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Laurea honoris causa a Dario Fo

Pubblicato il 04-05-2006


L’Università “La Sapienza” ha conferito questa mattina la laurea honoris causa in Arti e Scienze dello Spettacolo a Dario Fo.
Il Rettore Renato Guarini e il professor Tullio De Mauro hanno tenuto le allocuzioni introduttive; il professor Ferruccio Marotti ha pronunciato l’elogio di Dario Fo.
Autore, attore e regista, Dario Fo, con Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello, è il teatrante italiano più rappresentato nel mondo, con le sue commedie e monologhi di satira politica e sociale, di forte impegno politico ed ecologico.

Dario Fo nasce a San Giano, un paesino presso il Lago Maggiore in provincia di Varese il 24 marzo 1926. Il padre Felice è capostazione e attore in una compagnia amatoriale. Nel 1940 studia a Milano all'Accademia di Brera. Subito dopo la guerra si iscrive ad Architettura al Politecnico, che abbandonerà a pochi esami dalla laurea. Tra il '45 e il '51 si dedica alla scenografia e alla decorazione teatrale e lavora come aiuto architetto nello studio Chiuti. In quel periodo sperimenta le tecniche della fabulazione. I suoi racconti paradossali hanno successo presso gli studenti dell’Accademia di Brera. Nel dopoguerra esplode una vera e propria rivoluzione teatrale, soprattutto grazie alla nascita dei Teatri Stabili, il più famoso dei quali è il Piccolo di Milano, che sviluppano fortemente l'idea di "scena nazional-popolare". Nell'estate del 1950 Fo entra a far parte della compagnia teatrale di Franco Parenti. Nello stesso anno comincia a lavorare per la radio e la televisione come autore ed attore di testi satirici. Sposa Franca Rame nel 1954. Trasferitosi a Roma, dal 1955 al 1958 lavora come soggettista per il cinema. Dal 1958 Fo e la moglie, che nel frattempo avevano fondato la "Compagnia Dario Fo - Franca Rame", realizzano alcuni sketch per lo spettacolo di varietà televisivo della RAI “Canzonissima”. Risale al 1968 "Mistero buffo" e il “Grammelot”. Negli anni settanta, Dario Fo si schiera con le organizzazioni extraparlamentari e fonda il collettivo "La Comune" con la quale tenta con grande passione di stimolare il teatro di strada. L’attualità e l’anticlericalismo sono le costanti del teatro di Fo negli anni ottanta. Il 1992 è l'anno della celebrazione dei cinque secoli dalla scoperta dell'America e Fo la racconta alla sua maniera in “Johan Padan a la descoverta de le Americhe”. Negli ultimi anni, la produzione di Fo ha continuato a seguire le due strade parallele della commedia farsesca (Il diavolo con le zinne, 1997) e del monologo costruito sul modello archetipico del “Mistero buffo” (da “Lu santo jullare Francesco” del 1999 allo spettacolo-lezione “Il tempio degli uomini liberi” del 2004). Nel dicembre del 1997 gli viene consegnato il premio Nobel per la Letteratura.

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