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I love shopping in bianco di Sophie Kinsella un libro che si compra con un po di imbarazzo, magari nascondendolo tra un Dostoevskij e un Eco e che almeno, allinizio, si legge di nascosto, meglio se camuffato dentro le pagine di un quotidiano. Un poco come succede per i giornali scandalistici che tutti affermiamo di leggere solo dal parrucchiere e che invece fanno capolino sulla nostra scrivania. Conoscevo la scrittrice solo per fama, nel senso che rimanevo colpito dalla pila dei suoi libri che sempre campeggiano in qualunque libreria e centro commerciale. Ma per via di quella puzza pregiudiziale di cui dicevo prima avevo sempre procrastinato lacquisto: un libro troppo leggero, per adolescenti. Gi dal titolo si capisce il tema dominante (leggasi mania) per lo shopping, una forma non del tutto catartica per liberarsi delle proprie passioni e delle proprie paure. E poco importa se si comprano cose del tutto futili o tre o quattro vestiti per la stessa occasione. Becky Bloomwood una ragazza inglese trasferitasi nella grande mela che vive una convivenza felice col fascinoso e ricco Luke. Lavora presso Barneys in veste di personal shopper. una ragazza solare che ama circondarsi di begli abiti e scarpe costosissime, che cerca di mascherare come spese per la famiglia nel conto cointestato col fidanzato.
Questo libro- che si inserisce allinterno di una stessa saga tematica- gira attorno alla costruzione di una cerimonia di nozze che per la leggerezza della protagonista si biforca in due feste parallele: la prima a New York nello sfarzoso hotel Plaza e la seconda in sobriet, in Inghilterra. Il libro si accende subito e spesso ci si deve interrompere per le risate che scaturiscono dalle situazioni esilaranti e ambigue che la protagonista vive, come la possibilit di prenotare dei lotti matrimoniali per il cimitero che in caso di divorzio possono essere spostati in lati opposti o lesposizione dellamico e stilista non ancora affermato Danny che mette le sue creazioni nel Barneys a insaputa della direttrice oppure la ricerca di due sosia cos da rendere possibili entrambe le cerimonie. Non mancano nemmeno i momenti forti e di riflessione: Becky, hai mai pensato alla topografia di Manhattan? come una metafora della vita. Tu pensi di avere la libert di andare ovunque desideri ma in realt hai dei confini molto rigidi. Su o gi. Destra o sinistra. Niente vie di mezzo. Nessuna possibilit intermedia. La luce entra a Manhattan e resta intrappolata. Intrappolata nel suo stesso mondo, costretta a rimbalzare da un edificio allaltro senza una via di fuga. La festa in America organizzata dalla wenning planner Robyn, assunta dalla suocera, una donna eccentricamente aristocratica che pi che altro vede nel matrimonio del figlio la sua festa e la celebrazione del proprio successo. Ed il rapporto con queste due donne ad incidere sulleconomia del libro. Forte il topos per niente idilliaco nuora-suocera. Questultima, per altro, rea di aver abbandonato il figlio quando era piccolo e sembra cercarlo solo quando questi diventato qualcuno. Ma come fare a dire no ad un matrimonio extra-lusso, il matrimonio dellanno, organizzato in pompa magna e che ha come tema la bella addormentata nel bosco e nel frattempo accontentare la mamma che parallelamente per lo stesso giorno sta organizzando un matrimonio pi tradizionale? Becky non pare possedere la determinazione di scegliere fra le due feste e nemmeno il coraggio di ammettere, almeno a se stessa, lambigua fragilit del suo carattere: Ho acceso cinquanta candele nella chiesa di St Thomas e altre cinquanta in quella di St Patrick, ho affisso una supplica sulla lavagna delle preghiere nella sinagoga della Cinquantacinquesima e ho portato dei fiori alla dea ind Ganesh. Inoltre un gruppo di persone che ho scoperto su internet sta pregando intensamente per me. Il romanzo va letto tutto dun fiato e servir a meglio comprendere il mondo femminile in fatto di acquisti. Inoltre molto piacevole e avvincente, e sebbene il termine abbia pi che altro unaccezione negativa, non un offesa definirlo leggero, nel senso che adatto a qualsiasi et e che pu trovare facilmente spazio nella nostra libreria. In fondo non ha la velleit di assurgere a letteratura. Vuole essere solo un libro di lettura. Assai spassoso e capace di spezzare la pedanteria di letture ben pi altolocate.
giacomo coniglione
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