Benjamin scrive la "Piccola storia della fotografia" su committenza alla fine dell'estate del 1931, mosso da necessitą di denaro, ma dando inizio a un progetto che contava di portare a esiti pił estesi e approfonditi. La fotografia era diventata infatti un interesse importante sul suo percorso, incrociata in pił occasioni durante il mai finito lavoro di raccolta di materiali per i "Passagen-Werk" e al centro della riflessione sulla riproducibilitą tecnica che darą i suoi risultati nell'"Opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilitą tecnica", quattro anni dopo. Il testo viene pubblicato sulla "Literarische Welt" in tre puntate, accompagnato da otto immagini scelte dall'autore. Per scriverlo Benjamin si immerge in una lettura intensiva di testi di riferimento, da cui prende le informazioni e i dati principali e su cui imbastisce le sue riflessioni originali. La fretta e l'ansia fanno sentire i loro effetti sul testo, che contiene qualche imprecisione e pare frammentato nel percorso e nella divisione dei tre blocchi. Ma le imprecisioni e i salti logici stessi sono in realtą indicativi degli effettivi interessi dell'autore, filosofo e non storico, specie qui dove l'immagine fotografica fa problema anche per il concetto lineare di storia. Il filosofo aveva urgenza piuttosto di introdurre tematiche che presso gli storici non aveva trovato formulate. |