Seguendo la linea di un masochismo allegro e dolente, l'autore ci porta dentro il rapporto tra psicanalista e paziente con i suoi rituali, i sogni e gli incubi ricorrenti, le malattie psicosomatiche, i traumi privati, i turbamenti sessuali, senza eludere le miserie del corpo e dei suoi organi ribelli, le tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. Ma leggere "La malattia chiamata uomo" anche un po' come fare la propria psicanalisi. L'impressione del lettore, infatti, non quella di assistere alle sedute, ma di parteciparvi. Ne esce trasformato. Questo il libro che pi ha provocato i lettori a far visita all'autore: un modo per immettersi nell'analisi, cercando un fratello. |