Adele vive isolata nell'appartamento ereditato dalla nonna e diventato progressivamente una vera e propria biblioteca, un archivio, l'ultimo bastione del suo mondo. I libri coprono tutte le pareti, arrivano al soffitto, ci sono edizioni rare, ci sono edizioni correnti. Da questo bastione Adele ci racconta di sé, torna indietro nel tempo, quando, giovane donna inquieta, incontra Fausto, un militante del partito comunista, non meno di lei accanito lettore. Adele pensa che i grandi romanzi possono cambiare il mondo, Fausto al contrario è scettico, convinto che il bene non ha nulla a che fare con quello che la letteratura o l'arte possono darci. Fra Adele e Fausto sboccia un amore sensualissimo che continua a nutrirsi di letture, scambi d'opinione appassionati, frequentazioni comuni. Vige fra i due un codice di etica trasparenza che alla prima omissione incrina la stabilità del rapporto. E Adele non più vede in Fausto, troppo remissivo al partito, l'intrepido e libero ragazzo di un tempo, quello che continua ad amare. Si lasciano. Adele insegna e si fa promotrice di una campagna per la lettura che esce dagli ambiti istituzionali e la apre alle disamorate periferie di Napoli e ai quartieri governati dalla camorra. Impavida militante di una letteratura che cambia il mondo, Adele arriva al punto di ricambiare le avance di un boss locale, cinico campione della non lettura. A fianco di un giovane amico omosessuale, continua la sua battaglia, ma poi chiude anche questo rapporto. |