Recensioni libri

E' morta la scrittrice attivista del Cile Patricia Verdugo

Pubblicato il 29-02-2008


Patricia Verdugo è morta di cancro il 13 gennaio 2008 a soli sessant'anni. Scrittrice piccola di statura ma di grande personalità, vivace, carismatica e dotata di un pungente senso dell'ironia. Ha messo a nudo, in tutta la sua crudeltà ed efferatezza, i crimini commessi nel suo paese durante gli anni terribili della dittatura, attraverso un’ eccellente produzione letteraria che le ha valso il premio Maria Moors Cabot nel 1993 negli Stati Uniti, (il più importante riconoscimento attribuito negli USA ad un giornalista straniero) e nel 1997 in Cile il Premio nazionale di giornalismo. I suoi libri, circa una decina, sono il frutto di un enorme lavoro di ricerca, indagine, raccolta di testimonianze ed atti processuali volto a testimoniare nel modo più dettagliato possibile e con dovizia di particolari i crimini commessi in quegli anni. Molti processi verso i repressori ed i torturatori di allora si sono istruiti con la documentazione raccolta grazie al suo lavoro. Suo padre, Sergio Verdugo, fu una delle 30.000 vittime del terrore e alla sua storia è ispirato Bucarest 187 del 2001. La sua opera più importante tuttavia è Gli artigli del puma del 1985 che tratta della “Carovana della morte”, “l’atto fondativo della dittatura” come lo definì la stessa Patricia Verdugo, una squadra militare che aveva il compito di giustiziare tutti gli oppositori politici e che viaggiava tra le varie province cilene a bordo di un elicottero Puma.


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