Aperto nel maggio 2010 con grande successo di pubblico e commissariato nel maggio 2012 per squilibri di bilancio, il MAXXI attualmente in fase di laborioso rilancio con un diverso consiglio di amministrazione. Sul difficile decollo di questa nuova istituzione museale pesano ambiziosit progettuali, carenze manageriali e risorse finanziarie altalenanti. Frutto di scelte politiche prive di una puntuale analisi di costi e benefici per la collettivit, e caratterizzato dall?anomala condizione di museo statale affidato in gestione a una fondazione di diritto privato, il MAXXI nato senza una chiara e convincente giustificazione culturale rispetto ad alternative di maggiore utilit sociale. Il pamphlet di Alessandro Monti ricostruisce i risvolti politico-burocratici di una creazione ?a tavolino? e gli aspetti controversi della gestione operativa che ha dovuto misurarsi con un contesto caratterizzato da un eccesso di offerta di spazi museali ed espositivi e dall?inadeguatezza del suo contenitore: progettato infatti dal celebre architetto iracheno Zaha Hadid e costato complessivamente all?erario oltre centottanta milioni di euro, l?imponente edificio di cemento si rivelato pi scenografico che funzionale. Questa trattazione approfondita dei nodi cruciali e dei punti deboli si conclude con una serie di indicazioni propositive volta a superare le attuali criticit e migliorare le future performance, ripensando le priorit strategiche e programmatiche della Fondazione a livello organizzativo, operativo e relazionale. L?obiettivo quello di mettere in evidenza i possibili vantaggi di una maggiore trasparenza e un maggiore coinvolgi-mento del personale nella gestione, oltre che la necessit di selezionare di pi l?offerta culturale, una selezione che valorizzi soprattutto le collezioni permanenti e finalmente faccia del MAXXI un punto di riferimento a livello nazionale. |