In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L'aria densa di umidit e il cielo una cappa di afa. Eppure l'acqua che scorre rombando tra le rocce dell'Orrido capace di tagliare in due il respiro, perch fredda gelata, certo, ma anche perch nelle viscere della roccia il fiume cattura da sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le bugie e le verit che poi vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che qualcuno non ne trovi prima gli indizi. Come per esempio una carta d'identit finita nell'acqua chiss come e chiss perch. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli uffici del comune o c' sotto qualcosa che compete invece ai carabinieri? Alla fine, a sbrogliare la matassa ci pensa Oscar, operaio generico, capace cio di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi in cassa integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe da lavoro, con la punta grossa. In quel luglio del 1970, offuscato dal caldo e dalle ombre tetre della crisi economica, armato della sua curiosit ottusa Oscar fa luce sui movimenti un po' sospetti di Ilde, la giovane moglie dal caratterino per niente facile, che forse sta solo cercando il modo di tirare la fine del mese come pu. |