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Atonella Levato

il senso di colpa

Il romanzo è ambientato fra un paese dell'entroterra calabrese e Milano.
Vengono narrate le vite di tre generazioni di donne dagli anni trenta fino ai giorni nostri, donne che si trovano ad affrontare cambiamenti profondi, donne che lottano per ciò in cui credono: l’amore e la famiglia.
Nella prima parte del romanzo il lettore si ritrova a vivere nella campagna calabrese, negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale. In questo contesto assapora i colori e gli odori del territorio, ma è partecipe anche delle lotte quotidiane di chi ha poco e aspira a sopravvivere. La protagonista è costretta a prendere delle decisioni spesso infelici, ma necessarie. Anche se è una donna nata agli inizi del ventesimo secolo, dimostra di avere una mentalità moderna, perché non si lascia schiacciare dalle situazioni, non è mai vittima passiva.
Nella seconda parte, invece, le aspirazioni si fanno più complesse. Le protagoniste sono a Milano, una città dura e indifferente, circondate da milioni di persone, sempre più spesso sole con se stesse, costrette ad affrontare l’indifferenza e più spesso il pregiudizio nei confronti dei meridionali. Il sole calabrese lascia il posto al freddo e alla foschia. Il cielo, prima terso e azzurro, diventa grigio.
Alla fine del romanzo, in un mondo che cambia, solo i valori di sempre, come quello della famiglia, permettono all’ultima protagonista di ritrovare se stessa e di essere serena. C’è un filo conduttore fra la vita della nonna nel 1933 in Calabria e quella della nipote, nel 2008 a Milano: l’amore incondizionato per i figli.

"Il senso di colpa" ha vinto il premio Narrerai indetto dalla casa editrice Rai Eri per festeggiare i 60 anni di attività. In giuria erano presenti: Franco Scaglia, Piero Dorfles, Roberto Giacobbo, Franco Matteucci, Marino Sinibaldi e Francesco Devescovi.

Di sofiagiulia

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