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"O Caledonia" la struggente opera unica di Elspeth Barker

Pubblicato il 04-03-2024



Inizia con un cadavere il noir del 1991 di Elspeth Barker, "O Caledonia", recentemente ripubblicato dopo la morte dell'autrice. Il romanzo, ambientato nella Scozia del dopoguerra, esplora il disprezzo umano per la vita non umana, offrendo una visione di un mondo spietato e devastante, dove alcune vite hanno più valore di altre.

Janet, distesa ai piedi di una maestosa scalinata di pietra, è protagonista di una storia straordinaria che mescola ferocia, lucidità e pura poesia. Morta a sedici anni, indossa un abito di pizzo nero della madre, e la sua narrazione segna la fine della sua storia e l'inizio di un romanzo avvincente. Retrocediamo nel tempo, osservando Janet crescere in una famiglia eccentrica scozzese, dapprima in una canonica e successivamente in un castello. Con una madre svagata, un padre sarcastico, un fratello e tre sorelle che sembrano superarla in ogni aspetto, Janet è amata dai nonni, ignorata o derisa dai genitori a causa dei suoi presunti difetti fondamentali: non essere un maschio e non essere bella.

Dotata di un'intelligenza feroce, Janet trova conforto nella natura e nei libri. La sua storia ci fa assistere alla sua crescita, sofferenza ed esaltazione. Da un'infanzia strana e forse quasi felice, passa a un'adolescenza di torture e goffaggini, amando il latino e detestando le compagne di collegio incomprensibili. Cerca legami improbabili con la cugina Lila, si innamora, si illude e corre incontro a una fine inevitabile e terribile. La sua indomita passione per l'amica gazza, i classici, le colline e la valle, che delimitano il suo mondo, costituiscono un filo conduttore in questa storia breve e penetrante che suscita sorrisi e ferisce il cuore.

La narrazione retrocede nel tempo, attraversando la breve ma intensa vita di Janet, parallela in molti aspetti alla vita della scrittrice Barker, che si trasferì in un remoto castello scozzese dopo la Seconda guerra mondiale. Entrambe affrontano l'ostracismo sociale cercando conforto nei libri e negli animali.

Il romanzo presenta una critica ecologica agli interventi umani e alla violenza sugli animali. Nel contesto del dopoguerra, con soldati mutilati e visioni crude, Janet trova rifugio nella natura e lotta contro la discriminazione di genere.

Il romanzo cattura la crescita di Janet, dalle stranezze dell'infanzia all'adolescenza, esplorando temi di morte, innocenza persa e ribellione. La scrittrice Barker, nota anche per i suoi contributi giornalistici e saggi, è ricordata dopo la sua morte nel 2022, e la sua figlia Raffaella ha raccolto i suoi articoli in un libro intitolato "Notes from the Henhouse: Appunti dal pollaio".

"O Caledonia" è un romanzo inquietante che non fa false promesse di redenzione, spingendo i lettori a immaginare un mondo diverso. Barker, con il suo unico romanzo, continua a essere riconosciuta come una scrittrice di talento, anche se il suo lavoro è stato in parte dimenticato.


O Caledonia

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