Ma cos' la destra, cos' la sinistra..., cantava anni fa Giorgio Gaber. Oggi prevale invece l'idea che n l'una n l'altra esistano pi, che al governo in Italia ci sarebbero movimenti non ideologici, espressione diretta dei cittadini, come la Lega e il Movimento 5 Stelle. Non possibile piuttosto che la destra sia divenuta sotto nuove spoglie maggioritaria, relegando la sinistra in una posizione residuale, di pura testimonianza? Se cos fosse, vorrebbe dire che le ideologie non sono morte, che destra e sinistra hanno ancora un senso, ma che la seconda, per rinascere, ha bisogno di una lunga traversata del deserto. E allora, come rimettersi in cammino? Secondo l'autore, la strada obbligata passa per la riscoperta delle radici della sinistra, che da duecento anni cultura di opposizione, di critica del potere e del privilegio. Dunque un ritorno al principio e ai principi: protezione dei lavoratori e non degli amministratori delegati, difesa dei diritti umani e non dell'intolleranza paesana, passione della realt e non realpolitik, aspirazione alla giustizia e non giustizialismo, e cos via. Tutto questo suona inguaribilmente romantico. E lo , deliberatamente. Ma quando il mondo reale presenter l'inevitabile conto ai seminatori d'odio, agli illusionisti digitali, sar da questi e simili principi che potr infine rinascere qualcosa di sinistra. |