"Ubaldo Ferrini in questo libro ci porta dentro la radiofonia degli inizi con la sua vita, i suoi particolari, i suoi studi, le sue abitudini, le metodologie di lavoro, i mezzi tecnici e tecnologici, l?entusiasmo, la creativit dell?epoca. Ci fa rivivere quel mondo come nessuno probabilmente ci ha mai raccontato cos nel dettaglio, ma ci racconta anche l?evoluzione che ha avuto la Radio nei decenni, con tutti i suoi pro e i suoi contro, fino ad arrivare alla situazione odierna con tutte le sue problematiche, che rappresenta forse il punto pi critico da quando esiste la Radio privata."Marco Biondi" Ubaldo Ferrini in questo testo coglie e rappresenta efficacemente il passaggio dall?impegno e dall?utopia degli anni ?70 all?euforia ed ai colori degli ?80, archiviando l?anarchia della Radio Libera che lasciava il posto alle regole sempre pi rigide della Radio Privata prima ed al business plan della Radio Commerciale poi. In ?La Radio libera, La radio prigioniera? sono rappresentate esperienze tanto variegate quanto sovrapponibili. Dalla Lombardia alla Sicilia, dal piccolo paese alla grande citt, gli schemi che hanno regolato per 15 anni la prima fase della radiofonia italiana dopo la sentenza 202/1976 della Corte Costituzionale, che aveva ?liberato? l?etere dall?egemonia del servizio pubblico radiotelevisivo, sono incredibilmente stati sempre gli stessi. L?autore li ricerca, li decodifica e li ?tagga?, lungo un percorso socioculturale in cui si possono rivivere, oltre all?esperienza radiofonica in s, gli usi e i costumi dell?Italia degli anni ?70 e ?80. Quella del canto e del disincanto."Massimo LualdiL'immagine ritratta sulla copertina rappresenta tutto il senso di questo testo, la voglia di uscire dalla sbarre e liberare nuovamente l'alito di creativit e innovazione che stato alla base della nascita di questo mondo. Mondo nato solo grazie alla follia di chi ha creduto tanti anni fa che potesse esistere un'alternativa alla Rai nella modulazione di frequenza, pagandone spesso in prima persona il prezzo con tanti sacrifici e non poche beghe legali, avanzando di centimetro in centimetro sino a conquistarsi la legittimit a esistere. Insieme ai frammenti di quello che fu, troverete anche alcune mie analisi e riflessioni su quello che il presente a livello locale e nazionale e su come mi piacerebbe che fosse il futuro, conservando sempre l'amore per il mezzo e cercando di non contaminare il raziocinio con cui affronto gli argomenti.Ubaldo Ferrini |