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A Mailer il primo Bad sex award postumo

Pubblicato il 29-11-2007


Norman Mailer,morto a 84 anni pochi giorni fa è il vincitore del concorso Bad Sex Award.
Giunto alla 15° edizione il Premio viene assegnato ogni anno allo scrittore che ha proposto la peggiore descrizione di una scena di sesso in un romanzo.

Il Premio è andato a Mailer per la descrizione di una fellatio nel suo ultimo romanzo "Il castello nella foresta", dove il membro maschile risultava ricoperto d'escrementi.

Questa è la prima volta, in 15 anni di storia che il Premio viene assegnato postumo. I giudici l'hanno assegnato all'autore come omaggio alla sua gioia di vivere, convinti che se Mailer fosse stato ancora vivo, l'avrebbe accolto con sicuro sense of humor.

Norman Mailer.è nato nel 1923 a Long Branch, nel New Jersey. E' cresciuto a Brooklyn e ha iniziato nel '39 a frequentare Harvard, laureandosi in ingegneria aeronautica nel 1943. L'anno successivo Mailer viene arruolato. Rimane nell'esercito fino al 1946. Da quest'esperienza nasce l'ossessione che lega letteratura e guerra, e che frutta, all'ingegno e al polso del rubizzo scrittore ebreo-americano, un testo ritenuto fondamentale per la letteratura americana del secondo Novecento: è Il nudo e il morto (1948), un resoconto spietato della guerra dimenticata, quella del fronte del Pacifico, che incendia gli entusiasmi dei critici, i quali, gridando al miracolo, sostengono che è nato il nuovo Hemingway. Ovviamente, non è vero, e Mailer paga cara quest'etichetta affibbiatagli dalla critica. I suoi libri creano disagio, non raccolgono consensi, e Mailer esce mestamente di scena. Fino al 1968, quando N.M. torna prepotentemente alla ribalta, con Le armate della notte, che si aggiudica il premio Pulitzer. E' il resoconto, tra saggio e reportage, della grande marcia di Washington, dove Mailer svolge il ruolo del Pasolini americano, riprendendo i toni e le modalità di Pubblicità per me stesso (1959), che raccoglieva gli interventi di Mailer tratti da Village Voice, la testata fondata e diretta dallo scrittore che, nel '66, si è presentato addirittura alle primarie democratiche per l'elezione a sindaco di New York. Strafottente, controcorrente, sovversivo soltanto dall'interno del sistema, Mailer è un autore il cui successo è, spesso, discutibile, ma inequivocabile per quanto concerne le più notevoli tra le sue opere, senza dubbio straordinari esempi della disinibizione letteraria della letteratura americana. Nel calderone maileriano rientra tutto il secolo. Non soltanto Hemingway, ma anche Scott Fitzgerald, Steinbeck, Capote, e addirittura gli epigoni (da DeLillo a Carver) vengono risucchiati nel vortice della scrittura di Mailer.

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