Recensioni libri

Salone del libro di Torino 2011

Pubblicato il 11-05-2011


ll Salone del Libro è alla sua ventiquattresima edizione e si terrà da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2011 al Lingotto Fiere.
Nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Salone offre un layout completamente nuovo. Occupa con i propri spazi espositivi tre padiglioni di Lingotto Fiere: l'1, 2 e il 3. Il Padiglione 5 quest'anno è riservato all'area professionale con l'International Book Forum.

Programma

La riflessione sulla memoria, avviata nell'edizione 2010, prosegue quest'anno investendo temi e problemi dell'Unificazione italiana. Da un passato riletto criticamente nei suoi nodi ancora irrisolti, ma anche rivelato in aspetti poco noti, si passerà al futuro prossimo, alle parole chiave che lo decideranno, alle sfide che ci attendono, in un contesto globale sempre più complesso e di difficile lettura.

Lontano da ogni tentazione agiografica o celebrativa, si parte con una serie di cinque incontri, disegnati da Lorenzo Del Boca, in cui vengono messi a fuoco altrettanti protagonisti della vicenda risorgimentale, attraverso un serrato pro e contro: Vittorio Emanuele II, con Roberto Balzani e Paolo Mieli; Cavour, con lo stesso Del Boca e Giorgio Dell'Arti; Giuseppe Mazzini, con Romano Bracalini e Enrico Verdecchia; Pio IX, con Claudio Fracassi e Alberto Torresani; per finire con Giuseppe Garibaldi, con Luciano Garibaldi e Roberto Martucci.

La rilettura del Risorgimento prosegue in modo non convenzionale con uno spettacolo di e con Aldo Cazzullo, Viva l'Italia, dal suo libro omonimo. Delle Donne del Risorgimento si occupa una tavola rotonda con Dacia Maraini. Alfredo Chiappori racconta a fumetti i primi cinquant'anni dell'Unità, mentre Giancarlo De Cataldo e Alessandro Mari, in dialogo con Giovanni Fasanella, rievocano con i loro romanzi storie vere che non possono trovare accoglienza nella storiografia ufficiale. Del rapporto di amore e odio che avvolge Roma capitale discutono Claudio Pavone e Ugo Riccarelli, partendo dai libri che hanno dedicato alla città. Di una rivisitazione del brigantaggio sono protagonisti Luigi Guarnieri, autore di un duro romanzo sulla repressione, ed Eugenio Bennato, che ne ripercorre la persistenza nelle culture popolari del Sud.

A che cosa serve essere italiani si intitola la lectio magistralis di Giovanni De Luna. La dialettica unità/disunità ispira anche la conversazione di Franco Cardini con Roberto Righetto. Coniugano la Storia al presente Giuliano Amato e Paolo Peluffo con il loro Alfabeto italiano.

Dei caratteri originari di un'identità italiana ancora lontana in una cifra definitiva discutono per Laterza Alessandro Barbero, Luciano Canfora, Tullio De Mauro, Massimo Montanari. Riflessioni analoghe in un evento Einaudi che muove dall'ormai classico saggio di Giulio Bollati sull'italiano. Tra letteratura, storia, arte e linguistica vi partecipano Alberto Asor Rosa, Walter Barberis, Gian Luigi Beccaria, David Bidussa, Paul Ginsborg, Sergio Luzzatto, Michela Murgia, Marco Revelli, Salvatore Settis, Benedetta Tobagi.

Non meno importante il confronto con i classici che hanno unito l'Italia in letteratura prima ancora che in politica: ne parla Paolo Mieli con Mario Baudino.

Dario Fo ci darà una sua lettura del Boccaccio. Massimiliano Finazzer Flory legge I Promessi Sposi accompagnato dagli archi dell'Orchestra alla Scala. Franco Cordero promette un «Discorso sullo stato presente degli Italiani» che muove dalle profetiche analisi di Leopardi.

In che modo si può raccontare la grande Storia attraverso le piccole vicende dei singoli? Quali i compiti e le opportunità che si offrono a un nuovo rapporto tra Storia e romanzo? Ne discutono due maestri del romanzo storico, Alessandro Barbero e Valerio M. Manfredi.

In questo contesto non poteva mancare una speciale attenzione alla questione della lingua nazionale e al suo rapporto con i dialetti, a partire da La lingua italiana è casa nostra, il dialogo di Gian Luigi Beccaria con Ernesto Franco; mentre Valeria Della Valle e Giuseppe Patota offrono una collaudata lezione-spettacolo dal titolo Viva l'italiano, in cui la lingua diventa occasione di scoperta e di gioco.

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