"Credevo di dover abbandonare la Calabria e rimanere sul fronte delle mie riflessioni sui cosiddetti massimi sistemi. Ma restare fuori dal gioco locale non poi cos semplice. In una dimensione globale di un pensiero multiplo guardare in basso, alle proprie cose, alle personali esperienze o ai ricordi fa si che difficilmente si possa rinunciare al restare ci che si . Per questo ho curato una piccola rubrica su un settimanale locale, un periodico che sulla costa racconta a suo modo e con un proprio stile un quotidiano fatto da chi ci vive. E, probabilmente proprio questa l'ultima ragione che sottende l'intenzione di chi scrive in queste pagine [?] Da "Calabrese ancora una volta?" - [?] Il lavoro di Giuseppe Romeo, ma meglio Pino per chi lo conosce, mette insieme una serie di articoli pubblicati su "Riviera", settimanale della Locride. Non sempre una raccolta di scritti, pur interessanti, diventa un libro; perch ci avvenga occorre una sostanziale compattezza degli articoli ed un filo in grado di tenerli insieme. Giuseppe il filo l'ha trovato ed forte pi dell'acciaio: l'amore per la sua terra, che in alcuni articoli prorompe con rabbia, in altri viene appena sussurrato ed in altri ancora sprizza come il sangue che lo lega alla Calabria. Ha voluto chiamare la sua rubrica "Calabrese per caso" anche se, in verit, l'autore calabrese a tutto tondo, mai provinciale, mai ottuso, o fanatico della "calabresit". Egli parte dalla Calabria cos com', guarda con lucidit i problemi che la storia ha scaricato su una terra debole e non per piangerci sopra, ma per trovare un varco per un possibile riscatto della sua gente." Dalla Prefazione di Ilario Ammendolia. |