"C'erano una volta un ragazzo e una ragazza. C'erano una volta perch adesso non ci sono pi. Un sabato mattina di fine aprile lui si sorprese a piangere davanti a lei. Non riusciva a parlare. Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno l'idea. Lei alz lo sguardo dal suo libro come se avesse avvertito una forza nuova in casa, incontenibile, che l'avrebbe schiacciata contro il muro se non si fosse aggrappata a qualcosa, cos si aggrapp al suo orgoglio, o a quello che ne rimaneva. Chiuse il libro, si alz dal divano e si diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezz la testa. Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e usc di casa senza voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio. Quando, quasi tre ore dopo, torn a casa, lui non c'era pi. Sfinita, si addorment su quello che era stato il loro letto. Pi tardi, si svegli di soprassalto e mise a fuoco nel buio quella parte di letto, cos vuota, e avvert un macigno sul petto che non la faceva respirare. Si rese conto di non essere pronta a lasciarlo andare. Si alz per cercare un quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di morte. Ne trov uno. Conosceva le regole: non chiamarlo, non cercarlo, non seguirlo (!!!), non inviargli messaggi, bloccarlo su ogni social network, non giocarsi la dignit. Conosceva le regole, ma le stavano strette... |