress, in parte ambientato a Siviglia.
La Spagna si è giustamente ribellata all'ennesima descrizione presuntuosa e scorretta di Dan Brown nei confronti di Siviglia.
Ecco la traduzione di una delle parti incriminate:
"La torre Giralda ha delle scale così ripide che alcuni turisti sono morti. Questa non è l'America, non ci sono segnali d'avvertimento, non ci sono balaustre, nessun avviso su eventuali polizze assicurative. Questa è la Spagna. Se sei così stupido da cadere, è solo colpa tua, indipendentemente da chi ha costruito la scala."
In replica a queste affermazioni, Alfonso Rodriguez Gomez de Celi, del governo locale di Siviglia ha raccontato al quotidiano Independent che in 9 secoli nessun turista è mai morto sulla torre Giralda.
Come se non bastasse Dan Brown accusa la capitale andalusa di avere ospedali che puzzano di urina, telefoni fuori servizio e la polizia corrotta.
Quando lessi per la prima volta Digital Fortress, l'anno scorso, rimasi colpito dalla forza e dalla presunzione di certe affermazioni di Dan Brown sulla Spagna. Rilessi alcune pagine, convinto di essermi addormentato sul testo e pensai che probabilmente l'autore era partito per un excursus storico.
Dopo aver riletto le pagine, nessuna scusa, Dan Brown stava proprio parlando della Spagna dei giorni nostri.
(Digital fortress non è stato pubblicato in Italia e spero davvero che risparmino i lettori italiani da questo abominio letterario.)
BeatBlue
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