Il XXXIII Premio Internazionale Flaiano di Letteratura è stato assegnato con una borsa di 5.000 euro allo scrittore cileno Esteban Skarmeta 'per l'alto valore artistico e civile della sua opera'.
La consegna dei premi avverrà a Pescara nel corso di una cerimonia al Teatro Monumento ‘G. d’Annunzio’ prevista per la sera di domenica 2 luglio 2006.
Esteban Antonio Skármeta nasce il 7 novembre 1940 a Antofagasta, nel nord del Cile. Inizia a scrivere a 9 anni, ma le sue prime prove letterarie vengono distrutte dall'autore.
Alla fine degli anni Sessanta pubblica una raccolta di racconti, El entusiasmo e nel 1969 vince il premio Casa de las Américas con il saggio Desnudo en el tejado. Lasciato il Cile nel 1973 in seguito al colpo di stato contro il governo di Salvador Allende, vive per un anno in Argentina, dove pubblica la raccolta di saggi Tibro libre, e si trasferisce successivamente a Berlino dove insegna sceneggiatura all'Accademia di cinema e televisione e sposa Nora, una ragazza tedesca dalla quale ha due figli. Nel 1975 pubblica il primo libro dell'esilio, Sognai che la neve bruciava (Feltrinelli 1976), e cinque anni dopo il romanzo breve Non è successo niente (Garzanti), sull'esilio visto con gli occhi di un adolescente. A metà degli anni Ottanta scrive il romanzo Il postino di Neruda (Garzanti), nato inizialmente come uno spettacolo teatrale. Finita la dittatura, nel 1989, torna a Santiago e inizia a lavorare per il cinema e la televisione. Nel 1999 pubblica un nuovo romanzo, Le nozze del poeta (Garzanti), cui segue nel 2001 La bambina e il trombone (Garzanti). Dal 2000 è ambasciatore del suo paese in Germania.
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