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Vite impazienti. A vent'anni dalla scomparsa di Andrea Pazienza

Pubblicato il 14-07-2008

A vent'anni dalla scomparsa di Andrea Pazienza, tra il 19 luglio e il 24 agosto, a Vico del Gargano e a San Menaio (provincia di Foggia) si ricorda l'artista e autore, che in quei luoghi è nato. Con una grande mostra a cura di Mariella e Michele Pazienza con quadri, fumetti, disegni inediti e foto; e performances teatrali, grande musica, proiezioni e incontri.Per l’occasione, un tratto del Lungomare di San Menaio sarà intitolato ad Andrea Pazienza, e Fandango ha in uscita un libro: "Vite imPazienti".

Andrea Pazienza è nato a San Menaio, Foggia, ed è praticamente pugliese, pur vivendo tra Bologna e New York.” In questo modo Andrea Pazienza, pur essendo in realtà nato a San Benedetto del Tronto, reinventava la sua biografia, sottolineando un rapporto privilegiato con una regione, la Puglia, e con una terra, il Gargano, diventata terra d’elezione del suo immaginario. San Severo “la città del mio pensiero dove prospera la vite e l’inverno è alquanto mite”, San Menaio (Saint’Mnà) sulla litoranea tra Peschici e Rodi Garganico, la foresta umbra e gli scorci di promontorio con le Tremiti in lontanza: è la geografia di un Gargano realistico e trasfigurato ad essere protagonista di alcune delle più belle storie a fumetti realizzate da Pazienza.

Ne Il Partigiano, quando i carriarmati comunisti invadono San Severo è sul Gargano che un solitario Pazienza si dà alla macchia per condurre la sua originalissima resistenza. Le Figure storiche sono delle rivisitazioni eroiche e picaresche dei suoi ricordi d’infanzia. Una estate coglie in maniera superba le atmosfere e i sapori della bella stagione, i riti familiari della villeggiatura, l’indolenza dei pomeriggi assolati e pigri. Le stesse atmosfere, che in maniera canzonatoria, impregnano le tavole di Tipi da spiaggia, Rita e Caffè e in maniera corrosiva quelle de Il perché delle anatre. Completano il volume una sezione di disegni inediti e caricature dedicate al “Camping Calenella” e ad i suoi frequentatori, i suggestivi scorci pittorici della costa, quadri, scritti e canzoni intervallati da una ricca galleria fotografica in bianco e nero e a colori.
Una estate – Saint Mnà, spiagge contigue e le altre bellezze del Gargano diventa l’occasione per ripercorrere, a vent’anni dalla sua scomparsa, l’opera di Andrea Pazienza da un punto di vista insolito, il legame viscerale con la “sua” terra. “Siamo di San Severo, in provincia di Foggia, e da San Severo il Gargano dista solo due passi. Il Gargano è una montagna sacra. Nel suo interno, divampano credenze bestiali, per i suoi sentieri arrancano ancora colonne di muli stracarichi, le apparizioni di santi e angeli e madonne si moltiplicano e si sommano col passare degli anni, un abitante su tre ha avuto visioni, una famiglia su tre ha in casa un miracolato. Miniera inesauribile per antiquari e poeti e calciatori, è intatto, tuttora intatto, e lo resterà probabilmente per chissà ancora quanto tempo.”


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