L'autore, ispirandosi a Ges, l'uomo "benevolente" per eccellenza, fa un elogio della Benevolenza e fa emergere la grande necessit di recuperare la valenza di questo sentimento nei quotidiani rapporti sociali, in un tempo, quale l'attuale, carico di tensioni e di divisioni, privo di certezze, afflitto da guerre disseminate. Dopo aver analizzato gli altri otto "gusti" del frutto dello Spirito Santo (cfr. Gal 5,22), l'autore dimostra che il quinto "gusto", la Benevolenza, un modo di "ascoltare", una disposizione d'animo capace di "sentire il bene" che insito nelle cose e nelle persone. Ges lo ha dimostrato in vari suoi incontri: con i bambini, con il paralitico di Betzat, con Giuda Iscariota, con le donne... lo ha dimostrato scegliendo di morire in croce per la nostra salvezza. Quali sono, oggi, i "luoghi" o le "situazioni" per poter vivere la Benevolenza secondo il modello evangelico? L'autore ne prende in esame alcuni: la coppia, i luoghi di lavoro, nel rapporto tra genitori e figli, nelle comunit religiose, tra amici ecc. |