Il "maestro sgarrupato" di Napoli - cos amava definirsi Marcello D'Orta, autore bestseller da due milioni di copie con Io speriamo che me la cavo - tornato in quest'ultimo libro a mettersi in ascolto dell'immaginario dei bambini per capire cosa pensano di Ges, di Dio e della religione. Colorati, spumeggianti, a volte sgrammaticati, tutti scoppiettanti di humour involontario, gli scritti e i pensieri raccolti - nelle scuole elementari di Napoli e in molte altre del nostro Paese - rappresentano, meglio di tanti trattati, il sentire religioso dell'infanzia italiana del terzo millennio. I bambini riescono a esprimere quello di cui gli adulti hanno paura o pudore. Ed senza malizia che - insieme a una lettera indirizzata a papa Francesco - i piccoli autori di questi testi confidano, con scandalosa innocenza, i loro dubbi di fede, le loro curiosit sulle storie e i personaggi del Vangelo, lo stupore di fronte al mistero della vita, lasciando trasparire desideri, speranze e paure. Un libro che mette insieme leggerezza e profondit. Un caleidoscopio vivace, che diverte e fa pensare, scuotendo la coscienza degli adulti e riportandoli a una responsabilit educativa da tempo dimenticata: dare il buon esempio. |