"Nella nostra cultura sapere e piacere sono formalmente separati, bench molte cose facciano sospettare che tra loro corrano dei rapporti intimi e segreti. Spiare questi rapporti e provocarli stato il primo movente delle mie ricerche". Filosofa tra le pi significative del femminismo italiano, l'autrice analizza in questo testo il rapporto tra corpo e linguaggio, nonch il conflitto fra le figure retoriche della metafora e della metonimia, riconsiderando da un punto di vista radicalmente nuovo autori come Saussure, Lacan, Nietzsche, Jakobson. |