Excerpt from Sommario di Storia Militare, Vol. 2: Dal 1740 al 1815 con Atlante di 63 Piani Topografici Era tuttora base delle evoluzioni il raddoppiare e sdop piare le righe e le file; pure gia si faceva uso delle colonne di sezioni, cio di quarti, di ottavi, O di altre fra zioni del battaglione. Ma nonostante i vantaggi del passo cadenzato rimesso in uso dal maresciallo di Sassonia, le mosse erano lentissime e imbarazzate. Superiori di gran lunga a tutti gli altri per mobilit., abilit manovriera e po tenza di fuoco erano i prussiani. - L'ordine di battaglia dei grandi corpi era in linea contigua o con piccolissimi inter valli tra i battaglioni, da chiudersi al bisogno con plotoni tenuti indietro, particolare ufficio questm dei granatieri,i quali talvolta erano lanciati alla carica colla sciabola in pugno e il fucile ad armacollo. Il sommo dell'arte tattica era il cambiamento di fronte per conversione. Cavalleria. La cavalleria e pi dell'esercito consisteva di corazzieri, dragoni e ussari. Nell'esercito im periale e nel russo v'era anche qualche corpo di ulani, e granatieri e carabinieri a cavallo nel primo. Armi della ca valleria erano: moschetto, fucile o carabina; pistole, spada, sciabola da cavalleria leggera, lancia li ulani. I dragoni do vevano al bisogno combattere anche a piedi. La cavalleria era in generale milizia scelta. Il reggimento era forte di 500 a cavalli, e si divideva in 4, 5 e pi squadroni, di 2 O pi compagnie. La compagnia di cavalleria francese fu talvolta di soli 35 o 40 cavalli. I grossi reggimenti si dividevano in battagliom di 4 O 5 squadroni. LO squadrone, unit. Tattica, era generalmente forte di 100 a 200 cavalli. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.com This book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully; any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works. |