La grandezza di Eschilo e del mondo greco che l’ha prodotto è inesprimibile a parole. Le due tragedie che qui si presentano, vette dello spirito umano, sono universalmente note, più volte tradotte nella nostra lingua. La giustificazione di questa nostra edizione consiste dunque nell’eccellenza poetica di chi si è cimentato a tradurle. Solo due poeti come Camillo Sbarbaro e Salvatore Quasimodo potevano, a nostro avviso, osare accostarsi, entrare nei limiti del possibile in «assonanza» con questi due testi immortali, restituendo almeno un’ombra della loro intraducibile grandezza. |