"Esiste qualcosa che, in mancanza d'altro nome, chiameremo "il sentimento tragico della vita", che porta dietro di s tutta una concezione della vita stessa e dell'universo, tutta una filosofia pi o meno formulata, pi o meno cosciente. Questo sentimento possono averlo, e l'hanno, non solo uomini individuali, ma interi popoli; un sentimento che non nasce dalle idee, ma piuttosto le genera, sebbene dopo, chiaro, queste idee reagiscano su di esso, fortificandolo. Pu nascere da una malattia accidentale, da una dispepsia, per esempio, ma pu anche essere costituzionale. E non serve parlare di uomini sani e malati. A parte il fatto che non abbiamo una nozione normativa della salute, nessuno ha provato che l'uomo debba essere per natura gioioso. C' di pi: l'uomo per il fatto di essere uomo, di avere coscienza, gi, rispetto all'asino o al gambero, un animale malato. La coscienza una malattia". |