(...) Tornando al titolo di questa miscellanea di scritti, dopo avere constatato che location è un termine che fa pensare alla città come ad un set cinematografico, è oltremodo necessario chiarire la ragione di questa appropriazione che effettivamente sembra indebita e così poco opportuna. In primo luogo il termine è utilizzato nel significato originario della lingua di provenienza: sta dunque per località o luogo di accadimenti. E a seguire per le affinità contenutistiche che legano il cinema alla letteratura; come il cinema così anche la letteratura contemporanea sono lo specchio dei tempi attuali. Sono le forme d?espressione artistica che meglio rappresentano la condizione umana nelle cosiddette società industriali avanzate, di cui indagano le aspirazioni a volte folli, le ambizioni nascoste nemmeno più di tanto, le eclatanti miserie. L?uno e l?altra si fanno parimenti carico di descrivere la prosaicità del quotidiano ma anche, recentemente, nel registrare i mutamenti dell?ambiente fisico e sociale, di dar visibilità alle paure nuove che derivano dai gravi squilibri dell?ecosistema e dalla crescita abnorme degli insediamenti urbani determinati entrambi delle grandi contraddizioni dello sviluppo industriale.Spoleto come Location perché le vicende narrate sono ambientate a Spoleto, una città evocata, che fa più da sfondo che da protagonista. Si racconta di una Spoleto che, o non c?è più, oppure è immaginativamente reinterpretata attraverso lo sguardo degli autori. Si cerca di riscrivere la Sua storia e la Sua memoria, cercando di uscire dalla routine della storiografia agiografica locale ricorrendo a moduli narrativi improbabili, o evocando vicende umane remote di cui si conserva un?eco indistinta, un bisbiglio incomprensibile appena percepibile, registrato, trasfigurato e trasformato in un racconto totalmente d?invenzione, allo scopo di contribuire a costruire una nuova mitografia contemporanea della stessa, legata ai tempi presenti, che è appunto una delle finalità di questa raccolta e una delle funzioni della letteratura oggi . Questa raccolta spuria di scritti variegati esprime infine il diritto di ognuno di praticare la scrittura allo scopo di liberare la propria immaginazione o, semplicemente, di tenere la mente vigile e recettiva, di non sentirsi un soggetto passivo e di elevarsi dalla condizione di lettore/fruitore, in soggetto attivo, in quella, udite! udite! nientemeno che di scrittore/autore. Contraddice anche una opinione negativa della realtà di Spoleto, specialmente diffusa tra le giovani generazioni, secondo la quale, in questa città non succederebbe mai niente di significativo, ed invece scorre, come una vena d?acqua sotterranea, una creatività diffusa, nascosta, che, quando trova dei varchi, come questo libro autoprodotto, affiora in superficie rivelando una ricchezza e, insieme, una insospettabile vivacità e inventiva. |