Il libro attuale esplora pi a fondo le radici storiche preromane della civilt piemontese (Celti, Galli, Mrici, Stazielli, Salassi ecc.) e si avvale di illustrazioni opera di artisti affermati nel panorama piemontese e nazionale. Si approfondiscono cos temi in parte archeologici, come pietre sacre, santuari ipetrali, ritualit antiche conservate sotto specie diverse, una spiritualit che si collega alle culture di genti che abitavano la Gallia dalla Provenza fino alla Bretagna e che si esprime spesso con massi sacri, dolmen, menhir, stele ecc. pi tardi dimenticati, spostati, maltrattati o spezzati. Il libro narra di regine benigne o perfide che costruirono strade facendo del bene o distrussero interi paesi, del Grande padre Serpente che rappresenta una spiegazione della creazione del Mondo e restituisce immagini di draghi e serpenti misteriosi sposi delle fate, della leggenda di Mezzomerico della Chioccia d?oro e dei suoi sviluppi longobardi, delle grandi citt perdute del Piemonte (Bessinia, Mazz, Caristium ecc.) distrutte dai Romani, fiabesche o sommerse come l?antica Atlantide. |